Gli allenatori italiani non usano i social

In un’epoca storica in cui i social network sono diventati la chiave della comunicazione sportiva, i tecnici del nostro Paese si dimostrano non essere particolarmente al passo coi tempi.

Il calcio moderno, si sa, ormai è a tutti gli effetti un business tarato sulla costante ricerca di nuovi introiti per arricchire le casse dei club e mantenere sempre alto il proprio tasso di competitività.

Un aspetto che colora lo sport più amato del mondo ormai da qualche decennio e che ora, complici i due terribili anni afflitti dal covid 19, ha conosciuto una vera e propria impennata. Data dalla fisiologica necessità di aumentare le entrate per coprire, almeno in parte, le perdite dovute alla pandemia.

Il biennio all’insegna del virus, inoltre, ha sottolineato come i tifosi siano un fattore totalmente determinante sotto tutti i punti di vista.



LEGGI ANCHE:

LALIGA DIVENTA LA TERZA COMPETIZIONE SPORTIVA PER NUMERO DI FAN SUL WEB



Economico, in primis, perché le entrate derivanti dal ticketing hanno un’importanza capillare per le società e perché, ovviamente, da un punto di vista prettamente romantico la gente rappresenta il sale di uno sport che si evolve in business, ma che rimane un gioco popolare.

Per questo motivo i club hanno implementato sempre più il contatto con le proprie piazze, volendo affievolire le distanze con i fan, rendendoli partecipi del mondo squadra e permettendo loro di aver sempre più valenza nelle decisioni societarie.

E il miglior modo per raggiungere questo scopo è stato sicuramente quello di implementare l’utilizzo dei social network.

Questi, infatti, fungono da porta d’accesso con i tifosi, rappresentando la stella polare della comunicazione sportiva. Le piattaforme perfette per chiedere pareri, svelare curiosità, rendere pubblici momenti di vita dei calciatori, fornire aggiornamenti su decisioni dirigenziali e trattative di calciomercato.



LEGGI ANCHE:

ECCO TUTTE LE MAGLIE DELLA SERIE A 2022/23



Seguire sui social la propria squadra del cuore e i giocatori che vi militano è entrato così a far parte dell’ABC del tifoso moderno, esattamente come il guardarne le partite durante il weekend. Ha anzi permesso di spalmare il rapporto sull’intera settimana, senza relegarlo al turno di campionato e toccando anche le mensilità senza impegni da campo ufficiale.

E, in tutta questa ondata di cambiamento, i giocatori si son fatti trovare assolutamente pronti, dotandosi di social media manager e diventando, a poco a poco, ambasciatori dei propri club di appartenenza.

Dalle icone come Pogba e Ibrahimovic, fino ai giocatori militanti in Lega Pro. Ormai davvero tutti sono attivi sui social.



LEGGI ANCHE:

SERIE A, LA CLASSIFICA DEI CALCIATORI PIÙ SEGUITI SUI SOCIAL



Discorso, tuttavia, non allargabile agli allenatori.

I tecnici della Serie A e della Serie B italiana, infatti, si stanno dimostrando essere davvero restii nell’aprirsi a questa nuova, attuale e necessaria forma di comunicazione. Ancorandosi ad un passato ormai superato che li vuole come figure completamente distanti e irraggiungibili. Mantenendo la veste di figura insindacabile dalla piazza, creando con la gente un rapporto sempre un po' freddo e distaccato.

Se si analizzano la prima e la seconda competizione italiana, infatti, i dati non hanno davvero bisogno di esser interpretati. In Serie A solo un allenatore usa Facebook (Davide Nicola – Salernitana – 51.352 follower), 12 allenatori su 20 non usano Instagram e solamente in due dispongono di un proprio profilo Twitter ufficiale, ancora una volta Davide Nicola con i suoi 7.400 seguaci e Raffaele Palladino con 40.712 follower.

Numeri davvero bassi e in controtendenza con l’evoluzione del football a 360°. Volendo essere chiari, le classifiche sono le seguenti:

Facebook Allenatori Serie A

  • Totale allenatori presenti: 1/20
  • Davide Nicola: 51.352.

