Quanto valgono i brand di River Plate e Boca Juniors?

Il confronto analizza gli accordi commerciali e lo sviluppo delle due società a livello di brand identity

Stasera va in scena al "Monumental" di Buenos Aires la partita che ferma l’Argentina, River Plate contro Boca Juniors, in una parola il Superclàsico.

I “Milionarios” e gli “Xeneizes” stanno lavorando tanto negli ultimi tempi per crescere da un punto di vista calcistico, ma non solo. Infatti i due club hanno stipulato diverse partnership commerciali e varie iniziative per far crescere il proprio brand.

Entrambe con adidas

Un punto in comune nel recente passato delle due società è adidas.

Il River Plate ha infatti rinnovato con il colosso tedesco a fine novembre del 2021 fino al 2027.

Il nuovo accordo terminerà il 31 dicembre 2027, quando questo sodalizio, ormai storico, avrà compiuto 45 anni.

Anche gli eterni rivali del Boca Juniors hanno scelto adidas (lasciando Nike dopo 23 anni) dal 1° gennaio 2020.

Le cifre del River

Grazie al nuovo accordo i biancorossi non sono “Milionarios” solo di nome, ma anche di fatto. Si tratta infatti di un totale complessivo di 51 milioni di euro per sei anni.

Di questi soldi 23, 45 milioni sono fissi, poi ci sono anche delle royalties minime assicurate che ammontano a circa 31 milioni.

C’è inoltre la consegna di materiale adidas che vale 1,7 milioni e un bonus al momento della firma che è pari a 300.000 euro.

Battuta Puma

Puma ha provato a strappare il River alla concorrenza. Secondo alcune voci l’offerta fatta alla società argentina (poi superata dalla controfferta di adidas) sarebbe stata di poco superiore ai 9 milioni di euro.

 Avrebbe inoltre compreso il 20% di royalties sulle vendite, ma adidas ha rilanciato, salendo al 25%. Il contratto della squadra, guidata da Martin Demichelis prevede alcuni bonus:

o    Successo in Copa Libertadores: 1 milione di dollari

o    Finale di Copa Libertadores: 250 mila dollari

o    Successo in Copa Sudamericana: 500 mila dollariù

o    Finale di Copa Sudamericana: 125 mila dollari

o    Successo nel Mondiale per Club: 750 mila dollari

o    Successo nella Recopa Sudamericana: 100 mila dollari

o    League Cup / Copa Sudamericana: 50 mila dollari

o    Conquista della Liga Argentina: 750 mila dollari

o    Coppa Argentina: 200 mila dollari

o    Supercoppa Argentina: 50 mila dollari

Le cifre del Boca Juniors

Dopo 23 anni con Nike anche il Boca Juniors è passato ad adidas.

L’accordo (ratificato con 106 voti favorevoli dalla Commissione Direttiva del club nel 2019) è diventato effettivo dal 1° gennaio 2020. In questo caso la società percepisce 10 milioni di euro l’anno, più le royalties fino al 2030.

Come nel caso sopra enunciato è stato previsto un bonus alla firma di 3 milioni di euro.

Il valore complessivo della partnership ammonta a 100 milioni di euro.

Le royalties

Il contratto prevede la vendita del materiale tecnico anche in Europa e negli Usa (diversamente da quanto accadeva con Nike), che frutta circa due milioni di euro.

Inoltre, come nel caso del River Plate esistono anche dei bonus legati ai risultati sportivi. Sono infatti previsti:

·         900mila dollari in caso di successo in campionato

·         1 milione per la Copa Libertadores

·         1,1 milioni per la vittoria del Mondiale per Clubù

 

 

 

Gli sponsor di maglia

Entrambe le squadre hanno cambiato il proprio front jersey sponsor.

Il primo è stato il River, passato da Turkish Airlines a Codere, nel 2022.

Il nuovo rapporto tra i Milionarios e l’operatore spagnolo di scommesse (che era già presente nella rosa dei partner), in veste di sleeve sponsor, frutterà alla società ben 3,5 miliardi di dollari.

Il caso del Boca

Anche i gialloblu sono passati da una compagnia aerea (Qatar Airways) a una realtà del mondo del betting.

