Nella sola stagione 2024-2025 l'NBA ha incassato 10,5 miliardi di dollari. Tra le leghe professionistiche mondiali, solo l’Nfl (football) fattura di più
La Crypto.com Arena di Los Angeles tempio dell'NBA (Photo by Luke Hales/Getty Images)
La notizia gira da diversi mesi sotto forma di indiscrezione, e Social Media Soccer fu una delle prime testate a rivelarla, ma adesso prende consistenza e sostanza. Parliamo del progetto NBA Europe. Un progetto che, alla vigilia della partenza della NBA, il Vice Commissioner della Lega USA, Mark Tatum, ha raccontato in esclusiva a sessanta testate sportive del globo.
Tra di loro l’italiana Gazzetta dello Sport che nell’edizione oggi in edicola ha riportato i dettagli del progetto. Vediamolo insieme. Partiamo dalla data di avvio, la prima palla a due di NBA Europe è prevista per ottobre del 2027, in contemporanea con l’NBA Usa.
«Il piano iniziale – ha spiegato Tatum – è di avere squadre permanenti in 10-12 città, principalmente in Regno Unito, Spagna, Italia, Francia e Germania. Forse in Turchia e in Grecia. Pensiamo ad un mix di squadre già esistenti, squadre nuove e squadre di calcio che vogliono investire anche nel basket».
Oltre alle squadre permanenti, ha spiegato La Gazzetta dello Sport, in questa fase iniziale ci saranno 4 slot che verranno assegnati annualmente, in modo trasparente, sulla base del merito sportivo.
L'obiettivo, nell'arco di 7 anni, è quello di arrivare a 32 team. Il costo di ingresso sarà di 500 milioni di euro, una cifra che a livello di basket, ad oggi, possono permettersi solo Real Madrid, Barcellona, Psg, Bayern Monaco, Manchester City e Fenerbahçe. Ma è evidente che, facendo uno sforzo economico, squadre come Panathīnaïkos, Olympiakos, Stella Rossa, Partizan e London Lions saranno della partita.
E partendo dall'assunto che NBA Europe prende vita con la benedizione della FIBA il tema, decisivo, sarà, inevitabilmente, quello del rapporto con Euroleague. «Crediamo che nel sistema di basket che abbiamo in mente ci sia posto per ogni club in Europa, compresi quelli dell’Eurolega - ha sottolineato Tatum - Pensiamo esista il modo per farlo, continueremo a lavorare con Fiba e Eurolega per trovare una soluzione».
Lo scenario più realistico è che NBA Europe si allei con Euroleague (anche perché nel 2026 scadono le licenze di Real Madrid, Barcellona e Fenerbahce) e si generi un sistema dove NBA è il vertice, Euroleague e Champions League i livelli inferiori con l'obiettivo di salire per merito sportivo (e disponibilità economica) nella categoria superiore.
E veniamo all'Italia. Dall'uscita delle prime indiscrezioni è stato subito chiaro che NBA Europe punta su Roma e Milano.
A Roma lo scenario è abbastanza definito. Una cordata di imprenditori USA punta a rilevare il titolo di una Società attualmente in LBA Serie A per poi spostarla a Roma. Verosimilmente il progetto ingloberà l'attuale Virtus GVM Roma 1960 e spifferi di corridoio parlano della stessa AS Roma.
Del resto, Dan Friedkin è un grande appassionato di basket in passato ha tentato, senza successo, di acquistare gli Houston Rockets, di cui comunque è partner commerciale, ed ha sondato anche i Boston Celtics. Due le possibili sedi di gioco, il Pala Eur, storico impianto della Virtus Campione d'Italia, d'Europa e del Mondo o una struttura coperta a ridosso dello Stadio Centrale del Tennis al Foro Italico.
A Milano, invece, è tutto da definire. Come scrive La Gazzetta dello Sport il commissioner “Adam Silver, parla da tempo con Gerry Cardinale, fondatore del fondo RedBird proprietario del Milan. L’Inter con Oaktree ha il dossier sul tavolo ed è altrettanto interessata al business nascente”.
Ma è presto per capire come finirà, anche perché il tutto dovrà ruotare intorno all'Olimpia Milano e alla Armani che, nonostante la morte di Re Giorgio, non ha nessuna intenzione di uscire dal basket e a maggior ragione ora che il basket Europeo è pronto ad accogliere l'NBA.
La domanda che si fa La Gazzetta interpretando le richieste di tifosi e appassionati è questa ci sarà un derby per gestire la franchigia milanese di Nba Europe oppure Milan e Inter coopereranno? La nuova
franchigia sarà alternativa all’Olimpia oppure le due realtà – una storia, una nuovissima – saranno una cosa sola? Usando come modello la vicenda stadio la sensazione è che la risposta giusta è la seconda.
E la risposta arriverà a breve, 24 mesi passano veloci e la rivoluzione del basket e la connessione con il calcio è dietro l'angolo
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