Coraggio, coerenza, dinamicità e fantasia. Quattro vocaboli per sintetizzare l'identikit di uno degli allenatori emergenti più in voga del panorama calcistico italiano
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Alessio Dionisi resta in attesa di un progetto stimolante da prendere tra le mani plasmandone i connotati nel miglior modo possibile. Classe 1980, originario di quella provincia toscana frizzante e determinata. Nato ad Abbadia San Salvatore, piccolo centro non lontano da Siena di circa 6mila abitanti, cresce nel vivaio del club bianconero.
Dalle parti di Piazza del Campo il processo di maturazione è rapido. I toscani nel 1999 lo girano al Voghera per la prima esperienza nel calcio dei grandi. In campo monitorava il gioco nella veste di difensore centrale. Una carriera agonistica di certo apprezzabile tra Serie D, Serie C2 e Serie C1. Dal torrente Staffora, nel cuore del pavese in Lombardia, al Varese passando per Tritium, Ivrea e Sambonifacese. Da giocatore chiude il cammino con gli scarpini al piede tra le file dell'Olginatese.
Chiuso un libro, Dionisi decide di scriverne subito un altro. Alessio studia, si aggiorna, passa intere giornate ad immaginare schemi tattici, movimenti, sistemi da applicare e tanto altro. Ottiene il patentino per la Licenza UEFA Pro e inizia a muovere i primi passi nel contesto delle panchine del Belpaese. La stessa Olginatese, ultima squadra frequentata da calciatore, gli propone il primo incarico ufficiale. Pochi ma intensi mesi per entrare nel listone di allenatori rampanti. La chiamata che cambia la vita professionale di Dionisi è quella del Borgosesia. Nel girone A della Serie D il tecnico toscano inanella 70 partite, di cui un match playoff. Per l'annata 2017-2018 comanda il timone del Fiorenzuola, toccando anche qui la vetta degli spareggi. In estate arriva la chiamata dell'Imolese, questa volta in Serie C, dove totalizza 42 gare e un terzo posto in classifica sensazionale.
Il grande salto non tarda arrivare. Il Venezia osserva attentamente le prestazioni delle compagini allenate da Alessio Dionisi e decide di affidare al trainer di Abbadia San Salvatore la prima squadra per la stagione 2019-2020. In Serie B affronta l'epoca del Covid e archivia il campionato all'undicesimo posto. Torna nella sua Toscana e firma un contratto con l'Empoli. Alle dipendenze del Presidente Corsi in biancoblu Dionisi esprime probabilmente il calcio più spettacolare e al tempo stesso redditizio della sua parabola da mister. L'annata 2020-2021 è trionfale e culmina con il volo meritato in Serie A.
Altro giro, altra corsa. Il Sassuolo di Squinzi e del dirigente Carnevali corteggia Dionisi fino al matrimonio che viene celebrato all'alba della stagione 2021-2022. Si apre un triennio significativo al Mapei Stadium. Sulla panchina neroverde 38 partite il primo anno, 38 il secondo, 25 il terzo. Questo lo score di classifica in massima serie: 11°, 13°, 17°. Gli esoneri fanno parte di un percorso lavorativo da tecnico. Bisogna accettare anche i momenti difficili, e il buon Dionisi non si è mai spezzato e non ha mai mollato la presa. Nell'estate 2024 è il Palermo a credere nelle sue doti di comando. In Sicilia il bottino e ricco ma senza la sospirata ciliegina sulla torta. Ottava posizione conclusiva in cadetteria ed eliminazione ai playoff per mano della Juve Stabia nel turno preliminare. Una sconfitta di misura al Menti che ha lasciato l'amaro in bocca per quello che poteva essere e non è stato. Il calcio di Alessio Dionisi strizza l'occhio a trame offensive spumeggianti, mantenendo però sempre l'occhio vigile sul costante equilibrio in fase di non possesso. Quali sistemi tattici utilizza con più frequenza? Il 4-2-3-1 negli ultimi due anni o il 4-3-3.