Parola al vulcanico mister umbro doc. Un gran personaggio e, soprattutto, un sagace allenatore di diverse compagini tra cui Perugia e Udinese
Photo by Emilio Andreoli/Getty Images
Serse Cosmi ha arricchito il parterre dell'edizione 2025 del Festival della Serie A nella favolosa cornice del Teatro Regio di Parma.
Un tecnico virale quando ancora i social non esistevano. Indelebili le sue frasi pungenti nelle conferenze stampa pre o post partita, il sua calore agonistico in panchina, il suo carattere spigoloso ma al tempo stesso buono e genuino. Conobbe la figura del patron Gaucci, durante l'epopea biancorossa al Curi a metà anni duemila, allenò il coreano Ahn e un certo Saadi Gheddafi.
Serse Cosmi ha rilasciato alcune dichiarazioni in esclusiva per Social Media Soccer, proprio durante la seconda giornata del Festival della Serie A a Parma. Riflessioni significative sulle tematiche della tecnologia sempre più avanzata anche nel mondo del calcio e sul mutamento della figura dell'allenatore in un contesto agonistico sempre più dipendente dai media e da interessi di natura commerciale.
“Il calcio è cambiato negli ultimi tempi, così come tutta la società. Un'evoluzione che ha portato anche a modifiche rilevanti nel regolamento del gioco. Pensiamo solo alla regola che offre la possibilità di giocare il pallone anche all'interno dell'area di rigore durante una rimessa dal fondo. Gli allenatori - ha sottolineato Cosmi nell'ambito del Festival della Serie A - si adeguano, prima o dopo, accogliendo nei rispettivi staff figure nuove e sempre più particolareggiate.
La tecnologia deve essere un supporto utile e mirato, non casuale. L'obiettivo primario, ovviamente, è perfezionare ogni dettaglio tattico per raggiungere il massimo risultato. L'evoluzione tecnologica è giusta, certo, ma non si possono dimenticare alcuni aspetti essenziali di questo sport. Signori, qui bisogna tornare ad insegnare ai ragazzi nei settori giovanili come stoppare un pallone, affrontare un duello uno contro uno, eseguire un buon cambio di gioco. Esistono punti fondamentali che non vanno mai dimenticati".