Fly Emirates sta conquistando il calcio europeo

Da quando gli emiri hanno deciso di entrare (con vigore) nel mondo del calcio, lo hanno fatto da subito aggredendo il mercato.

Passare dalla porta secondaria non fa parte del proprio modus operandi e la pomposità degli investimenti effettuati nella football industry ha spostato grande liquidità.

Emirates è la compagnia di bandiera dell’Emirato Arabo di Dubai, una società capace di realizzare un fatturato di circa 12 miliardi di dollari nel 2017 e che ha sfruttato la vetrina offerta dal “pallone” per posizionare il suo brand nel mercato europeo.

La nostra formula vincente in uno sport meraviglioso”, questo il claim che accompagna sul sito di Emirates la presentazione delle sponsorizzazioni sportive che la compagnia araba vanta.

Oltre alle tante squadre di cui Fly Emirates è sponsor di maglia ufficiale, il brand sponsorizza la FA Cup (la competizione più antica al mondo) e la Asian Football Confederation (organo governativo del calcio asiatico e australiano). Una modalità capillare di entrare con forza nel mondo del calcio, vantando partnership con competizioni e squadre con grande appeal all’interno del settore.

Un volo su Parigi

Dapprima fu Parigi, e il Paris Saint Germain.

Nel 2006, ben cinque anni prima dell’avvento sotto la Torre Eiffel della Qatar Sports Investments di Al Thani, Fly Emirates divenne sponsor di maglia dei Parigini. Una squadra che ancora non vantava la rinomanza di cui oggi gode a livello internazionale, ma su cui si ebbe la lucidità e lungimiranza di investire. 

Il rapporto, portato avanti per oltre 12 anni, è stato recentemente interrotto per le eccessive richieste del PSG in sede di rinnovo. Circa 80 i milioni richiesti, a fronte di un accordo con scadenza giugno 2019 che ne prevedeva poco più di 30. Una mossa che voleva avvicinare il club di Al Thani al colosso Real Madrid, cui la compagnia degli emirati paga circa 70 milioni di euro annui. Questo disaccordo ha portato alla conclusione del rapporto, con il PSG che ha siglato una nuova intesa con il gruppo alberghiero Accordo capace di garantire 50 milioni di euro annui.   

Nonostante la fine del rapporto Emirates-PSG, la società araba non si è lasciata scappare l’occasione di legare la sua immagine a quella dei campioni che nel corso degli anni sono sbarcati a Parigi. Grazie anche a contenuti video in cui sono protagonisti gli stessi giocatori parigini.

Un diretto Parigi-Madrid, con scalo a Londra

La prima tappa del viaggio, come detto, è stata il PSG, ma il vero salto di qualità è stato fatto con il Real Madrid.

Nel maggio 2013, infatti, i Blancos siglano con Emirates un contratto di sponsorizzazione di quattro anni per un valore di circa 160 milioni di dollari (circa 30 milioni di euro a stagione). La compagnia di Dubai divenne sponsor ufficiale della maglia più famosa al mondo, prendendo il posto di Bwin. Fino ad arrivare al rinnovo siglato nel 2017. 70 milioni a stagione fino al 2022: un vero record.

Parigi e Madrid, due grandi città europee. Mancava ancora Londra, ma Fly Emirates non si fece scappare l’occasione.

Parliamo di Arsenal e della sua celebre storia nata e costruita tra le mura del mitico Highbury. Nel maggio 2006 i Gunners salutano uno dei più antichi stadi del calcio inglese. Highbury verrà demolito e sostituito da un quartiere residenziale i cui ricavi aiutarono la gestione Wenger a far fronte alle spese per il nuovo stadio. Nasce l’Emirates Stadium. Con l’acquisto dei naming rights dello stadio per 15 anni, per circa 100 milioni di dollari, che includono 7 anni di sponsorizzazione della maglia. Un legame indissolubile che viene a crearsi tra Fly Emirates e Arsenal, e che ha portato a successivi rinnovi che portano, oggi, circa 40 milioni di euro annui nelle casse dei londinesi.

Senza dimenticare poi, la partnership con una delle squadre più prestigiose del Portogallo: il Benfica.

Una vasta rete aerea

I numerosi accordi di sponsorizzazione siglati nel corso degli anni hanno portato la compagnia araba ad essere capillarmente presente sul mercato internazionale nell’industria del calcio.

Tramite i contratti sottoscritti, inoltre, Fly Emirates si garantisce grande copertura mediatica anche sui canali online.

Dalla tabella sopra, è facile notare come le sponsorizzazioni garantite da Emirates siano fortemente distribuite nei principali Paesi della football industry. La strategia della compagnia di bandiera emira è sin da subito apparsa chiara. Ingenti e selezionati investimenti che hanno portato alla riconoscibilità di un brand di respiro internazionale.

In Italia l’accordo con il Milan scadrà nel giugno 2020, e le voci che si rincorrono non fanno pensare a un proseguimento della sponsorship. Magari sarà l’occasione per investire in un altro club sul mercato italiano o puntare ancora sulla rinascita dei rossoneri.

L’elevato numero di sponsorizzazioni ha portato anche ad un episodio per certi versi storico accaduto durante la Champions League 2006. Per il regolamento UEFA non è possibile per due squadre avversaria scendere in campo con lo stesso sponsor.

Nella sfida di andata e ritorno tra Arsenal e Amburgo, la squadra di casa utilizzò il logo Fly Emirates mentre la squadra in trasferta mostrò sulla maglia il brand Dubai.

Una situazione mai accaduta prima che fa ben intuire la capillarità con la quale Fly Emirates sta investendo nel calcio, con risorse che permettono ai club che si legano alla compagnia araba di investire con grande forza sul mercato.

Spagna, Inghilterra, Italia, Portogallo, Germania, Grecia, Stai Uniti: su quale città il prossimo volo con Fly Emirates?

Marco Pino

 

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