Gravina: "Un simbolo del calcio italiano, la sua professionalità e la sua esperienza saranno fondamentali per affrontare al meglio i prossimi impegni"
La grinta di Gennaro Gattuso (Photo by Clive Brunskill/Getty Images)
La notizia era nell'aria da giorni e praticamente ufficiale da quando ieri sera il Capo Delegazione della Nazionale Luigi Buffon l'ha definita “La scelta migliore per gli Azzurri”.
Gennaro, Rino, Gattuso per tutti Ringhio è il nuovo Commissario Tecnico dell'Italia.
Lo annuncia l'account ufficiale Instagram dell'Italia con un post già virale. “Bentornato Gennaro Gattuso CT della Nazionale”.
Si conclude così in modo forse inatteso rispetto all'inizio la crisi tecnica che ha investito l'Italia dopo la brutta sconfitta per 3-0 in Norvegia, il successivo licenziamento di Luciano Spalletti e il tentativo, infruttuoso, di ingaggiare Claudio Ranieri.
L’allenatore calabrese sarà presentato giovedì 19 giugno, alle ore 11, presso l’Hotel Parco dei Principi a Roma.
“Gattuso è un simbolo del calcio italiano - dichiara il Presidente della FIGC Gabriele Gravina -, l’azzurro per lui è come una seconda pelle. Le sue motivazioni, la sua professionalità e la sua esperienza saranno fondamentali per affrontare al meglio i prossimi impegni della Nazionale”.
E ancora: "Consapevoli dell’importanza dell’obiettivo che vogliamo raggiungere, lo ringrazio per la disponibilità e la totale dedizione con cui ha accettato questa sfida, condividendo il progetto della FIGC di sviluppo complessivo del nostro calcio, nel quale la maglia azzurra riveste una centralità strategica”.
La carriera da allenatore di Gennaro Gattuso, iniziata nel 2013, è stata caratterizzata da diverse esperienze in Italia e all'estero.
Si parte dall'FC Sion in Svizzera dove ha ricoperto il ruolo di allenatore-giocatore per un breve periodo. Sempre nel 2013 approda al Palermo dove rimane fino al 2014.
Nel 2014 un'altra esperienza internazionale, all'OFI Creta in Grecia. Nel 2015 il ritorno in Italia, al Pisa, che ha guidato in due periodi distinti (2015-2016 e 2016-2017), ottenendo anche una promozione in Serie B.
Nel 2017 viene chiamato alla guida del Milan Primavera. Ma a metà stagione la chiamata della prima squadra che allena fino al 2019.
Dopo il club con cui ha giocato da calciatore l'approdo al Napoli che allena da dicembre 2019 a giugno 2021. Club dove il 17 giugno 2020 ha conquistato l'unico trofeo dalla sua carriera, la Coppa Italia. Trofeo conquistato ai rigori nella finale di Roma contro la Juventus di Sarri in piena pandemia da coronavirus covid-19.
Dopo il Napoli una breve esperienza, durata poche settimane, alla Fiorentina. Non farà l'esordio in campionato. Dopo un periodo di stop dal luglio 2022 al gennaio 2023 guida il Valencia mentre dal settembre 2023 al febbraio 2024 guida l'OM Marsiglia.
L'ultima esperienza, conclusa poche settimane fa, da giugno 2024 a giugno 2025 all'Hajduk Spalato in Croazia
Rispetto all'ingaggio non ci sono ancora dati ufficiali, verranno resi noti il 19 giugno, ma fonti accreditate parlano di 2 milioni di euro per la stagione 2025-2026, quella che culminerà con i Mondiali di USA-Canada-Messico.
Mondiali che Gattuso è chiamato a raggiungere dopo due clamorosi fallimenti (quello di Ventura nel 2018 e Mancini nel 2022). Se dovesse riuscire l'impresa è pronto un rinnovo a cifre maggiorate del 20% fino agli Europei del 2028.
Nell'attesa di dati ufficiali è interessante scoprire che Ringhio sarà uno dei CT europei meno pagati.
Stipendio di certo più basso rispetto a Spalletti che guadagnava 2,8 milioni di euro a stagione ma ben lontano anche da Gareth Southgate (Inghilterra): 5,8 milioni di euro, Julian Nagelsmann (Germania): 4,8 milioni di euro, Roberto Martinez (Portogallo): 4 milioni di euro, Didier Deschamps (Francia): 3,8 milioni di euro e Ronald Koeman (Olanda): 3 milioni di euro.
Meno di lui, tra le big, guadagnano di meno solo Vincenzo Montella (Turchia): 1,8 milioni di euro e Luis de la Fuente (Spagna): 1,25 milioni di euro ma che però è un tecnico federale quindi dipendente diretto della Federazione spagnola.