Gattuso: "I social possono distruggere una persona come successo con me"

Dopo tanto silenzio, l'attuale allenatore del Valencia è tornato a parlare della vicenda che lo scorso anno ha fatto saltare il suo trasferimento al Tottenham e che ha influenzato anche il suo inizio sulla panchina spagnola.

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Gennaro Ivan Gattuso è uno dei giocatori più iconici degli anni ’90 e della prima decade degli anni 2000. Un personaggio che è stato protagonista del calcio italiano e mondiale grazie alla sua mentalità e grinta che ne hano contraddistinto la carriera da giocatore.

Un atleta le cui qualità tecniche sono sempre state adombrate da una forza mentale disarmante, rendendolo una leggenda all time di una società vincente come il Milan e della Nazionale Italiana.

Squadre con le quali riesce a vincere, con un ruolo sempre da protagonista, due Champions League e il Mondiale 2006, successo che lo renderà per sempre uno degli atleti più amati d’Italia.

Un personaggio a cui è difficile non voler bene, estremamente popolare, vicino alla gente, e mai costruito. Mai banale e mai scontato, sempre estremamente vero, con quel suo accento marcatamente calabrese.

Un uomo che non le ha mai mandate a dire e che si è conquistato i vertici del calcio sgomitando e riuscendo ad avere la meglio su stelle dal talento innato, tocco divino di cui Ringhio non ha mai goduto.

Adesso, Gattuso sta vivendo e ha vissuto momenti davvero complicati, caratterizzati da esperienze finite sul nascere.

Dopo l'accordo con la Fiorentina e il prematuro distacco dalla società di Commisso per divergenze sul mercato, la scorsa stagione l'offerta del Tottenham sembrava potesse offrirgli immediatamente un'occasione.

Accordo poi saltato a causa dell’opposizione forte dei tifosi londinesi, i quali, intasando Twitter con l’hashtag #NoToGattuso, boicottavano l’assunzione dell'allenatore italiano, imputandogli queste parole, espresse 13 anni prima in televisione: "Sì. Le nozze tra gay non mi trovano d' accordo. Mi scandalizzo perché credo nella famiglia fin da bambino: per me, il matrimonio è tra un uomo e una donna. Anche se siamo nel 2008 e ognuno può fare quello che vuole, questa roba mi sembra molto strana."



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Una presa di posizione forte su di un argomento estremamente sensibile. Specie per una piazza, come quella degli Spurs, sempre molto attenta ad una determinata moralità e al rispetto di principi cardine che la colorano. Aspetti che, secondo gli inglesi, sarebbero stati violati da queste parole.

Ora, appena un anno dopo, il problema si è ripresento, questa volta in Spagna, sponda Valencia.

Il club, dopo aver ingaggiato il Campione del Mondo appena il 9 giugno 2022, aveva subito diverse critiche da parte dei tifosi, mettendo in dubbio la posizione di Gattuso sin da subito.

Una situazione analoga a quanto successo la scorsa estate a Londra.

Una situazione sicuramente non facile per il Gattuso uomo, il quale, nonostante abbia condiviso per anni lo spogliatoio con giocatori di tutte le etnie e nazionalità, viene ormai tacciato come razzista ed omofobo.

Ora, dopo tanto silenzio, Gattuso ha parlato a Sky di questa sua situazione manifestando anche il suo punto di vista su come i social possano essere un'arma potentissima capace di rovinare la reputazione di una persona e rovinare, in questo caso, la carriera di un allenatore.

Forse sbaglio a non parlare, a non avere strumenti per difendermi, ma son fatto così. Sarei ipocrita a dire che non ho sofferto su tante cose che son state dette sul mio conto. - ha detto Gattuso - Ho sofferto in silenzio e son stato un po' bersagliato su cose che non mi rappresentanoi, io sono un’altra persona. Poi se andiamo a prendere frasi che ho detto 15 anni fa e le andiamo a mettere in un contesto diverso, una polemica ci può sempre stare. Io sono una persona totalmente diversa da come son stato descritto”.

Continua Gattuso: "L'anno scorso non sono andato al Tottenham a lavorare per delle cose non vere e ho pagato. Questa volta poteva succedere la stessa cosa ma per fortuna i dirigenti del Valencia non si sono fatti influenzare allo stesso modo di quanto accaduto a Londra. I social possono distruggere un personaggio o una persona. Non solo me ma anche un ragazzino o una ragazzina. Bisogna rivedere qualcosa perché se hai una famiglia e amici che ti supportano allora ne esci, ma se non hai questo appoggio è difficile uscirne"



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