Orgoglio e pesci d’Aprile: lo stadio de Kuip, il catino del Feyenoord

de Kuip. Letteralmente: la vasca. È il soprannome di uno degli stadi più iconici e caldi d’Olanda, ormai decisamente più conosciuto con il suo nomignolo che con la denominazione ufficiale.

Immagine articolo

Quando si fa accenno al de Kuip stiamo parlando, chiaramente, dello Stadion Feijenoord, la casa da quasi un secolo di una delle formazioni più gloriose e vincenti del calcio orange.

Ma perchè de Kuip? Perché la vasca? Molto semplice: i tifosi l’hanno ribattezzato così per la sua forma che ricorda appunto quella di un catino, letteralmente infernale quando popolato e animato dai calorosissimi supporter del Feyenoord.

Una storia iniziata, come detto, quasi cent’anni fa: l’impianto di Rotterdam, infatti, è stato costruito a partire dal 1935, arrivando ai nostri giorni dopo svariati processi di ammodernamento e ristrutturazione.

Pesce d’aprile

E dire che il de Kuip nacque proprio per venire incontro alle esigenze della tifoseria biancorossa.

Il Kromme Zandweg, precedente impianto casalingo del Feyenoord, non era abbastanza capiente per contenere il gran numero di fan del club olandese.

Per diversi anni, in occasione delle partite più seguite, i biancorossi si spostavano all'Het Kasteel, casa dei rivali cittadini dello Sparta. Una situazione che, però, non faceva che generare tensioni fra le tifoserie, costringendo la dirigenza del Feyenoord ad accelerare la costruzione di un nuovo e più grande stadio.

Il quotidiano locale Rotterdamsch Nieuwsblad arrivò addirittura a scherzare sulla cosa.

In occasione del giornale che uscì il 1° aprile del 1932, uscì un articolo che ipotizzava che il Feyenoord avrebbe costruito uno stadio da 100mila posti, dotato di un parcheggio altrettanto colossale e addirittura di un aeroporto gli spettatori che giungevano a Rotterdam in aereo.

Una questione politica

 

Inizialmente il progetto incontrò diverse difficoltà di natura politica. Il Feyenoord chiese all’amministrazione locale di occuparsi della costruzione del nuovo impianto, trovando una serie di dinieghi che rallentarono l’inizio dei lavori.

Nel 1933, però, i politici di Rotterdam furono messi de facto con le spalle al muro dalla società calcistica che presento due possibili soluzioni, una da 30mila e una da 55mila posti, per la nuova arena sportiva.

La spuntò la seconda opzione e nel 1935 fu posata la prima pietra dello Stadion Feijenoord.

Non poche furono anche le polemiche che si scatenarono nel resto del paese, in particolare ad Amsterdam, che temeva la competizione che poteva portare la nascita di uno stadio moderno che si contrapponesse con l’Olimpico realizzato per le Olimpiadi del 1928.

Alla fine, il Feyenoord la spuntò: l’allora capitano della squadra, van Heel, pose la prima pietra il 16 settembre del 1935. Nacque una società per azioni Stadion Feijenoord N.V. di cui il club acquisì la metà delle quote.

Simulazioni e struttura ellittica

I dirigenti della formazione di Rotterdam iniziarono a girare l’Europa per trarre ispirazione a livello architettonico su come costruire e comporre il progetto.

Una delle fonti principali fu la tribuna ovest dello stadio dell’Arsenal, lo storico Highbury.

Il cantiere mobilitò 200 operai, terminando il 23 luglio 1936, a poco meno di un anno dalla sua apertura. La parte più complessa del progetto fu, chiaramente, erigere l’ellittica copertura del de Kuip, che poi dona all’impianto il suo soprannome.

Per farlo sono stati impiegati 578 pali, con le tribune disposte su due piani senza che nessun elemento architettonico ne ostruisse la visuale.

Lo stadio, comunque, non fu subito pronto per l’inaugurazione: a causa di alcune problematiche legate all’urbanistica, il Feyenoord potè iniziare a utilizzarlo solo dal marzo del 1937, ben sette mesi dopo il suo completamento.

