La nuova competizione della FIFA ha avuto un clamoroso precedente all'inizio degli Anni '80
Il Capitano della Juventus Furino alza al cielo il trofeo del Mundialito 1983 (Foto Wikicommons)
Tra pochi giorni, anzi tra poche ore, verrà battuto il calcio di inizio della partita inaugurale del primo storico Mondiale per Club della FIFA.
Nella notte a cavallo tra il 14 e il 15 giugno gli egiziani dell'Al-Ahly e i padroni di casa dell'Inter di Leo Messi si sfideranno all'Hard Rock Stadium di Miami per la prima delle 63 partite del torneo.
Un torneo che nelle intenzioni della FIFA deve diventare stabile, spettacolare e redditizio. Tutti elementi che, a dispetto delle narrazione prevalente, sono già in atto.
I numeri del giro di affari e della copertura mediatica sono molto buoni tanto è vero che per l'edizione del 2029 è stato già richiesto l'allargamento a 48 squadre.
Del resto un torneo di questo livello, come il Mondiale per le Nazionali, non può che attirare attenzioni e sponsor. Per non tacere della volontà dei calciatori di sfruttare una vetrina planetaria per dimostrare di che pasta sono fatti.
Una vetrina planetaria che, in verità, era già in atto dal lontano 1960 quando si giocò la prima finale della vecchia Coppa Intercontinentale.
Un trofeo che metteva in palio il titolo di Campioni del Mondo e che si assegnava con una sfida (sia singola che di andata e ritorno) tra i vincitori della Copa Libertadores del Sudamerica e i vincitori della Coppa dei Campioni/Champions League dell'Europa.
I continenti calcisticamente più evoluti. Ma nel 2000 la Fifa si è resa conto che nuove realtà si erano affacciate nel panorama internazionale e decise di modificare il trofeo in Campionato Mondiale per Club.
Un vero e proprio mini-campionato tra i vincitori dei titoli continentali. Torneo che è rimasto in essere dal 2000 al 2023.
Ma nel 2023 arriva l'idea nuova. Quella di giocare un vero e proprio Mondiale, sullo schema di quello delle Nazionali, tra club. E nasce il torneo che andrà in scena tra giugno e luglio negli Stati Uniti.
Un Mondiale per Club che però ha un clamoroso e illustre precedente. Un precedente ideato e realizzato in Italia all'inizio degli anni '80.
Si chiamava Mundialito per club, noto anche come Coppa Super Clubs o Coppa Supermondiale Clubs, un torneo a inviti organizzato da Canale 5 l'emittente di punta della Fininvest (ora Mediaset), all'epoca di proprietà di Silvio Berlusconi il futuro Presidente del Consiglio…e del Milan.
Questo torneo fu un'iniziativa della nascente emittente televisiva commerciale con l'obiettivo di portare grande calcio in Italia e di lanciare definitivamente il gruppo Fininvest nell'immaginario collettivo del Paese.
Il Mundialito per Club dei primi Anni '80 ebbe un grande successo in termini commerciali, di copertura televisiva e di penetrazione nell'immaginario collettivo.
Meno sul piano sportivo anche se resta un'icona calcistica del periodo. Se ne giocarono tre edizioni e tutte a San Siro. Vediamo come andarono.
Il Mundialito per Club del 1981 organizzato da Canale 5 si svolse dal 16 giugno al 28 giugno 1981. Parteciparono cinque squadre, tutte invitate, le due squadre italiane che ad allora avevano vinto la Coppa Intercontinentale (Milan e Inter) e le due principali squadre del tempo in Sudamerica, il Santos (Brasile) e il Penarol (Uruguay).
A completare il lotto delle partecipanti una delle principali squadre europee del tempo, gli olandesi del Feyenoord. La formula un girone all'italiana con 4 match a squadra.
Il 28 giugno 1981 fu l'Inter di Eugenio Bersellini ad alzare il trofeo nel cielo di San Siro. Tra in nerazzurri quattro futuri campioni del mondo di Spagna 1982, Bordon (anche se dalla panchina), Bergomi, Oriali, Marini e Altobelli.
Spillo fu anche il capocannoniere del torneo mentre Evaristo Beccalossi fu nominato miglior giocatore. Da segnalare che a fine torneo i dirigenti del Santos affermarono che Beccalossi sarebbe stato uno dei pochi calciatori che avrebbe potuto indossare la maglia n. 10 di Pelé scatenando una ridda di voci di calciomercato intorno al fuoriclasse bresciano che però restò all'Inter fino al 1984.
Classifica finale Mundialito 1981
Inter: 7 punti
Santos: 5 punti
Milan: 3 punti
Feyenoord: 3 punti
Peñarol: 2 punti
Miglior giocatore: Evaristo Beccalossi (Inter)
Miglior marcatore: Alessandro Altobelli (Inter) con 4 gol.
Il Mundialito del 1983 si svolse, come da indicazione di Silvio Berlusconi, nell'anno dispari ovvero quando non c'era Mondiali ed Europei. E fu un nuovo successo.
Organizzato sulla falsa riga del torneo del 1981 vide in campo le 3 big della Coppa Intercontinentale, Inter, Milan e Penarol più il Flamengo di Zico (che però non giocherà mai) e Junior e la Juventus di Giovanni Trapattoni reduce dalla cocente delusione della finale di Coppa dei Campioni di Atena dove viene sconfitta per 1-0 per via del beffardo gol di Magath.
Il torneo è più combattuto del precedente e viene vinto dai vicecampioni d'Europa grazie alle vittorie su Inter e Flamengo. Nella Juventus c'erano in campo Gentile, Cabrini, Scirea, Tardelli e Paolo Rossi più Boniek e Platini.
Quest'ultimo venne nominato miglior giocatore del torneo mentre il capocannoniere fu il milanista Serena.
Classifica finale Mundialito 1983
Juventus: 6 punti
Flamengo: 5 punti
Peñarol: 5 punti
Milan: 4 punti
Inter: 0 punti
Miglior giocatore: Michel Platini (Juventus)
Miglior marcatore: Aldo Serena (Milan) con 4 gol.
Dopo una pausa nell'anno 1985, si giocò il Torneo Misura a Cesena con la vittoria del Penarol ai rigori sull'Inter, il Mundialito si svolse una terza e ultima volta nel 1987 si svolse in soli otto giorno tra il 21 e il 29 giugno.
Silvio Berlusconi da un anno aveva acquistato il Milan mentre Fininvest era uno dei due giganti del duopolio televisivo italiano e pertanto non c'era la necessità di immagine dei primi anni.
Il torneo, non a caso, si svolse in sordina con meno appeal e meno successo dei precedenti. Lo vinse per il Club rossonero guidato da un giovanissimo Fabio Capello subentrato a Nils Liedholm.
Decisiva la vittoria per 1-0 sul Barcellona con rete di Virdis su rigore. Il Mundialito 1987 resta agli annali soprattutto come il primo trofeo vinto da Silvio Berlusconi come Presidente del Milan
Classifica finale Mundialito 1987:
Milan 7
Porto 5
Inter 4
Barcellona 3
Paris Saint-Germain 1