Oggi ricorrono 40 anni da quella maledetta finale, che i bianconeri, dopo la tragedia, conquistarono con un gol di Platini
La Juventus ha inaugurato oggi, 29 maggio 2025, “Verso Altrove” il memoriale che ricorda le 39 vittime, tragicamente scomparse, in quella maledetta sera di 40 anni fa allo stadio Heysel di Bruxelles.
La struttura è una rampa a spirale, pensata per essere percorribile. Al termine del simbolico cammino c’è un canocchiale che, grazie alle sue lenti rovesciate, “costringe” l’osservatore a guardare ciò che è lontano, l’aldilà.
Il nome dell’opera, realizzata da Luca Vitone e curata da Luca Beatrice, intende esprimere proprio questa necessità:
“Il titolo ‘Verso Altrove’ simboleggia un percorso, che sia in grado di farci riflettere sull’esistenza, che non ha mai fine, tenendo vivo il ricordo e mantenendo lo sguardo verso il futuro. Abbiamo voluto rendere in questo memoriale l’esperienza di coloro che vivono, dovendo fare i conti con l’assenza”, spiega Luca Vitone.
Prima del taglio del nastro, che ha inaugurato ufficialmente l’istallazione, c’è stato spazio per la proiezione di “Verso Altrove”, un documentario (realizzato dallo Juventus Creator Lab) che spiega la genesi dell’opera, raccontata dalle parole del succitato artista genovese, e del curatore, Luca Beatrice. Un momento del racconto, è dedicato al toccante ricordo di Fabrizio Landini, nipote, di Giovacchino Landini, una delle sfortunate vittime della tragedia, che cedette il suo biglietto a un altro tifoso, finendo nel, tristemente noto, settore Z.
Sergio Brio, oggi Fan Ambassador della Juventus, presente quella sera a Bruxelles, ha parlato dei concitati momenti, che hanno preceduto la gara:
“E’ un ricordo bruttissimo, i momenti prima della gara furono difficoltosi, abbiamo visto arrivare i nostri tifosi, feriti e con le maglie strappate. Scendere dall’aereo con la coppa? Fu una decisione della società, Boniperti mi disse di farlo per onorare la memoria dei nostri 39 tifosi morti. E’ una scelta che difendo”.
E’ intervenuto anche il presidente della Juventus, Gianluca Ferrero, che ha voluto sottolineare l’impegno del club:
“Come società abbiamo voluto tener vivo il ricordo di quanto è successo e soprattutto ci siamo impegnati a garantire la sicurezza nelle nostre strutture sportive e il nostro stadio ne è una prova. Abbiamo lavorato anche per favorire lo sviluppo della cultura della non violenza negli stadi”.
Heysel 40 | Io c’ero: le testimonianze di Vignola, Brio, Cabrini e Briaschi
— JuventusFC (@juventusfc) May 29, 2025