CD Palestino: la storia del calcio cileno raccontata attraverso i social

Seconda tappa in Sudamerica: dopo aver raccontato gli aspetti social e lo sviluppo internazionale del brand del Club Atletico River Plate siamo “atterrati” in Cile.

Responsabile Ufficio Stampa del Club Palestino

Storia, tradizione, passione e cultura. Conosciamo da vicino il Club Deportivo Palestino grazie a Javiera Mieres, Responsabile Ufficio Stampa della società di Santiago che milita nella massima serie cilena.

Una dimensione sicuramente diversa rispetto a “Los Millionarios”, che però può essere un interessante caso di studio, unico nel suo genere.

Il nome è abbastanza chiaro, il club è stato fondato ad Osorno, città nel sud del paese, nel 1920, da un gruppo di immigrati palestinesi. Palestino in spagnolo significa "Palestinese". I colori sociali sono gli stessi della bandiera della Palestina: il rosso, il bianco, il verde e il nero. Un piccolo grande club, che ha una storia da raccontare (anche e soprattutto attraverso i social) e che negli anni ha vinto quattro titoli nazionali, due campionati e due coppe di Lega. 

Il legame con il popolo palestinese è storico e diremmo naturale, intrinseco. Tanti i contenuti social in linea con la tradizione e le origini del club, così come ci spiega Javiera: “Il filo conduttore con il popolo palestinese e la comunità araba in generale è costante ed ogni settimana pubblichiamo un contenuto speciale che ci collega direttamente con i nostri follower in tutto il mondo, dal momento che il 40% del pubblico corrisponde ai territori Arabi. I post sono tradotti in tre lingue diverse (spagnolo, inglese ed arabo) consentendoci di arrivare in maniera diretta ed immediata a tutti coloro che ci seguono. È una strategia ben definitiva che fa leva su elementi rappresentativi che legano la Palestina alla squadra come il simbolismo della bandiera, l’inno ufficiale ed altri elementi. Per intenderci, il nostro slogan recita “il Palestino è più di un club, è un popolo intero.

"Cerchiamo di essere il più diretti possibile - continua Javiera - comprendendo che il nostro contenuto deve essere semplice e chiaro per facilitare la traduzione. Utilizziamo un linguaggio globale, che ci consente di avere gli stessi contenuti dal paese a cui l'utente accede, senza alcuna variazione. Per questo motivo, ci assicuriamo che il messaggio che un fan riceve in Cile sia lo stesso che riceve il tifoso in Palestina, c’è un lavoro dietro importante ma che porta risultati altrettanto evidenti. La comunità araba è per noi estremamente rappresentativa, ecco perché cerchiamo di rompere i confini per raggiungerli e dimostrare che il Palestino è un club internazionale, che li rappresentiamo con orgoglio."

"A livello strategico è essenziale analizzare i nostri follower, conoscerli, sapere chi sono, quali contenuti gli piacciono, che fascia d'età prevale, in quali territori si trovano. Vi offro alcuni dati per dare concretezza a ciò che vi sto dicendo: su Facebook 25,4mila follower vengono dal Cile, 7,4mila dalla Giordania, 4,8 migliaia dall’Algeria e 3,8 migliaia dal Marocco.

Una strategia chiara, una dimensione internazionale che viene espressa attraverso l’utilizzo di varie piattaforme: “IL CD Palestino è presente su Facebook, Twitter, Instagram, LinkedIn e Youtube. Su Facebook abbiamo 170mila follower, il quarto account  in Cile con il maggior numero di 'Mi piace' dopo i tre club più popolari del Paese; quarto posto anche su Twitter con 48.3K di interazioni solo nel primo semestre di quest'anno.

Un primo semestre che, causa Covid19, non è stato sicuramente facile. Come avete affrontato questa situazione in termini di comunicazione social? “Siamo rimasti senza calcio giocato per quasi quattro mesi qui in Cile. Ci siamo dovuti adattare ad un nuovo contesto e come per tutti i club è stato difficile ripensare la strategia social senza gare ufficiali. Abbiamo puntato sulla creatività, tenendo i nostri fan attivi attraverso contest, sondaggi e post che li stimolassero a comunicare con il club. Siamo voluti essere presenti, cercando sempre di inviare messaggi positivi, di rafforzare il senso di appartenenza e la voglia di tornare insieme alla normalità. Durante il lockdown abbiamo puntato molto sul Centenario (festeggiato ad Agosto) tenendo vivo l’amore per il club attraverso dei video di momenti indimenticabili e di grandi personaggi, atleti, tecnici e dirigenti, che hanno marchiato con il loro nome tappe essenziali della storia del Club Deportivo Palestino. Ieri come oggi, una delle nostre peculiarità, è di invitare in ogni pubblicazione i nostri follower a commentare, interagire. Spesso gli chiediamo di suggerirci temi, momenti e personaggi che vogliono rivedere e vivere nuovamente. Il fan è al centro di tutto e devi sentirsi importante, deve essere costantemente coinvolto.

Dalla teoria alla pratica, una domanda di rito: quali i contenuti più popolari?

"Le pubblicazioni con il maggior numero di interazioni nelle nostre reti corrispondono proprio a pubblicazioni legate alla Palestina e alla comunità araba. Questo ci lega a loro, dimostrando che il nostro club va oltre la rappresentanza sportiva, ma è anche direttamente correlato all'impatto sociale causato dalla nostra istituzione. La bandiera palestinese è un elemento assolutamente importante per noi e rappresentativa in tutto il mondo, e la mostriamo e la mettiamo in evidenza in ogni pubblicazione. In questi mesi abbiamo avuto due importanti traguardi in relazione a questo. Su Facebook un video con il significato dei colori della bandiera palestinese è stato il più visto degli ultimi sei mesi, raggiungendo 38,2mila persone nel mondo con 9,3mila visualizzazioni e 3,8 mila interazioni."

 

"Su Instagram, ad esempio, riviviamo una pietra miliare che abbiamo fatto per la Copa Libertadores 2019, dove i tedeschi dell'Eintrach Frankfurt ci ha nominato con la migliore foto dei nostri fan. Ne abbiamo pubblicato uno in cui i nostri fan alzavano striscioni per rappresentare la bandiera della Palestina e questa immagine ha fatto il giro del mondo, raggiungendo più di 20mila follower in un solo giorno."

 

A livello di marketing, invece, Javiera ci spiega in che modo viene valorizzata questa importante fetta di pubblico a livello internazionale.

"Partiamo dal presupposto che dietro tutto ciò c’è un lavoro di squadra che coinvolge sia il dipartimento comunicazione (social, sito, ufficio stampa) che l’area commerciale del Club. Ovviamente la nostra unicità ci permette di diffondere il brand sportivo più facilmente verso la comunità araba. Siamo innanzitutto uno dei pochi club cileni che ha un proprio shop online con consegne dirette di tutti i prodotti. Abbiamo l’uso esclusivo del marchio e a livello di abbigliamento e merchandising gestiamo tutto internamente. Questo ci permette di ottenere buone entrare ma soprattutto di diffondere, prodotto dopo prodotto, il nome del CD Palestino a livello globale, essendo la comunità araba presente in tutto il mondo. Naturale il legame con la Palestina, filo conduttore della nostra strategia social come ribadito più volte qui, dove attiviamo diverse iniziative che coinvolgono i nostri calciatori sia in tv che sui social."


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