Lo stadio Benito Villamarín, il catino incandescente del Betis

Ha ospitato numerose sfide epiche, la tifoseria di casa è una delle più calde e passionali de LaLiga. Scopriamo insieme il Benito Villamarín, l'impianto che opsiterà la Roma in Europa League.

“¡Viva el Betis manquepierda!” (Viva il Betis anche se perde).

Questo è il motto dei tifosi del Betis (guai ad aggiungere Siviglia). Per la precisione: si scrive Real Betis Balompié, si legge passione.

La squadra del pueblo de Heliòpolis, i bèticos, o - se preferite - i verdiblancos.

Un club, un popolo: il Betis è una delle formazioni con la più autentica storia di attaccamento e identificazione presenti in Spagna, una delle nove a vantare un campionato di Primera Divisiòn nel suo palmarès.



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Un culto letteralmente infiammato dallo stadio in cui giocano Joaquín Sánchez Rodríguez, noto semplicemente come Joaquín, e compagni. 

Stiamo parlando de l’Estadio Benito Villamarín, uno dei catini più emozionali e caratteristici dell’intera penisola iberica. Un’arena quasi centenaria, epicentro di tutta l'organizzazione della società biancoverde, da sempre attenta alla sua, costante, evoluzione.

Caratteristiche

Con 60.720 posti a sedere, il Benito Villamarín è il quarto impianto per capienza di Spagna, dopo Camp Nou, Bernabeu e Wanda Metropolitano.  La pianta dello stadio è rettangolare, senza pista d’atletica, il che consente un’ottima visuale del campo da ogni posizione. Sono quattro i settori principali: Gol Norte e Sur, le due curve, e Preferencia e Fondo, le due tribune. Negli ultimi anni diversi sono stati i lavori di ammodernamento che il Betis ha realizzato: dai numerosi palchi VIP nel Fondo, ben 25, a quelli nel Gol Norte, in cui si trovano 21 palchi. Aree di diverse dimensioni e capacità, fra i 13 e i 19 posti, per godersi i match del Betis circondati e coccolati da tutti i comfort possibili, compresi degli schermi su cui visionare replay e dettagli impossibili da percepire direttamente.

Il restyling più corposo dell’epoca recente, tuttavia, ha riguardato la Gol Sur: nel 2017 il Betis ha disposto l’abbattimento e la ricostruzione integrale del settore, fra non poche proteste e perplessità. I lavori hanno permesso l’ampliamento della curva, che nel giorno dell’inaugurazione, fu definita dal Presidente Ángel Haro “il motore dello stadio, il polmone del Benito Villamarín”.



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Nell’occasione, peraltro, furono riammodernati anche l’impianto di illuminazione e quello di diffusione sonora. I lavori del 2017 hanno comportato l’ampliamento da 52mila a oltre 60mila spettatori, permettendo al Villamarín di diventare il più grande stadio cittadino, superando il Ramón Sánchez Pizjuán (42mila) e l’Stadio Olimpico de la Cartuja, che ha appena 720 posti in meno.

Il Villamarín è anche dotato di un parcheggio dove i soci possono affittare uno degli oltre 200 posti auto nei giorni delle partite. Un parcheggio, tuttavia, fruibile tutto l’anno, anche per chi non è socio del Real Betis Balompié, nei giorni lavorativi. I servizi offerti dalla casa biancoverde non finiscono qui: il complesso ospita anche gli uffici del club, il museo e Radio Betis, la stazione radio ufficiale della società.

Curiosità

Lo stadio venne inaugurato ufficialmente il 17 marzo 1929 con un’amichevole tra Spagna e Portogallo. Nel corso degli anni ha subito diversi cambiamenti di nome, da Estadio de la Exposicion a Estadio de Heliopolis e anche Estadio Manuel Ruiz de Lopera, assumendo poi la denominazione “Benito Villamarin”, storico presidente della formazione andalusa, scomparso nel 1966.

L’afición del Betis si è sempre distinta per attaccamento e episodi che hanno contribuito a creare una sorta di mito biancoverde. Basta pensare a quanto successo con Finidi George. Attaccante del Betis negli anni 90, dopo aver segnato una rete in un Betis-Barcelona, vide piovere dalle tribune del Villamarín un sombrero, indossandolo immediatamente. Da allora divenne tradizione, con Finidi pronto a indossare il particolare cappello dopo ogni marcatura messa a segno.

Anche il Betis in 5G

Anche l’arena biancoverde, così come il Da Luz di Lisbona, è fra gli stadi in Europa dotati di rete 5G. Nel 2021, infatti, la società fu fra le prime di Spagna a installare un'infrastruttura 5G sul tetto dello stadio Benito Villamarín.

Il club betico, già in passato, si era dimostrato molto attento alle avanguardie tecnologiche. È stato fra i primi a portare la tecnologia nel cuore del Villamarín, consentendo l'ingresso ai tifosi tramite telefono cellulare e permettendo anche lo scambio e il rinnovo online degli abbonamenti con l'app ufficiale del club.

Mondiali ’82 e record di gol

Il Villamarín fu uno degli stadi a ospitare gare del Mondiale di Spagna del 1982. In particolare fu teatro di due gare del Brasile: le sfide dei verdeoro contro Scozia (4-1) e Nuova Zelanda (4-0). Di ulteriore rilevanza anche il match, disputata nel 1984, fra Spagna e Malta. La partita, valida per le Qualificazioni agli Europei di quell’anno, finì con un rotondissimo 12-1, vitale per permettere agli iberici di staccare il pass per la competizione, grazie alla differenza reti favorevole con l’Olanda.

Scheda

  • Nome stadio: Estadio Benito Villamarín
  • Proprietario: Real Betis Balompié
  • Inaugurazione: 17 marzo 1929
  • Ristrutturazione/i: 1982, 2000, 2017
  • Capienza: 60.720
  • Beneficiari: Real Betis Balompié


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