Gabetti Sport: la nuova sfida del Gruppo Gabetti

Facendo leva sull’offerta “full service” del Gruppo, Gabetti Sport mira allo sviluppo dell’impiantistica sportiva italiana con un’ampia e articolata offerta di servizi.

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Gabetti Sport, divisione del Gruppo dedicata al mondo sportivo, è tra i partecipanti del Social Football Summit. A poche ore dall'inizio dell'evento che si terrà il 15 e 16 novembre allo Stadio Olimpico di Roma abbiamo intervistato Leonardo Rossi, che dal 2020 è Direttore Commerciale di Gabetti Calcio, nuovo Dipartimento di Gabetti Property Solutions, nato con l’obiettivo di supportare gli stakeholders del mondo calcistico e sportivo nella risoluzione di ogni problematica di tipo immobiliare e finanziaria, grazie alle società e ai servizi erogati dal Gruppo Gabetti.

Una sezione completamente dedicata all’impiantistica sportiva. Quali sono i servizi specifici proposti da Gabetti Sport?

"I servizi che presentiamo agli stakeholders del mondo sportivo partono da una visione chiara: La nostra sfida è trasformare gli impianti sportivi e i centri di allenamento da semplici asset a infrastrutture strategiche, in grado di generare benefici economici.  Partiamo dal Superbonus 110% per la riqualificazione di spogliatoi all’interno di impianti sportivi, passando attraverso progetti “full service” di rigenerazione degli stadi fino a giungere, attraverso la mappatura dei settori, ad adottare la giusta revisione delle politiche di pricing per massimizzare e ottimizzare i ricavi da ticketing. Senza dimenticare il core business del gruppo ovvero fornire soluzioni immobiliari e finanziarie".

Il Post-Pandemia ha generato una serie di incentivi fiscali ed in particolare una grande opportunità come il Superbonus 110% per la riqualificazione degli spogliatoi all’interno degli impianti sportivi. Un’occasione non solo per i club professionisti ma le tantissime realtà Dilettanti sparse su tutto il territorio italiano. In quest’ottica qual è il supporto offerto da Gabetti Sport?

"Spesso quando si parla di stadi ci si riferisce alle categorie professionistiche. Ovviamente date le dimensioni e l’importanza di certe piazze è normale. Noi siamo altresì convinti del valore di un piano strategico che possa rafforzare il sistema da qualsiasi angolazione lo si guardi. Seguendo la capillarità del Gruppo Gabetti su tutto il territorio Italiano, siamo convinti di essere il player giusto per sviluppare questo servizio superbonus 110% su tutta la penisola, isole comprese, in qualsiasi categoria".

Lei ha avuto diverse esperienze nel settore sportivo, non solo calcistico e quindi possiede una panoramica completa del settore. Parlando di impiantistica sportiva, oggi uno stadio moderno quali caratteristiche deve avere obbligatoriamente? Si parla sempre di più di stadi di proprietà e di modello inglese. La partita di calcio come un vero e proprio evento.

"Quando spieghiamo la prospettiva attraverso la quale approcciamo il delicato tema dell’impiantistica sportiva, partiamo da quell’ambito dove il know-how del gruppo ci consente di essere competitivamente più avanti rispetto agli altri: la valorizzazione del sottostante immobiliare. Affinché uno stadio sopravviva nel tempo e soprattutto affinché possa attirare investitori e capitali, deve essere inserito in un contesto chiaro e deve avere una serie di funzioni che definire accessorie è improprio. Per intenderci il fatturato del giorno gara non è sufficiente alla sostenibilità economico finanziaria di un progetto complesso come uno stadio. Oltre a essere GREEN, punto oramai scontato, lo stadio deve vivere 7 giorni su 7. Poi si possono avere gli spalti a ridosso del terreno di gioco oppure no, come per il caso del West Ham United, ed essere altrettanto di successo. Anche se romanticamente il fascino del vecchio Boleyn Ground era davvero ineguagliabile".

La missione di Gabetti Calcio, nello specifico, è quello di trasformare stadi, circoli sportivi ed impianti di allenamento in infrastrutture strategiche. Cosa significa tutto questo? Come si rendono queste strutture non più (solo) un costo ma anche e soprattutto una fonte di ricavo?

"Mi riallaccio a quanto espresso sopra. Crediamo che, compatibilmente con i vincoli e le prescrizioni che ogni caso specifico porti con sé, la redditività di un impianto sportivo nel suo complesso debba essere elevata al massimo. E fortunatamente questo modello fa ormai sempre più spesso rima con polifunzionalità dell’impianto sportivo, leggasi restyling del Santiago Bernabeu. E, laddove si possa concepire, prevedere vere e proprie cittadelle dello Sport".

Siete entrati da poco nel mondo dello sport. Quali sono le aspettative e gli obiettivi futuri della sezione Sport?

"L’obiettivo principale è quello di contribuire allo sviluppo infrastrutturale del sistema sport. A piccoli passi vista la delicatezza e l’importanza dell’argomento, ma soprattutto coprendo tutto il territorio italiano con i nostri servizi affinché nessuno resti escluso".

Considerando appunto l’ingresso fatto nel mondo del calcio in tempi recenti, quanto può essere interessante per voi il posizionamento in questo evento e quali valori vi hanno spinto a voler stringere una collaborazione con noi?

"Sicuramente essere il primo gruppo in Italia per completezza dei servizi e competenza immobiliare porta con sé una visione ben chiara degli obiettivi. Ancora prima di iniziare. Ci ha sicuramente convinto la vostra linea di posizionamento altrettanto chiara. E non da ultimo, una due giorni davvero ricca di opportunità di confronto con gli attori principali di questo mondo". 

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