Salem Al-Dawsari è il simbolo dell'accordo tra Arabia Saudita e LaLiga

A partire dal 2018 sette club del massimo campionato spagnolo hanno firmato un accordo con la Federcalcio dell’Arabia Saudita permettendo ai giocatori del posto di competere in Europa. Tra questi anche l’autore del secondo gol che ha regalato il primo shock del Mondiale.

Fa strano anche solo pensarlo, ma è successo davvero: l’Arabia Saudita ha battuto la sontuosa Argentina di Lionel Messi all’esordio di entrambe nel Mondiale Qatariota. Determinando il crollo di una delle grandi favorite del torneo, all’ultima edizione con in campo la Pulga.

Il primo vero shock, il primo colpo di scena. Dopo le vittorie preventivate di Inghilterra e Olanda, infatti, nessuno si sarebbe mai aspettato un crollo dell’Albiceleste contro un avversario così umile.

Una vittoria che dà linfa ad un mondo islamico attaccato su più fronti per questa edizione ambientata nel Golfo Persico e che zittisce tutti gli ambasciatori del pensiero secondo il quale il vero calcio si giochi solamente in Europa e in Sudamerica.

Dal 2010, infatti, uno dei cavalli di battaglia dei detrattori del torneo è stata la mancanza di cultura calcistica della regione, rispetto a giganti latini ed europei tra i quali spiccava proprio l'Argentina, tra le grandi favorite per la vittoria finale.

Questo risultato tanto altisonante quanto inaspettato, quindi, rimarca ancora una volta l'eposizione globale di questo sport, sottolineando come, in realtà, anche nazioni meno inflazionate possano vantare organizzazione e giocatori interessanti. Anche se, in realtà, è fondamentale aggiungere come il tutto affondi le proprie radici anche in Spagna, più specificatamente ne LaLiga.

L’autore del secondo e decisivo gol Salem Al-Dawsari, infatti, vanta un passato nel massimo campionato spagnolo con la camiseta del Villareal in forza di un vero e proprio accordo tra LaLiga e la Federazione dell’Arabia Saudita.

L’accordo tra LaLiga e la SAAF

LaLiga è uno dei tornei nazionali europei più conosciuti in assoluto.

Saldamente presente all’interno dell’élite dei campionati definiti “Top 5” insieme a Premier League, Serie A, Ligue 1 e Bundesliga, dominatrice in Champions ed Europa League nell’ultima decade e vantante due tra le squadre più seguite al mondo come Real Madrid e Barcellona.

Un vero e proprio pilastro del Vecchio Continente che deve parte del proprio successo anche ad un vision capace di spaziare a 360°, sia dal punto di vista comunicativo che progettuale. Vanta infatti, tra le altre cose, un canale YouTube seguito da 8,67 milioni di iscritti grazie ad una fanbase sparsa in ogni angolo del pianeta.

Risultato, oltre che del passato dualismo locale tra Messi e Cristiano Ronaldo, anche dei connotati internazionali che il torneo è stato in grado di raggiungere e coltivare nel corso degli anni attraverso collaborazioni calcistiche con campionati e federazioni esteree.



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Tra queste, e qui si cela l'interesse rivolto al match di oggi con un occhio al Qatar ed uno a Buenos Aires, quello con la SAAF, la Federazione calcistica saudita e la General Sports Authority (GSA).

Con l’obbiettivo di contribuire a promuovere l’espansione del calcio e di fornire gli strumenti necessari a questo scopo grazie ad un progetto guidato dal dipartimento Progetti Sportivi e scouting de LaLiga.

Offrendo supporto tecnologico alla controparte, per poi dar vita ad una vera e propria sinergia coinvolgendo club sia di Prima che di Seconda Divisione interessati a seguire lo sviluppo dei calciatori sauditi e a godere di attività di scouting in loco.

I club spagnoli coinvolti

Sono però solamente sette i club che hanno deciso di prendere parte a questa iniziativa, sfruttando la collaborazione per firmare il prestito di profili promettenti del calcio saudita come lo stesso Salem Al Dawsari sbarcato al Villareal, Fahad Al-Muwallad al Levante e Yahia Al-Shehri al Leganés. Per un totale di nove prestiti complessivi, tutti della durata di sei mesi.

Le società coinvolte nel progetto sono state:

  • Villarreal;
  • Levante;
  • Leganés;
  • Numancia;
  • Sporting de Gijón;
  • Rayo Vallecano;
  • Valladolid.

Insolita asse tra Madrid e Riad che è stata capace di catturare anche l’attenzione dei media e dei tifosi. Gli annunci dei nuovi acquisti sui social, infatti, hanno superato i propri, attuali, record di RT e di engagement e praticamente tutti i parametri misurabili.

Levante e Villarreal, per esempio, sono cresciuti su Twitter, rispettivamente, del 22.743% e del 14.748%.

Mentre le emittenti televisive sportive dell'Arabia Saudita hanno dato risalto al progetto che, in realtà, ha riguardato anche il Kuwait e altre Nazioni di quell’area del mondo.



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Vision e forma mentis mantenute da LaLiga anche negli anni successivi, con Javier Tebas capace di espandere il network di collaborazione anche con Belgio, Singapore e Sudafrica, seguendo sempre come obbiettivo quello di aggiungere al proprio portafoglio quanti più tifosi e visibilità possibili, ponendo sempre molta attenzione verso diritti media e sponsorizzazioni.

Gli interessi insiti nella collaborazione

Una volta declinate tutte le caratteristiche di questa collaborazione assolutamente particolare ed insolita, la domanda che sorge spontanea è quali siano gli interessi reali e concreti che abbiano spinto le due Federazioni a voler intavolare la partnership.

Essendo datata al 2018, l’intento arabo iniziale era dichiaratamente quella di organizzare una squadra competitiva in occasione dei Mondiali di Russia 2018. Risultato, per la verità, fallito considerando il terzo posto e l’eliminazione ai gironi ma che mai come oggi sembra iniziare a dare i suoi frutti. Nonostante l’eroe saudita Al-Dawsari abbia da tempo salutato il Sottomarino giallo e abbia ricominciato a giocare a casa propria, militando nell’Al-Hilal.

LaLiga, dal canto suo, ci ha guadagnato nettamente in visibilità. I dati social sono stati infatti assolutamente emblematici e calcano dei numeri altisonanti in Arabia Saudita, Nazione di 31.385.474 abitanti dove il campionato più seguito è proprio quello iberico.

Cifre che vanno necessariamente aggiunte ai possibili, quanto scontati, accordi economici sullo sfondo. Di cui non sono note le cifre, ma che si presume e si da per scontato esistano.



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