Instagram Allenatori Serie A

  • Totale allenatori presenti: 8/20
  • Raffaele Palladino: 48,7 mila;
  • Vincenzo Italiano: 11,5 mila;
  • Marco Baroni: 5,379 mila;
  • Luciano Spalletti: 265mila
  • Josè Mourinho: 2,9 milioni;
  • Davide Nicola: 66,2 mila;
  • Dejan Stankovic: 348 mila;
  • Alessio Dionisi: 4,084 mila.

Twitter Allenatori Serie A

  • Totale allenatori presenti: 2/20
  • Davide Nicola: 7400 mila;
  • Raffaele Palladino: 40.712 mila.

Dati che con la Serie B non cambiano connotati:

Facebook Allenatori Serie B

  • Totale allenatori presenti: 3/20
  • Filippo Inzaghi: 2,2 milioni;
  • Fabio Cannavaro: 1,9 milioni;
  • Cristiano Lucarelli: 8,380 mila.

Instagram Allenatori Serie B

  • Totale allenatori presenti: 12/20
  • Fabio Cannavaro: 1,6 milioni;
  • Filippo Inzaghi: 925 mila;
  • Michele Mignani: 586;
  • Fabio Liverani: 15,2 mila;
  • Davide Dionigi: 4,619 mila
  • Fabio Grosso: 39,3 mila;
  • Alexander Blessin: 15,8 mila;
  • Fabio Pecchia: 2,538 mila;
  • Moreno Longo: 13,7 mila;
  • Cristiano Lucarelli: 19,5 mila;
  • Pep Clotet: 14,7 mila;
  • Daniele De Rossi: 411 mila.

Twitter Allenatori Serie B

  • Totale allenatori presenti: 3/20
  • Alexander Blessin: 1,522 mila;
  • Cristiano Lucarelli: 3,938 mila;
  • Fabio Cannavaro: 1,3 milioni.

Interessante notare come solamente due tecnici, tra A e B, siano presenti su tutti e tre i social: Davide Nicola e Cristiano Lucarelli.

Una perfetta fotografia di quale sia la situazione vigente. Accompagnata dal totale ed incontrastato dominio di Jose Mourinho sui social, l’unico del massimo campionato a superare il milione. Aspetto che dimostra come all’estero la mentalità sia completamente differente.

Se si analizzano bene le classifiche, infatti, fa impressione vedere come il tedesco Alexander Blessin, allenatore del Genoa in B, sia presente sui social al contrario dell’italiano Stefano Pioli, condottiero dei campioni d’Italia.



LEGGI ANCHE:

MASSIMILIANO ALVINI, IL NUOVO ALLENATORE DELLA CREMONESE



Le motivazioni alla base di questa condizione, tuttavia, non possono essere distrattamente relegate alla mancata volontà di aprirsi al mondo digitale, celando in realtà una problematica sociale che affligge il nostro Paese.

Il calcio rappresenta, purtroppo, il terreno fertile ideale per sfogare la propria violenza verbale contro quello che, da sempre, viene visto come il responsabile unico delle sconfitte della propria squadra del cuore: l’allenatore.

I pochi che hanno deciso di aprirsi ai tifosi, infatti, hanno finito col tornare sui propri passi, afflitti da insulti e minacce totalmente ingiustificabili e difficilmente tollerabili. L’esempio perfetto è rappresentato da Massimiliano Allegri. Il tecnico della Juventus aveva infatti messo a disposizione di tutti, attraverso profili ufficiali, la propria esperienza calcistica e la propria goliardica simpatia livornese. Per poi dover cancellare il tutto, a seguito di un’ondata capace di travolgerlo dopo un’eliminazione dalla Champions League.

Sarebbe quindi probabilmente auspicabile trovare un punto d’incontro tra pressione mediatica e volontà dei tecnici di non voler apparire sempre come capri espiatori. E lo strumento adatto potrebbe essere proprio la comunicazione, anche digitale.



