Diamo i numeri: le prestazioni del Parma di Pecchia e i motivi dell'esonero

L'allenatore di Formia è stato sollevato dall'incarico per decisione del presidente Kyle Krause, che a fine ottobre aveva deciso di rinnovargli il contratto fino al 2027

Parma-Roma 0-1 esonero Pecchia

Parma-Roma 0-1 esonero Pecchia

La sconfitta per 1-0 subita al Tardini dal Parma contro la Roma domenica grazie a uno splendido calcio di punizione di Soule è stata fatale per il tecnico dei ducali Fabio Pecchia.

L'allenatore di Formia è stato sollevato dall'incarico per decisione del presidente Kyle Krause, che a fine ottobre aveva deciso di rinnovargli il contratto fino al 2027. Al suo posto è stato ingaggiato Christian Chivu

Lascia la squadra in zona retrocessione al diciottesimo posto in classifica, malgrado l'obiettivo salvezza sia ancora a portata di mano. L'Empoli (che al momento sarebbe l'ultima squadra a mantenere la categoria) è infatti distante solo un punto. Ma cosa ha portato il Parma a decidere di cambiare rotta a pochi mesi dall'annuncio di un investimento a lungo termine su Pecchia?

Parma, numeri da retrocessione

L'attuale bottino di 20 punti è frutto di 4 vittorie, 8 pareggi e ben 13 sconfitte, 7 delle quali arrivate sul proprio campo, decisamente non un buon viatico per sperare nella salvezza. I gol realizzati sono 30 mentre quelli subiti 45 per un preoccupante -15 di differenza reti.

La squadra emiliana si è fatta apprezzare per un buon gioco, ma troppo spesso ha difettato in concretezza e concentrazione, lacune che sono costate una valanga di punti. Sono infatti ben 18 quelli persi da posizione di vantaggio. Inoltre quando si è trovato a dover rincorrere, il Parma raramente ha dimostrato il carattere necessario per riuscire a ribaltare i risultati.

Sono solo 6 le lunghezze recuperate partendo da una posizione di svantaggio. Malgrado una buona capacità di manovra e giro palla, la squadra ha spesso difettato nell'ultimo passaggio. Su 211 assist tentati, sono solamente 20 quelli riusciti. Non buona anche la capacità di incidere su corner, con solo 9 calci d'angolo su 50 battuti con profitto, mentre sono 45 i cross riusciti a fronte di 211 tentati, per una precisione del 20,97%, decisamente insufficiente.

Malgrado possa contare su elementi con buone qualità tecniche, è sotto al 50 anche la percentuale dei dribbling riusciti, sono 178 quelli riusciti a fronte di 205 errori.

La produzione offensiva è notevole, con 211 conclusioni tentate, ma troppe volte errori di mira dei giocatori emiliani hanno compromesso azioni ben costruite. Sono 97 i tiri che hanno centrato lo specchio della porta e considerando le 30 reti realizzate già citate in precedenza la precisione è del 44,29%, altro dato negativo. 

I problemi della squadra di Pecchia

I problemi principali sono però in fase di difesa e interdizione, il Parma spesso delude a livello di cattiveria e concentrazione. Non sono positivi i dati dei contrasti. Su un totale di 1604 duelli a terra, troviamo ben 789 palle perse, mentre su 652 contrasti aerei sono 328 quelli andati a vantaggio degli avversari. Unendo le due tipologie di contrasti (2256 totali) abbiamo 1139 successi a fronte di 1117 errori, un dato che si attesta poco sopra il 50%, ennesimo aspetto dove è necessario migliorare.

Il numero più preoccupante arriva però dalle reti concesse all'interno della propria area. Il gioiello di Soule è stato solamente il quinto gol incassato dalla lunga distanza, questo significa che le altre 40 sono arrivate all'interno dei 16 metri difensivi. Come spesso accade quando i risultati non arrivano, i ducali hanno anche un discreto credito con la fortuna.

Il Parma ha colpito ben 12 legni e si è visto respingere 6 conclusioni sulla linea, aspetto che ha inevitabilmente inciso sulla possibilità di acquisire una migliore continuità di risultati. E' doveroso sottolineare che l'età media della squadra è abbastanza bassa e che Pecchia ha spesso avuto scelte limitate di formazione per via dei numerosi infortuni che hanno di fatto svuotato la panchina di alternative valide in partite cruciali.

Il nuovo allenatore

La società ha deciso di affidarsi a Cristian Chivu per centrare l'obiettivo salvezza. L'ex difensore di Inter e Roma è alla sua prima esperienza in panchina tra i professionisti, ma vanta un buon curriculum come tecnico delle giovanili nerazzurre. E' quindi abituato a lavorare con i giovani e dovrà essere capace di incidere sulle teste dei propri giocatori, forse il vero punto dove Pecchia ha fallito.

La squadra ha dimostrato di essere viva e di saper esprimere un buon calcio, la salvezza è ancora assolutamente raggiungibile. Mancare l'obiettivo sarebbe una brutta battuta d'arresto nell'ambizioso progetto del Parma, che aspira a diventare una realtà consolidata del nostro campionato in grado di riconquistare costantemente la qualificazione a quelle Coppe europee frequentate a lungo e con profitto nei gloriosi anni '90. 

(Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

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