Chi era John Motson, la voce del calcio inglese

A fine febbraio ci ha lasciati Motty, commentatore storico della FA Cup ma non solo, capace di accompagnare i tifosi britannici per ben 10 Coppe del Mondo.

“Abbiamo ancora una tenue speranza, Roberto Baggio batterà il nostro ultimo tiro dal dischetto: se segnerà... ci sarà la speranza che i brasiliani sbaglino il loro tiro dagli undici metri. Roberto Baggio contro Pagliuca... contro, scusate, Taffarel. Ecco Roberto... alto! Il Campionato del mondo è finito, lo vince il Brasile, ai calci di rigore.” (Bruno Pizzul, Brasile-Italia, Usa 1994)

“Alza la coppa, capitano! Alzala alta al cielo, capitano, perché questa è la coppa di tutti gli italiani! Perché oggi grazie a voi abbiamo vinto tutti! Alzala alta perché oggi è più bello essere italiani!” (Fabio Caressa, Italia-Francia, Germania 2006)

Citazioni storiche e indelebili, capaci di descrivere perfettamente due picchi emozionali opposti del sentimento calcistico e, come tali, incredibilmente diverse.

Bruno Pizzul, voce dell’infanzia di molti, ci raccontò così il famosissimo rigore sbagliato dal Divin Codino in finale contro il Brasile nel ’94, Fabio Caressa, volto quantomai attuale, sarà sempre uno dei protagonisti popolari della vittoria in Germania del 2006.

Telecronache immortali che, siamo onesti, tutti proviamo a leggere sempre con la voce dei telecronisti di Udine e Roma per provare a rivivere le percezioni di quei momenti.



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Mettendo mano ad una nostalgia che non ci abbandona mai, dimostrazione lampante e netta di come il calcio sia prima di tutto emozione e che saperla raccontare e trasmettere è a tutti gli effetti un dono.

Noi italiani ci teniamo stretti Sandro Ciotti, Riccardo Cucchi, Nando Martellini, Francesco Repice, gli inglesi, invece, colorano da (quasi) sempre il proprio movimento con l’amatissima figura di John Motson, per tutti, affettuosamente, Motty.

Un totem assoluto per tutto il Regno Unito, al punto dall’essere definito come la voce della FA Cup, la competizione che probabilmente più di tutte conquista i tifosi inglesi. Allo stadio o a casa, dove il combinato tra moquette, carte da parati discutibili e voce di Motson rappresenterà sempre una cartolina indelebile per la memoria di tutti gli appassionati locali.

“L'imprevisto è sempre probabile” recita una delle frasi più famose dell’opinionista di Salford che, a proposito di imprevedibilità, chissà se avesse anche solo lontanamente immaginato di indossare cuffie e microfono negli anni’60 per poi toglierli dopo aver narrato le gesta della Nazionale Inglese in ben 10 Campionati del Mondo.

Chi era John Motson

Dal 23 febbraio il calcio inglese ha perso la sua voce. L’amatissimo cronista e giornalista della BBC è venuto a mancare, lasciando un vuoto nel cuore dei tifosi.

Tutto il movimento ha infatti deciso di stringersi attorno al ricordo di uno dei padri adottivi della FA Cup, competizione che ha raccontato a partire dal 1972, facendosi conoscere durante una partita che più di tutte ne certificò le capacità.

Stiamo parlando del replay, la gara di ritorno, del terzo turno del torneo tra l'Hereford United, squadra militante nelle basse leghe inglesi, e il ben più quotato e famoso Newcastle, per una partita che, complici risultato e narrazione, passò dall’essere un incontro dall’esito scontato alla vigilia, ad uno dei classici di tutti i tempi della FA Cup.

Momento sportivo memorabile che ha permesso al giornalista e a Ronnie Radford, l’autore del gol del momentaneo pareggio dei padroni di casa, di far parte per sempre della storia della competizione.

Da li in avanti un percorso in discesa costruito su di un numero elevatissimo di match commentati e raccontati, al servizio della BBC per la bellezza di 50 anni. Mezzo secolo all’insegna di 29 finali di FA Cup, 10 Mondiali, 10 Europei, a fungere quasi da dodicesimo uomo dei Three Lions.

Dalla Nazionale di Don Revie, ex storico volto anche del Leeds reso ancor più celebre dal film “Il Maledetto United”, a quella di Gareth Southgate. Per un percorso che ha coinvolto anche i vari Sven-Goran Eriksson, Fabio Capello e Roy Hodgson, tanto per far davvero capire quante generazioni abbia coperto e intrattenuto.

A tutti gli effetti un signore del calcio nella casa di chi il gioco l’ha inventato. Una grandezza difficilmente replicabile e che porta a non sorprendersi al ricordo di come fosse stato insignito dell’onore di essere nominato Ufficiale dell'Ordine dell'Impero Britannico nel 2001.

Non resta quindi che rivivere i momenti salienti della sua carriera, godersi Motty Mastermind, Motty The Man Behind the Sheepskin e Countdown to the Full Motty, i programmi a lui dedicati e iniziare ad elaborare la consapevolezza che la FA Cup non sarà mai più come prima, neanche per noi italiani che ci separiamo dagli inglesi per la rivalità, ma che condividiamo con tutti la passione per il gioco.



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