ISCRIVITI AL SOCIAL FOOTBALL SUMMIT - 27/28 SETTEMBRE ALLO STADIO OLIMPICO (ROMA)

 

Top 100 Player Valuation 2025: Lamine Yamal guida una nuova generazione da record

Il valore medio dei 100 calciatori più preziosi ha raggiunto quota 87,2 milioni di euro, in costante crescita rispetto ai 77,6 milioni del 2018/19

Cole Palmer, la stella che illumina St Kitts: dal cuore di Manchester alle radici caraibiche

Cole Palmer, talento cristallino del Chelsea e dell’Inghilterra, ha una storia intrecciata tra Manchester e l’isola di St Kitts e Nevis: un inno al talento e all’orgoglio delle proprie origini

Alessio Dionisi, chi è il tecnico che ha fatto sognare Venezia e Sassuolo

Coraggio, coerenza, dinamicità e fantasia. Quattro vocaboli per sintetizzare l'identikit di uno degli allenatori emergenti più in voga del panorama calcistico italiano

Lazio, missione negli USA per lo Stadio Flaminio: il ruolo di Legends nel progetto

La delegazione della Lazio è stata accolta da Mike Loparo, project manager internazionale dei Legends, e ha partecipato a un cordiale incontro con il presidente dei New York Yankees Randy Levine

Calciomercato, quali sono le agenzie di procuratori in Italia con valore economico più alto

Questi numeri riflettono l’importanza crescente dei procuratori, nonostante l’entrata in vigore del nuovo regolamento FIFA che limita le commissioni al 3-6% a seconda del tipo di mandato

Che ne sarà del Lione? Il PSG e Michele Kang potrebbero salvare il club

L'appuntamento, intanto, è per il prossimo 10 luglio, quando il Lione dovrà presentarsi davanti alla DNCG portando garanzie concerete. Ma il PSG e Barcola potrebbero essere i veri "Deus ex machina" di tutta questa tragica situazione

La crescita del sistema Bundesliga: la trasparenza come chiave per la sostenibilità

Il calcio tedesco è in continua crescita. I dati della Deutsche Fußball Liga (DFL) mostrano un incremento sostanziale nei ricavi di Bundesliga e Bundesliga 2, il cui modello si fonda su i valori di trasparenza e sostenibilità

FIFA, record di ricavi per il triennio 2023-2026

La massima federazione calcistica internazionale ha presentato un raddoppio dei proventi per il triennio 2023-2026. Il risultato raggiunto è stato annunciato all'interno del 75° Congresso FIFA, tenutosi ad Asunción, in Paraguay

I cinque acquisti più costosi della storia della Roma

Tanti calciatori hanno elogiato l'amore incondizionato del popolo giallorosso, esaltandone il legame viscerale. Alcuni di loro, arrivati in grande stile, hanno segnato indelebilmente la storia dei capitolini. In questo articolo andremo ad indagare sugli acquisti più costosi della storia della Roma e sul loro impatto nelle sorti del club

I cinque acquisti più costosi della storia del Napoli

L'oro di Napoli: l'era di Aurelio De Laurentiis ha cambiato il corso della storia del club, e non solo. Il capoluogo campano torna al centro del calcio italiano, con due scudetti in tre anni e l'approdo Italia uno dei centrocampisti più forti al mondo. Dunque, quali sono stati i cinque colpi più costosi della propria storia partenopea?

I cinque acquisti più costosi della storia della Serie A

Una classifica tutta bianconera. Acquisti di impatto importante e altri controversi: quali sono gli acquisti più costosi della storia del campionato italiano?

II Salary Cap: La Liga modello per l'Europa

Il Salary Cap, introdotto nel 2019/2020, ha trasformato l'economia de La Liga facendola diventare un esempio virtuoso per la limitazione dei costi stipendiali. In virtù di questo, l'obiettivo di Tebas, presidente del massimo campionato iberico, è quello di esportare modello spagnolo in altre realtà del continente

Home
Rubriche
Topic
Newsletter

Condividi