Il nuovo sponsor di maglia dei gialloblu è infatti “Betsson”, azienda svedese particolarmente rinomata nel settore.

L’esordio sulla casacca “azul y oro” è avvenuto in occasione della partita d’addio al calcio di Riquelme, a fine giugno 2023 alla “Bombonera”.

Il nuovo main partner garantirà agli Xenezies oltre 7,5 milioni di dollari, fino giugno 2024, ma con opzione per ulteriori due stagioni.

Ci sono state delle polemiche legate all’addio del precedente sponsor.

Riquelme aveva infatti rivelato a “Tyc Sports” lo scorso novembre che “Qatar Airways” per proseguire il rapporto avrebbe chiesto al club di acquistare l’attaccante qatariota Almoez Alì Abdull per fare pubblicità al Mondiale.

Il Rebranding

Un altro aspetto che lega il percorso dei due club è quello legato al rinnovamento dei loghi.

Il rebranding del River Plate

Il club di Nunez ha operato un restyling non troppo invasivo sul nuovo stemma nel 2022 per restare in linea con il processo di ammodernamento che ha coinvolto tutto il club, come aveva detto, in sede di presentazione il presidente Jorge Brito.

Il lavoro è partito nel 2018, quando il team marketing biancorosso ha contattato il “Grupo Berro”, per compiere questa operazione.

Come ha spiegato il proprietario dello studio Gonzalo Berro, il lavoro è durato più di due anni ed è stato particolarmente importante rispettare l’anima della società durante il processo di innovazione del brand.

Il design del logo risulta quindi rinnovato ma non completamente stravolto per restare fedeli all’essenza del club, pur creando una nuova identità.

Il logo continua quindi a mostrare l’iconica banda e la scritta CARP (Club Atletico River Plate), ma i dettagli sono stati modificati in chiave moderna.

Il rebranding del Boca

Anche il Boca non è rimasto a guardare da questo punto di vista.

Il club, con l’obiettivo di collocarsi maggiormente all’interno del mondo dell’intrattenimento, per ampliare la propria riconoscibilità al di fuori del mondo del calcio, ha deciso di modificare il proprio logo.

Infatti su alcuni prodotti della società, campeggia la scritta “Boca”, attorniata da una stella (che simboleggia quelle presenti nel logo) e la frase “Mitad mas uno” (la metà più uno) che identifica i tifosi degli Xeneizes.

Il lavoro è stato eseguito dall’agenzia di branding “Miami BridgerConway”.

A differenza del caso precedente il logo sulle maglie è rimasto inalterato.

Lo sviluppo internazionale del River Plate

Dal 2018 il River Plate ha puntato fortemente sullo sviluppo internazionale del proprio marchio.

Questa operazione è stata realizzata grazie all’apertura di diverse accademie calcistiche in giro per il mondo.

Negli ultimi anni sono state aperte delle accademie in diversi paesi tra cui: Messico, Ecuador, Australia, Brasile, Spagna e Colombia Cina.

Il club ha voluto, per esportare in modo ancora maggiore la propria cultura e il proprio know-how, creare un “Manuale” (che ha visto la luce nel 2018), promosso dall’allenatore di allora Gallardo.

Per promuovere la storia della società invece il club ha utilizzato ex giocatori come ambassadors e ha valorizzato il proprio museo.

La Libertadores del 2018

La finale della Copa Libertadores del 2018, che ha consacrato il River Plate campione, ai danni degli storici rivali, ha dato un grande impulso alla riconoscibilità delle due squadre sul piano internazionale.

Come ha ammesso a Social Media Soccer in un’intervista del maggio 2020 l’ex Head of International Business Development dei “Milionarios”, Juan Cascio:

“Mi sono reso conto che venivano ancora vendute sciarpe con il risultato del match, disegni e altri gadget, ancora oggi escono vari post sui social relativi a quel match.

 

Inoltre, la cosa più bella, è che all’interno del Museo del Santiago Bernabeu c’è un angolo dedicato a quella finale.

Tutto questo mi fa credere che è una delle partite che ha fatto la storia del calcio mondiale.”

 

 



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