In questo lasso di tempo, tuttavia, il club fece testare la bontà della costruzione, impiegando migliaia di disoccupati per simulare la presenza della tifoseria e verificando che nulla potesse cedere.

Per la partita inaugurale, svoltasi il 27 marzo 1937, il Feyenoord invitò proprio l’Arsenal, la cui casa era stata, come detto, importante musa ispiratrice per la realizzazione dell’impianto,

Il restyling del '900

Nel corso degli anni, il de Kuip è stato costantemente oggetto di lavori. Nel 1949 arrivarono i seggiolini a vestire l’intero stadio.

Nove anni dopo furono installate anche le luci, per permettere la disputa di partite in orari notturni. Il vero e imponente restyling, tuttavia, avvenne negli anni Novanta, in previsione della candidatura, poi divenuta assegnazione, per Euro 2000.

La ristrutturazione è stata eseguita dagli studi di architettura Broekbakema e Zwarts & Jansma. Fu montata una nuova copertura in lastre di alluminio e materiali sintetici, senza cambiare la conformazione del de Kuip, rispettando l’inclinazione delle tribune. Furono eliminati anche tutti i posti in piedi, rispettando la nuova normativa UEFA.

Nello stadio è sorto un edificio aggiuntivo, che ospita gli uffici in cui si trova il club, un museo e una fabbrica di birra, il Maasgebouw. Questo progetto non solo ricevette vari premi nell’ambito della qualità architettonica, ma meritò anche l’assegnazione della Finale del sopracitato campionato europeo del 2000.

Orgoglio Feyenoord

Oggi il de Kuip è la sede della finale di finale della coppa KNVB, l’equivalente della nostra Coppa Italia.

Un aspetto che riempi d’orgoglio il club di Rotterdam, come bene espresso sul sito ufficiale della società olandese.

Qualunque sia la vostra fede - si legge - sarete d'accordo che il De Kuip è lo stadio più bello dei Paesi Bassi. La robusta architettura e il campo da gioco ricco di premi sono fattori a favore di questo titolo onorifico non ufficiale.

Tuttavia, il vero punto di forza dello Stadion Feijenoord, come viene ufficialmente chiamato lo stadio, è la sua atmosfera impareggiabile. Gli spettatori sono vicini al campo, il che rende difficile credere che ci siano "solo" 51.177 posti a sedere.

L'atmosfera travolgente del De Kuip ispira i tifosi, creando una sorta di simbiosi tra i due. Quando i tifosi dicono che lo stadio spacca, spesso lo intendono letteralmente. I tifosi possono far tremare le fondamenta del De Kuip. Non sorprende quindi che il De Kuip sia ricco di storia.

Dall'inaugurazione dello stadio, nel 1937, vi sono state ospitate molte partite leggendarie. Tra cui diverse finali europee per club e la finale del Campionato Europeo nel 2000. A livello nazionale, il De Kuip continua a ospitare la finale della coppa KNVB. Il motivo è semplice: ogni giocatore di ogni club vuole giocare al De Kuip”.

Una descrizione decisamente fiera.

Italia e italiane

Una Finale, peraltro, amarissima per l’Italia. Gli azzurri persero ai tempi supplementari quella gara contro la Francia, chiudendo al secondo posto quel’Europeo.

A livello di club, invece, il Feyenoord ha affrontato squadre italiane 15 volte, con un bilancio di cinque vittorie, quattro pareggi e sei sconfitte.

Al netto della Finale di Conference contro la Roma, gli altri 5 ko dei biancorossi con compagini nostrane sono arrivati sempre in trasferta, rendendo di contro il de Kuip un fortino difficilmente espugnabile per le squadre tricolori.

Scheda

  • Nome stadio: Stadion Feijenoord, noto con il soprannome di de Kuip;
  • Proprietario: Feyenoord;
  • Inaugurazione: 27 marzo 1937;
  • Ristrutturazione/i: 1949, 1958, 1994;
  • Capienza: 51.117;
  • Beneficiari: Feyenoord.


ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER di socialmediasoccer.com

Da non perdere