Si tratta del dodicesimo report di sostenibilità nella storia del Club, e del primo a essere integrato nel bilancio finanziario. La Juventus è il primo Club in Italia conferme alla CSRD e agli standard UE
L'interno dell'Allianz Stadium (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)
Juventus ha pubblicato il nuovo Sustainability Report, diventando il primo Club di calcio in Italia a rendicontare secondo la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) e agli standard europei ESRS.
Si tratta del dodicesimo report di sostenibilità nella storia del Club, e del primo a essere integrato nel bilancio finanziario, con un livello di trasparenza, profondità e tracciabilità dei dati mai raggiunto prima.
Nel corso della stagione è stata svolta l’analisi di doppia materialità, che valuta:
• gli impatti del Club su ambiente, persone e comunità,
• i rischi e le opportunità ESG che possono influenzare la performance economica e la creazione di valore.
Il report rappresenta uno strumento di responsabilità verso tutti gli stakeholder e un passo significativo verso una rendicontazione sempre più rigorosa e integrata.
Il Sustainability Report presenta in modo trasparente lo stato di avanzamento dell’impegno di Juventus sulle tematiche ambientali, sociali e di governance (ESG). Nel documento sono rendicontate azioni, progressi, risultati misurabili e certificazioni ottenute nel corso della stagione.
Per approfondire o consultare tutti i dati, è possibile scaricare il report completo dalla sezione Sostenibilità del sito ufficiale di Juventus.
Il 17 dicembre 2024, durante l’ESG Day all’Allianz Stadium, Juventus ha presentato ufficialmente la nuova Strategia ESG: Black, White & More che riflette la volontà del Club di generare un impatto positivo oltre il campo da gioco. Un passo fondamentale per costruire un futuro sostenibile.
Oltre a un Team ESG attivo dal 2013 e all’inserimento degli obiettivi ESG nel sistema di remunerazione aziendale, il Club ha istituito un modello articolato su 4 livelli per garantire una efficace integrazione dei principi ESG nella struttura societaria: (1) ESG Board Committee - composto da membri del CdA, orienta le scelte strategiche e promuove la cultura ESG; (2) ESG Steering Committee - formato da membri del Leadership Team, assicura coerenza e cascading degli obiettivi ESG; (3) ESG Impact Owner - rappresentanti delle funzioni con maggiore impatto ESG: integrano gli obiettivi nelle attività operative; (4) Positive Impact Hub - un network interno di 12 ambassador volontari che attivano iniziative bottom-up su temi ESG.
Juventus è il primo club di calcio in Italia a ottenere la certificazione UNI/PdR 125:2022, rilasciata da Bureau Veritas Italia. Un riconoscimento ufficiale che attesta l’impegno strutturale del Club nel promuovere un ambiente di lavoro inclusivo, equo e basato sulle pari opportunità. La certificazione è il risultato di un percorso che ha coinvolto tutte le funzioni aziendali e che conferma l’integrazione della sostenibilità nel modello di governance. L’impegno per la parità di genere si fonda sulla nostra Policy “People First”, che guida le scelte del Club su inclusione, meritocrazia, equità e valorizzazione delle persone.
A testimonianza della crescente attenzione verso l’impegno sociale, nel 2025 il Club è stato insignito dello “Scudetto Sociale” assegnato da VITA Magazine, punto di riferimento nel mondo del non profit e della sostenibilità. Juventus è stata riconosciuta come la squadra di Serie A che “segna più gol” nel campo della responsabilità sociale, con un punteggio di 10/10, il massimo per ciascuna delle cinque categorie studiate da un’analisi dell’Università Cattolica di Milano: approccio strategico al tema, continuità di intervento, approccio multi-stakeholder, attenzione alla comunicazione, strumenti di rendicontazione.
Juventus One è il progetto paralimpico del Club, un percorso sportivo e sociale che parte da un principio semplice e potente: la disabilità non è un limite, ma una delle tante caratteristiche della condizione umana.
Nella stagione 2024/2025 Juventus One ha coinvolto ben 125 atleti, ma il progetto non si limita all’attività sportiva: attraverso JuventusOne@School integra percorsi educativi nelle scuole, con l’obiettivo di promuovere una cultura dell’inclusione e abbattere gli stereotipi legati alla disabilità. Scopri di più nella sezione dedicata.
Dal 2018 Juventus sostiene Save the Children con l’obiettivo di ridurre le disuguaglianze educative e offrire a bambini e adolescenti le stesse opportunità, indipendentemente dal contesto in cui nascono. Grazie alla partnership abbiamo contribuito allo sviluppo e al sostegno dell’Hub Educativo 0-18 nel Punto Luce di Torino, a pochi passi dall’Allianz Stadium e contribuito alla raccolta fondi di Save the Children, coinvolgendo la nostra community per amplificarne l’impatto. Nella stagione 2024/2025, il logo di Save the Children è sulle maglie della Prima Squadra maschile e femminile: un gesto concreto per portare il loro messaggio anche in campo.
Il pilastro People First della Strategia nasce per integrare i principi ESG nella cultura del Club, responsabilizzando le persone attraverso percorsi di sviluppo, coinvolgimento e benessere: valorizziamo i talenti con il Talent Management Programme, sviluppiamo nuove competenze con AI Skills Boost e promuoviamo benessere fisico e psicologico tramite Health Talks e T.E.A.M. Strength.
