Il calcio a Modena: dal fallimento alla rinascita
Pensando al Modena nel nuovo millennio, i primi ricordi che vengono in mente sono legati alle storiche stagioni in Serie A di inizio anni 2000. La storia del Modena, però, continua nelle stagioni a seguire tra Serie B, Lega Pro e tanti problemi fuori dal rettangolo verde che ne però non hanno impedito ai canarini di perdere il legame con il territorio e con i tifosi.
Per parlare del nuovo Modena FC 2018, società che nasce dalle ceneri del vecchio Modena, e della strategia digitale che ha portato ottimi risultati nelle ultime stagioni abbiamo intervistato Antonio Montefusco, Responsabile Comunicazione della società emiliana.
“Reattiva, veloce, il più possibile al passo con i tempi. Utilizziamo tutti i linguaggi: scrittura, fotografia, grafica, video, podcast, messaggistica e la nostra app ufficiale che ci consente di avere un rapporto diretto ed immediato con i nostri tifosi”.
Descrive così lo stile della comunicazione modenese il responsabile Montefusco che aggiunge: “La nostra priorità è essere un tutt'uno con il mondo che ci circonda, facendone parte in maniera continuativa. Nel club pensiamo che il Modena FC debba essere visto come un quartiere aggiunto della città e una sorta di meta per la provincia e per i modenesi che abitano in tutto il mondo. La tecnologia oggi ha abbattuto le frontiere e noi siamo la mano che serve per aprire la porta sul nostro pianeta”.
Una strategia completa, una presenza social e digitale strutturata capace di arrivare ad ogni tipologia di target. Al di là della categoria, il Modena FC 2018 si mostra come un club capace di coinvolgere tutti, dai tesserati ai tifosi, dai calciatori della Serie C sino all'attività di base. È una comunicazione interattiva e partecipativa, flessibile e dinamica: “Il club arriva dal fallimento ed è ripartito nel 2018, i nostri social sono relativamente nuovi e i numeri in costante crescita. Facebook sta viaggiando verso i 15mila followers, Instagram è vicino ai 20mila, abbiamo rivalutato Youtube utilizzandolo - spiega Montefusco - non più come archivio, ma come strumento per dare visibilità agli sponsor e come piattaforma per vedere interviste, curiosità e gli highlights commentati in maniera esclusiva. Siamo su Spreaker, Whatsapp, Linkedin e Clubhouse. Numeri e abitudini sono monitorati continuamente e ci aiutano a capire cosa preferisce il nostro tifoso e da dove proviene, dati che prendiamo sia dal nostro sito internet che dai social”.
Torniamo al concetto precedente di comunicazione immediata ed al passo con i tempi, vedi l’ “esordio” anche su Clubhouse. Una strategia capace di adattarsi al cambiamento, al momento storico, restando comunque vicini ai propri fan: “Insieme allo staff di Kerakoll, azienda che controlla il club, il nostro punto di partenza è stato non puoi venire allo stadio? Veniamo noi da te. Ed è quello che abbiamo fatto per tutta la stagione, implementando l’attività live dei nostri format televisivi. Durante la settimana va in onda il programma #Casagialloblùlive, mentre nel pre-gara in casa e fuori, MFC Live. Qui vengono raccontate tutte le ultime novità dallo stadio in cui giocano i gialli, al Braglia sono montate una serie di web cam che permettono allo spettatore di poter vivere il match come dentro l’impianto di gioco. I risultati in termini di numeri hanno premiato questa scelta. Ogni appuntamento è live in contemporanea su Facebook e Youtube”.
Il valore delle live, una comunicazione vicina, vicinissima alla squadra. Iniziative che non coinvolgono solo la prima squadra ma anche il settore giovanile: “I social sono diventati decisamente il motore della comunicazione di un club calcistico, ognuno di essi va studiato, potenziato e cucito addosso alla realtà in cui si lavora. Nello scorso settembre sugli store digitali è arrivata la nostra App ufficiale in realtà aumentata, uno strumento che permette al nostro supporter di fare una vera Modena FC experience. Ognuno dei nostri social occupa una parte della comunicazione gialloblù, più che farsi notare, il modo di comunicare deve essere un menù molto ricco da cui poter scegliere il proprio piatto preferito soddisfando tifosi, sponsor, ambiente, città. Il motore di tutto sono sempre le idee e queste devono stare al passo con i tempi e soprattutto abbracciare la realtà in cui si lavora".
"Il nostro fiore all'occhiello - continua Montefusco - è il progetto Next Generation Scuola di Web Radio. I ragazzi del settore giovanile a turno diventano speaker, autori e giornalisti: ogni lunedì intervistano personaggi del mondo del calcio, di spettacolo, cultura e cinema. Ai loro microfoni sono arrivati Capello, Tarantino, Zazzaroni, Di Marzio, Nosotti, Mocio, Tommasi, Leonardi, Compagnoni, Giunta, Pedullà, Turrini e molti altri ancora”.
La comunicazione istituzionale si mescola a quella del campo, la capacità di adattamento di un club a livello comunicativo, in base al contesto storico, è il valore aggiunto che fa la differenza, che serve ad emergere e distinguersi così come ha fatto il Modena FC in questi ultimi anni.