La strategia social dell’Ibiza UD, il club dell’isola dei dj

Massimo Adalberto Benassi, il Business Development Manager dell’Ibiza UD ci ha raccontato come il club delle Isole Baleari gestisce la parte di marketing.

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Innanzitutto, cosa fa un business development di un club? Coordinare le aree commerciale, marketing e social. Il club questa stagione si è strutturato molto ed è cresciuto tantissimo, grazie anche ad un Presidente (Amadeo Salvo, ex presidente del Valencia CF, ndr) che crede moltissimo nello sviluppo dell’Ibiza UD anche “fuori dal campo”, dando importanza all’aspetto social come leva essenziale. Alle spalle un gruppo di lavoro molto professionale e specializzato.  

Per analizzare la strategie social e marketing del club abbiamo approfondito 4 macro-aree su cui l’Ibiza lavora. 

Brand Awareness: l’impatto del club nell’isola 

«Questa stagione l’impatto della squadra nell’isola è molto più importante. Sicuramente per la partita di Copa del Rey contro il Barcellona (per poco non li eliminiamo), ma anche perché abbiamo cercato di creare un vincolo molto forte tra il club e l’isola in generale: la campagna abbonamenti “Yo soy Ibiza” (Io sono Ibiza), che è anche scritto sul colletto delle nostre maglie da gioco, prevede contenuti relazionati con l’isola e molto spesso sui social si possono trovare immagini del posto e non solo relative al calcio giocato».

Il rapporto con la fanbase 

«Attualmente siamo presenti su Instagram, Twitter (con un profilo in spagnolo ed uno in inglese), Youtube, Facebook, TikTok e LinkedIn, con una fanbase totale di poco più di 73.000 followers.

Anche se i dati rilevanti sono l’engagement e le visualizzazioni che hanno i nostri profili ed i nostri contenuti in generale.  Bisogna poi tenere presente che siamo un club giovanissimo, arrivato sui social poco tempo fa. Una cosa molto importante da sottolineare è che quando parliamo di dati, tutto quello che generiamo è con copertura organica. Infine, bisogna pensare che nell’agosto del 2018 il club aveva meno di 10K followers in totale». 

La mission dell’Ibiza UD

«L’obbiettivo principale sui social è quello di vincolare il più possibile il club all’isola, di creare un senso di appartenenza soprattutto per chi vive a Ibiza tutto l’anno, ma anche per chi Ibiza la vive solo d’estate o per pochi giorni.

Per questo motivo non vogliamo al momento darci un target “numerico”, ma vogliamo che quanta più gente possibile si identifichi nel progetto o ci segua perché gli piacciono i contenuti che proponiamo, e se possibile, raggiungere quelle persone che non vogliono seguire il tradizionale club di calcio.

 

Per esempio, su YouTube abbiamo una strategia completamente differente orientata alla qualità piuttosto che alla quantità, lavoriamo molto con influencer “di calcio”, ma nel futuro vorremo lanciare delle collaborazioni extra calcistiche». 

Match Strategy: come viene gestito il giorno della partita 

«La partita contro il Barcellona ci ha permesso di far vedere a molte persone quello che negli ultimi mesi avevamo sempre fatto: una impostazione grafica ben definita, contenuti che si adattano ai differenti social e rappresentativi dell’isola. 

Grazie a tutto il gruppo di lavoro, che per la partita con il Barcellona ha lavorato incessantemente, abbiamo potuto raggiungere numeri impressionanti: a gennaio sul profilo Twitter abbiamo avuto 7 milioni di impressions, 2 milioni il giorno della partita e più di 100.000 interazioni, con un engagement del 5,3%, su Instagram invece la media delle visualizzazioni delle storie è stata di 90.000, con quasi 1 milione di visite al nostro profilo.  

Durante la partita abbiamo fatto molte attività, ma quella che ha fatto parlare di più (e ballare anche Griezmann nel riscaldamento, ndr) è stato chiamare un dj, che prima della partita e all’intervallo ha intrattenuto gli spettatori.

Soprattutto dopo la partita, visto l’accostamento Dj/Ibiza più il calcio ne hanno parlato profili social molto importanti».  

Le iniziative dell’Ibiza UD durante il periodo di emergenza Covid-19

«Visto il momento in cui ci troviamo e la voglia di aiutare chi ha bisogno, abbiamo organizzato insieme ad International Music Summit, un live streaming con artisti del calibro di David Guetta, Pete Tong, Luciano, Paco Osuna, Manu Gonzalez, Anna Tur e molti altri in collaborazione con i più grandi marchi dell'isola. 

Ibiza needs Ibiza beats è stato un djset di più di 10 ore (dalle 18.00 alle 9.00 ndr), dove siamo riusciti a mettere insieme differenti realtà: Pacha, Ushuaia, Hi, Amnesia, Heart, Blue Marlin e molti altri, unendo il mondo della musica al mondo del calcio, intervallando i djset con messaggi di differenti personalità: Sergio Busquets, Vicente del Bosque, Frenando Hierro, Michel, Rufete, David Albelda, Luis Garcia.

Tutto questo con l'obbiettivo di raccogliere fondi per la Croce Rossa di Ibiza. 

L’evento è stato trasmesso in diretta mondiale su Dance Television ed in streaming in tutte le pagine Facebook di discoteche, riviste e molte altre realtà, ottenendo milioni di interazioni, visualizzazioni ed una copertura mondiale con articoli su Forbes, The Sun e Billboard, tra gli altri. 

Mettere insieme tutte queste realtà in meno di 10 giorni è stato qualcosa di veramente incredibile». 

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