L'impianto di Fuorigrotta allarga gli orizzonti. Lavori importanti sulla struttura in vista della nuova stagione agonistica
Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images
Il Diego Armando Maradona dovrebbe a breve riaprire al caldo pubblico partenopeo il terzo anello. Prima, però, occorre completare un essenziale iter burocratico e operativo finalizzato alla fruizione in totale sicurezza di quel settore da parte dei tifosi.
L'amministrazione comunale di Napoli, capitanata dal Sindaco Manfredi, si sta adoperando da mesi per mettere in piedi tutte le iniziative necessarie per rendere lo stadio di Fuorigrotta più accogliente e al passo coi tempi e calzante ai parametri internazionali. Nel frattempo il consiglio comunale campano ha approvato l'emendamento, su suggerimento del consigliere Simeone, che autorizza il piano di monitoraggio della copertura e del terzo anello del Maradona. Queste le considerazioni del numero uno della commissione infrastrutture: “Concretizziamo un passaggio fondamentale per garantire sicurezza e valorizzare uno degli impianti sportivi più iconici d'Italia, strategico pure per eventi culturali”.
L'attuale stadio del Napoli fu inaugurato nel 1959 su progetto dell'architetto Carlo Cocchia. La struttura nata nel quartiere di Fuorigrotta sostituiva lo storico stadio del Vomero, casa azzurra nelle epoche precedenti. Il monumentale complesso originariamente registrava una capienza totale di 85mila posti senza copertura. Una delle principali modifiche fu l'installazione della suddetta copertura intera in vista dei Mondiali 1990 disputati in Italia. Di conseguenza però la capienza fu ridotta a quota 72mila 810 posti a sedere. Dall'annata 2005-2006 si rese necessaria la chiusura del terzo anello per motivi di sicurezza con taglio a 60mila 240 posti. Il capoluogo partenopeo, inoltre, nel 2019 fu scelto per l'organizzazione delle Universiadi. A tal proposito ulteriori lavori portarono la capienza ad attestarsi intorno 54mila spettatori.