Nel 2024 abbiamo introdotto goFLUENT, piattaforma per l’apprendimento delle lingue accessibile a tutti i dipendenti, e avviato un esercizio di ascolto diffuso per mappare i bisogni reali. Crediamo in un modello di sviluppo guidato dalle persone, basato su upskilling continuo e autonomia nel proprio percorso professionale.
Sul fronte ESG abbiamo attivato AWorld, piattaforma ufficiale delle Nazioni Unite di people sustainability engagement basata su gamification e micro-learning. Attraverso quiz, contenuti formativi e sfide collettive abbiamo creato una community interna dedicata, rendendo la sostenibilità concreta e partecipata.
Infine, tutto il settore giovanile ha preso parte a workshop all’Allianz Stadium dedicati a purpose, values & behaviours, rafforzando identità, senso di appartenenza e cultura del Club dentro e fuori dal campo.
Juventus utilizza i propri canali per promuovere una cultura inclusiva e responsabile, trasformando il potere della community bianconera in impatto sociale. Nel corso della stagione 2024/2025 abbiamo attivato campagne dedicate alle principali Giornate Internazionali (su tematiche sociali e ambientali), raggiungendo milioni di persone in tutto il mondo. Campagne come: Stories of Strength - il podcast dedicato al benessere psicologico, oppure AGAIN, NEVER AGAIN – la nostra campagna contro il razzismo, dimostrano che comunicare può essere un atto di advocacy.
Juventus è costantemente impegnata a rendere l’esperienza dei tifosi sempre più accessibile, attraverso: 280 accrediti gratuiti per l’Allianz Stadium riservati ai tifosi con disabilità (e altrettanti per i loro accompagnatori); settori dedicati, progettati per garantire massima sicurezza e libertà di movimento; team di stewarding dedicato; postazioni dedicate con cane guida e un servizio di audiodescrizione live della partita, per tifosi ciechi; servizio di traduzione in Lingua dei Segni Italiana (LIS) durante le conferenze stampa pregara della Prima Squadra maschile, gli inni e i messaggi di servizio trasmessi allo stadio; Juventus Museum, progettato senza barriere architettoniche e fruibile da visitatori con differenti esigenze. Scopri di più nella sezione dedicata.
Nel quadro del pilastro Emissions in the Corner, Juventus ha condotto il Lifecycle Assessment (LCA) di organizzazione, in collaborazione con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa: una metodologia scientifica che analizza gli impatti ambientali generati da tutte le attività del Club lungo l’intero ciclo di vita. Per la prima volta nella storia di Juventus sono state misurate anche le emissioni di Scope 3, includendo, tra le altre, le emissioni generate dagli spostamenti dei tifosi: un’area prioritaria per identificare soluzioni più sostenibili per la mobilità nei giorni partita.
Juventus ha lanciato il progetto pilota Road to Allianz Stadium, in collaborazione con GTT – Gruppo Torinese Trasporti e con il supporto di Allianz: grazie a questa iniziativa (tenutasi in due partite casalinghe) i tifosi under 30 hanno ricevuto un biglietto gratuito del trasporto pubblico giornaliero e le emissioni evitate sono state pari a quelle assorbite da oltre 800 alberi in un anno.
Il nostro impegno per l’ambiente è riconosciuto da standard di rilievo internazionale. Juventus ha ottenuto la ISO 14001 per la gestione ambientale dell’Allianz Stadium e del Training Center, e la ISO 20121 per la gestione sostenibile degli eventi. Inoltre, siamo stati il primo club calcistico italiano ad aderire alla iniziativa ONU Sport for Climate Action, confermando il nostro contributo alla lotta contro il cambiamento climatico. A livello europeo, Juventus svolge un ruolo attivo in ESSMA (European Stadium and Safety Management Association), associazione che riunisce i principali impianti europei: un riconoscimento di leadership nella gestione sostenibile delle infrastrutture sportive.
Per ridurre l’impatto ambientale delle nostre attività, Juventus utilizza energia elettrica 100% rinnovabile per tutti i propri siti. La provenienza dell’energia è certificata tramite Garanzie di Origine (GO), contribuendo alla riduzione delle emissioni Scope 2. Parallelamente, attraverso la collaborazione ambientale con One Tree Planted, tra il 2020 e il 2025 abbiamo piantato oltre 50.000 alberi.
All’interno del pilastro Assist to Circularity della strategia, Juventus adotta soluzioni per utilizzare le risorse in modo più efficiente e ridurre gli sprechi. Per quanto riguarda l’acqua: l’utilizzo di sensori per monitorare l’umidità del terreno ha permesso di ottimizzare l’irrigazione, inoltre, presso l'Allianz Training Center di Vinovo, l’introduzione dell’erba Bermuda, più resistente al caldo, ha ridotto del 20% l’utilizzo di acqua nei mesi estivi. Ci impegniamo ad adottare un approccio circolare e a ridurre gli sprechi con iniziative concrete: le eccedenze alimentari delle hospitality vengono donate al Banco Alimentare, mentre i kit sportivi non utilizzati vengono donati a organizzazioni non profit, tra cui Croce Rossa, Dynamo Camp, Save the Children e Fondazione Oz ETS.
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