Il legame di Budweiser con il calcio inglese: dalla FA Cup al Wembley FC

Oltre alle controversie legate alla partnership con la FIFA per il Mondiale, Budweiser è uno dei partner principali del calcio inglese. Ecco come il brand ha innovato una competizione storica come la FA Cup e aiutato numerosi club dilettantistici come il Wembley FC.

Siamo abituati a vedere il brand americano della birra Budweiser in contesti internazionali legati al mondo sportivo, e calcistico.

Come è noto, Bud è uno dei brand principali della FIFA e del Mondiale, salito alla ribalta dopo la querelle legata alla vendita di alcool nel paese arabo host della competizione appena vinta dall’Argentina.

Ma il marchio di proprietà della multinazionale belga Anheuser-Busch InBev non è nuovo nelle sponsorizzazioni nel mondo del calcio.

Il legame con il calcio inglese

Budweiser è molto legata al calcio inglese, tanto che è partner ufficiale della Football Association dal 2012.

L’accordo con la massima organizzazione del calcio inglese ha toccato numerosi asset, dallo stadio di Wembley alla storica FA Cup.

Nel 2018 c’è stato il rinnovo a lungo termine di questa collaborazione, di cui non si conosce la data di termine, che porta Budweiser ad essere uno dei partner più longevi della FA. Dal 2012 l’azienda ha investito circa 29 milioni di euro nel calcio inglese, è stata title sponsor della FA Cup e con il nuovo accordo, tutti i prodotti AB InBev, tra cui la birra Bud, verranno venduti all’interno dello stadio di Wembley quando giocano le nazionali inglesi, maschili o femminili.



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Inoltre, attraverso iniziative come il programma Budweiser Club Futures l’azienda sostiene il calcio dilettantistico concedendo una sovvenzione economica a una squadra di calcio inglese proveniente dai campionati non professionistici.

Attraverso questo progetto Bud ha avuto un’espansione capillare in tutto il territorio inglese in una delle competizioni calcistiche più amate e seguite, visto anche il fascino e la storicità che questa coppa ha per i tifosi di tutto il mondo, non solo anglosassoni.

Il Budweiser Club Futures

Questo progetto è nato nel 2012 ed è andato avanti fino al 2017.

Il birrificio ha investito più di 1,1 milioni di euro in questo progetto destinandoli a diversi club delle serie minori inglesi. I vincitori sono stati scelti attraverso una votazione sulla pagina Facebook dedicata al progetto.

Gli importi sono stati suddivisi differentemente in base alla stagione di riferimento. In media Bud ha consegnato 8 premi da 56 mila euro a otto club diversi, in più, un club ha avuto l’opportunità di incassare 113 mila euro del “Super Grant”, un premio speciale.

Inoltre, lo sponsor tecnico della Federcalcio Nike ha voluto donare ad uno dei club vincitori un kit da gara da indossare in uno dei campionati della non-league.



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Come detto numerose sono le squadre che hanno beneficiato di questo aiuto economico, fondamentale per le realtà dilettantistiche per programmare o investire per il bene di tutta la comunità di riferimento.

Basford United, Bedfont Sports, East Grinstead Town, Linton Granta e Wythenshawe AFC, nomi sconosciuti per gli appassionati di calcio non inglesi ma sono solo alcuni dei club che il programma Bud ha aiutato.

In ultimo lo Sholing FC, che nella stagione 2017/18 non aveva i requisiti per la promozione secondo le norme della FA. Per questo motivo Budweiser al termine della stagione ha deciso di concedere al club un Super Grant che è stato investito interamente nelle strutture del club.

Numerose sono state le iniziative innovative portate da Bud alla FA Cup.

Come il lancio di un'app che consentiva ai tifosi di posare per una foto con una replica virtuale del trofeo puntando lo smartphone su un sottobicchiere brandizzato Budweiser.

Budweiser è stata anche in grado di portare per la prima volta la FA Cup in diretta su Facebook. Il birrificio infatti ha trasmesso in diretta sulla sua pagina ufficiale la partita tra il Langford e il Wembley FC.

Uno dei club che ha avuto la maggiore visibilità dalla partnership con il brand della birra è stato proprio il Wembley FC.

La partnership con il Wembley FC

Nel marzo 2012 Budweiser ha annunciato un nuovo accordo di sponsorizzazione con il Wembley FC.

L'accordo, diverso da quello siglato con la Federazione, aveva come obiettivo far competere il club nella storica FC Cup e arrivare in fondo alla competizione giocando a Wembley. Impresa impossibile per un club dilettantistico.

Il vero obiettivo ovviamente riguardava la visibilità del brand Bud.



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Come scritto nell’accordo, Bud per il club ha ristrutturato le infrastrutture, tra cui la clubhouse, ha acquistato un minibus da utilizzare per le trasferte e ha realizzato alcune campagne di sensibilizzazione sul consumo responsabile di alcool nella comunità di riferimento.

Oltre alla presenza del brand come main sponsor di maglia, le iniziative strategiche più importanti relative a questa partnership sono state il lancio di una serie prodotta in collaborazione con ESPN e il produttore Evan Weinstein, diffusa anche sul canale ufficiale YouTube di Budweiser UK, dal titolo “Dream.On. The Journey Of Wembley FC” e, ancor più importante, è stato il coinvolgimento di alcuni calciatori internazionali.

Subito dopo l’annuncio della partnership, l’ex calciatore inglese Terry Venables è stato nominato direttore sportivo. A giugno, prima dell’esordio, il club ha tesserato gli ex calciatori internazionali Ray Parlour, Martin Keown, Graeme Le Saux, Claudio Caniggia e Brian McBride per giocare le qualificazioni alla FA Cup. Inoltre, David Seaman è stato assunto come allenatore dei portieri.

Purtroppo il sogno di accedere alla fase nazionale non è riuscito al Wembley ma il sostegno di Budweiser ha permesso al club di continuare ad esistere nella Combined Counties Football League.



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