L'arte della scrittura e…alcuni libri imperdibili sul calcio

Un viaggio tra scrittura e calcio, tra poesia e passione: da Pasolini a Camus, da Galeano a Saba, scopri come il pallone ha ispirato la letteratura e continua a far sognare, in campo e tra le pagine di un libro

Come diceva un vecchio sketch: “non ci sono più le mezze stagioni”… L'estate ha fatto capolino ed è arrivata all’improvviso… tutti fuori, in giro, e io mi sono ritrovata (trascinata da mio marito, lo ammetto) in bicicletta a spasso sul biondo Tevere. E mentre pedalavo, pensavo a quanto è piacevole prendersi quel momento di relax, come quando stiamo sotto l'ombrellone con un buon libro. Ed eccola qua l’illuminazione: qual è il rapporto tra la scrittura e il calcio? Come la musica o il cinema, è profondo e multiforme: il calcio, come sempre, funge da fonte di ispirazione, metafora e terreno fertile per la creatività letteraria. Attraverso la scrittura possiamo analizzare il calcio come un fenomeno culturale, esplorare i suoi aspetti sociali e politici o semplicemente raccontare le storie e le emozioni che si vivono dentro e fuori dal campo.

Pier Paolo Pasolini sul campo di calcio

Pier Paolo Pasolini, malatissimo di calcio, giocava anche: ha iniziato a Bologna a quattordici anni. Fu anche capitano della squadra di calcio della Facoltà di Lettere, sempre a Bologna. Autori come lui hanno visto nel calcio una nuova epopea, paragonando le gesta dei calciatori a quelle degli eroi omerici.

Il calcio rappresenta la vita stessa in tutte le sue variabili: la lotta, la sconfitta, la gioia, l’amore e la morte. Albert Camus vi ha trovato un riflesso della vita stessa. Affermava con la massima serenità: “Quel poco che so della morale l’ho appreso sui campi di calcio e le scene di teatro – le mie vere università”. E quando gli si chiedeva cosa preferisse tra il teatro e il calcio, rispondeva: «Il calcio, senza esitazione». Nella produzione letteraria di Camus, il calcio trova sempre il modo di entrare: ne La peste (1947) l’amicizia di Rambert e Gonzalès germoglia intorno all'amore per il calcio. In Il primo uomo, l’alter ego di Camus, Jacques, scopre il calcio giovanissimo, durante la prima ricreazione scolastica della sua vita. 

Nella letteratura latinoamericana, il calcio è stato utilizzato per denunciare le ingiustizie sociali e politiche, come ha fatto Eduardo Galeano, che da bambino sognava (come la maggior parte dei sudamericani) di diventare un grande calciatore; per nostra fortuna, invece, la penna ha avuto la meglio. La passione per il calcio, però, è rimasta immutata. I suoi racconti, i suoi appunti sono la celebrazione del mondo che gira intorno al pallone, dei suoi protagonisti di ieri e di oggi: i tifosi in eterno pellegrinaggio verso lo stadio; Pelé esultante per il suo millesimo gol al Maracanã; il portiere che, con un solo errore, perde il campionato; Maradona che, con due gol inflitti all'Inghilterra, di cui uno di mano, vendica l'orgoglio argentino ferito a morte alle Malvine. Galeano non nasconde gli aspetti meno splendenti di uno sport che è anche un redditizio affare. Ma come tutti gli innamorati, vede solo i lati positivi del suo amato (Splendori e miserie del gioco del calcio, E. Galeano).

Poeti e palloni

Ma lo avreste mai detto che “artisti e grandi poeti” come Leopardi e Saba avessero dedicato odi al calcio? A un vincitore nel pallone, datata 1821, di Giacomo Leopardi, è una poesia in cinque strofe che parla di un personaggio realmente esistito, tale Carlo Didini di Treia, che acclama con profonda ammirazione e un pizzico d’invidia per la prestanza fisica che ovviamente Leopardi forse anelava… ma mai avrebbe raggiunto. Ma ciò che è davvero incredibile in questa poesia è la visione leopardiana della vita, che è come un gioco e come tale va vissuta: e quindi, come il calcio!

Te l’echeggiante
Arena e il circo, e te fremendo appella
Ai fatti illustri il popolar favore;
Te rigoglioso dell’età novella

Saba, in realtà, non è mai stato un appassionato di pallone. Un giorno, per caso, gli viene donato da un amico un biglietto per lo stadio, Triestina - Ambrosiana, partita terminata in pareggio, ma che lasciò il segno in Saba… e così si recò di nuovo allo stadio, in una partita infrasettimanale, per veder giocare il Padova. Pochi spettatori:

“piaceva
essere così pochi intirizziti uniti
come ultimi uomini su un monte,
a guardare di là l’ultima gara.”

