Guida alla Doosan Aréna, lo stadio più piccolo della Champions

Alla scoperta della casa del Viktoria Plzen, destinata ad ospitare dei giganti del calcio europeo come Bayern Monaco, Barcellona e Inter.

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Trasferta ceca per l’Inter di Simone Inzaghi.

I nerazzurri saranno di scena a Plzeň, nella seconda giornata di Champions League. Lo scenario sarà la Doosan Arena, precedentemente Stadion města Plzeň, l’impianto più piccolo in cui si giocheranno partite di questa edizione della massima competizione continentale per club.

La storia

Il primo campo da calcio del Viktoria fu un terreno a Bory. L'autorità municipale di Plzeň lo diede al nuovo club nei pressi di un altro campo da allenamento chiamato SK Český Lev.

Tuttavia, i giocatori si allenavano nei locali dell'attuale stadio di hockey su ghiaccio "na Dobytčáku", perché andare a Bory era piuttosto dispendioso.

Nel 1920 il grande sogno del Viktoria divenne realtà: la società ottenne un vero stadio. Fu acquistato dall'SK Plzeň per 20.000 corone ceche e si trovava in piazza Královské (oggi náměstí Míru).

I soci del Viktoria pagarono il denaro necessario per l'acquisto. Tuttavia, già nel 1929 la struttura venne abbandonata: troppo costosa e poco funzionale.



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Per rimediare, il club ottenne in affitto un locale nella vicina Roudná in via Luční. Dopo un gran lavoro di ristrutturazione, lo stadio Viktorka - tutt’oggi esistente - fu inaugurato con una cerimonia l'11 maggio 1930.

Fu invitato il club di Budapest Hungaria, che vinse per 4-1. L’arena fu coperta nel 1933 e vi fu ricavata anche una stanza per i trofei.

Lo stadio di via Luční subì danni durante la Seconda guerra mondiale, nel 1945, durante il bombardamento aereo degli americani a Pilsen, il 17 aprile.

La struttura fu ricostruita grazie al grande aiuto di altri club: la rinnovata arena sorse a Štruncovy Sady nel 1955 per mano degli architetti Kavan e Brabec del Pilsner Stavoprojekt. La capacità era di 35.000 persone, di cui 7.600 sedute.

Le ristrutturazioni chieste dall’UEFA

Tra il 2002 e il 2003 lo stadio comunale di Štruncovy Sady è stato sottoposto a un'ampia ricostruzione per conformarsi agli standard della Federcalcio e anche per via di una grande inondazione che colpì la città, per cui la capacità dello stadio venne abbassata a 7.425 posti.

Le originarie tribune in legno erano state seriamente compromesse e quindi rimosse in larga parte. L’unica cosa a rimanere intatta sono stati gli spogliatoi in muratura.

Cinque anni dopo tornó in auge costruzione di un nuovo stadio per il Viktoria. Una possibilità scartata: la scelta ricadde sulla ricostruzione di un impianto che all’epoca dei fatti non era conforme ai requisiti UEFA.

Nel settembre 2010 venne posta la prima pietra del nuovo stadio con la scritta "Plzeň insieme", consegnando anche una petizione a sostegno della nuova costruzione, firmata da oltre duemila simpatizzanti.



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Il tanto atteso restyling iniziò il 1° aprile 2011 con l'abbattimento delle vecchie tribune in cemento e la rimozione della pista d’atletica.

I lavori durarono circa un anno e già nel febbraio 2012 il rinnovato impianto, denominato Doosan Arena per ragioni di sponsorizzazione, ospitó i sedicesimi di Europa League contro lo Schalke 04 alla presenza di oltre 11mila tifosi.

La prima partita nello stadio ricostruito, chiamato Doosan Arena, è stata giocata il 16 febbraio 2012 nel primo turno di play off dell'Europa League. L'avversario del Viktoria era il tedesco Schalke 04, con il quale il Plzeň ha pareggiato con il promettente risultato di 1:1.

La folla contava 11.400 tifosi entusiasti. Anche se il Viktoria perse alla Veltins Arena per 3-1, i suoi tifosi rimasero fedeli e la Doosan Arena era regolarmente affollata da un numero di persone che superava le 10.000 unità anche per le partite della Gambrinus League.



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Nonostante la recente mole di lavoro, a inizio del 2013 la città di Plzeň promise ulteriori investimenti per adeguare lo stadio ai nuovi standard richiesti dall’UEFA per la Champions League. Tutto fu operato per tempo e a settembre 2013, l’impianto apri le porte alla massima competizione continentale per club, facendo da cornice alla partita contro il Maribor.

Fra i giganti della Champions

Con i suoi 11.700 spettatori. La Doosan Aréna, casa del Viktoria Plzeň, è di gran lunga l’impianto più piccolo dell’edizione 2022-2023 della UEFA Champions League. E curiosamente il club della Repubblica Ceca è stato

inserito nel girone con tre degli stadi più grandi della competizione: lo Spotify Camp Nou (99.354 posti), San Siro (80.018) e l’Allianz Arena di Monaco di Baviera (75.000 posti, anche se nelle competizioni Fifa e UEFA si scende a 70.000).

Nell’insieme, il gruppo C, con Barcellona, Inter, Bayern e Viktoria è quello con la maggior capienza infrastrutturale complessiva, mettendo insieme il più grande (quello dei blaugrana) e quello più piccolo, appunto dei cechi.

Record con le italiane

La Doosan Arena, negli anni, si è dimostrata terreno ostico per i club italiani. L’ultimo precedente risale al 12 dicembre 2018: la Roma di Eusebio Di Francesco perse 2-1, pur già qualificata al turno successivo. Quei tre punti consentirono però ai rossoblù di piazzarsi al terzo posto, valido per “scendere” in Europa League.



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Prima di allora si erano registrati un 2-2 contro il Milan (Champions League 2011-2012), ancora la Roma (stessa competizione il 15 settembre 2016) e 2-0 al Napoli nell'Europa League 2012-2013. Complessivamente nelle ultime quattro sfide interne contro club italiani, il Viktoria è sempre uscito imbattuto.

Scheda

  • Nome stadio: Doosan Arena, precedentemente Stadion města Plzně ("stadio della città di Pilsen")
  • Proprietario: Città di Plzeň-město Inaugurazione: 1955
  • Ristrutturazione/i: 2003, 2011
  • Capienza: 11.700 posti
  • Beneficiari: Football Club Viktoria Plzeň

Copertina credit to @twitter.com/FootySociety



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