Vittoria a sorpresa, e quella partita suggerirà al poeta le famose immagini dei due portieri che in tanti abbiamo imparato a scuola…

Goal (U. Saba)

Il portiere caduto alla difesa
ultima vana, contro terra cela
la faccia, a non veder l’amara luce.
Il compagno in ginocchio che l’induce
con parole e con mano, a rilevarsi,
scopre pieni di lacrime i suoi occhi.

Il linguaggio del calcio, sia verbale che non verbale, può essere interpretato come un codice che comunica emozioni, intenzioni e strategie. La scrittura analizza, interpreta e racconta il calcio in tutte le sue sfaccettature, contribuendo a creare un legame più profondo tra arte, cultura e sport.

Libri e pallone

Il calcio può essere il tema centrale di un romanzo o di un racconto, come in Epopea del bambino col pallone di Stefano Benni, oppure può essere un libro intero in 210 componimenti poetici dedicati esclusivamente ai protagonisti del calcio: fuoriclasse, mediocri o assoluti sconosciuti. E come ha scritto lo stesso autore Fernando Acitelli:

“Queste poesie sono il tentativo di recuperare per ogni singolo giocatore il gesto tecnico, l’azione che lo ha scolpito negli annali del calcio. Spesso anche la semplice osservazione del volto, i tratti o i comportamenti, hanno smosso nel mio animo il fragore della Storia e mi scuso se nel far questo ho avvicinato tribuni della plebe, imperatori romani, regine, fanti, generali, picari e poeti a un campo di calcio.” (La solitudine dell’ala destra, 1998).

Letture consigliate per amanti del pallone

Se amate il calcio e la lettura, vi lascio di seguito alcuni suggerimenti – un po’ per tutti i gusti – per accompagnarvi sotto l’ombrellone o nei momenti di relax estivo:

  • “Storia del mondo in 12 partite di calcio” di Stefano Bizzotto Un’epopea collettiva di guerre, rivoluzioni, crisi economiche e trasformazioni sociali raccontata attraverso il filtro di un pallone.
  • “La gioia fa parecchio rumore” di Sandro Bonvissuto Un romanzo che ubbidisce a una sola regola: dire la vita con tutta l’energia che ci si ritrova addosso. C’è un io e c’è un noi: anzi, un noantri.
  • “Azzurro tenebra” di Giovanni Arpino Un romanzo che esplora l’amore per il calcio, il lato oscuro del mondo del calcio e la passione dei tifosi.
  • “Febbre a 90” di Nick Hornby Tradotto in diverse lingue, racconta la storia di un appassionato di calcio che deve affrontare un periodo difficile della sua vita.
  • “Il maledetto United” di David Peace Una narrazione dirompente sulla vita di Brian Clough e sulla sua esperienza al Leeds United.
  • “L’amore ai tempi di Pablito” di Luigi Garlando Un romanzo che racconta l’amore in un ambiente calcistico, esplorando le emozioni e i conflitti che possono sorgere in questo contesto.
  • “Il migliore” di Bernard Malamud Un romanzo che esplora il mondo del calcio con uno sguardo critico e ironico.
  • “Fútbol” di Osvaldo Soriano Racconta il calcio e le sue radici in Argentina, mostrando la sua influenza sulla cultura e la società.
  • “Ultras” di Davide Ravasio Un saggio che analizza il fenomeno degli ultras, le loro motivazioni e il loro ruolo nel calcio.
  • “Dare tutto, chiedere tutto” di Franco Bresolin Un libro dedicato ai calciatori e ai loro obiettivi, che offre una prospettiva motivazionale e ispiratrice.
  • “Ci alleniamo anche se piove?” di Francesco Lo Piano Racconta le esperienze del calcio dilettantistico, con un tocco di ironia e un sincero affetto per questo sport.

Ve lo dico in tutta sincerità: scelgo i libri sempre dal titolo, e questi libri offrono una varietà di punti di vista sul calcio, dalla narrazione di romanzi appassionati all’analisi approfondita del fenomeno calcistico e delle sue implicazioni sociali. Io, invece, continuerò le mie pedalate sul Tevere con un libro nello zaino (magari anche un pallone) e soprattutto qualche sogno da rincorrere come un pallone in fuga. Perché leggere, come il calcio, è un modo per restare un po’ bambini.

E allora buone vacanze e buona lettura!

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