Il Rinascimento Azzurro è avvenuto anche sui social

La Nazionale ha saputo cogliere i grandi risultati sul campo per crescere sui social e creare contenuti di qualità. Ciliegina sulla torta la serie "Sogno Azzurro" di Rai.

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Subito dopo la messa in onda dell’ultima puntata di "Sogno Azzurro", la docuserie behind the scenes realizzata da Rai per raccontare tutto il cammino della Nazionale di Roberto Mancini fino alla finale di Wembley, la FIGC ha reso noti anche i dati complessivi dei risultati ottenuti dal team azzurro sulle principali piattaforme di social media.  

Oltre il miliardo di impression e, per quanto riguarda l’engagement, tra i soli Instagram e Facebook, sono state superate le 100 milioni di interazioni.

Stupisce molto il dato sull'incremento del numero di follower sulle piattaforme, che è stato di oltre 2,7 milioni: su Instagram si è raggiunta quota 5 milioni (+2 milioni); su Facebook 5,2 milioni (+367k); sul profilo Twitter in lingua italiana 838k (+113k); sul profilo Twitter in lingua inglese 732k (+139k); su YouTube 385k (+81k).

Nei giorni di avvicinamento e subito dopo la finale con l’Inghilterra, i social media azzurri hanno lanciato una campagna utile alla divulgazione culturale, che associava gesti tecnici degli Azzurri, come, ad esempio, “Il tiro a giro”, ai capolavori italiani del Rinascimento, periodo storico, svelato dal post di vittoria dell’Europeo con l’hashtag #RinascimentoAzzurro.

Ideata dall’ufficio Contenuti Digitali e Social Media della FIGC e realizzata dalle agenzie Indaco e Auiki, la campagna è stata visualizzata oltre 32 milioni di volte, generando oltre 4 milioni di interazioni.

Tutto il periodo di narrazione digitale degli Azzurri è stato sorretto da due concept principali: "la forza del gruppo" e "l’Azzurro ci unisce".

Bene anche la docuserie realizzata da Rai. Parliamo di Sogno Azzurro, trasmessa su Rai 1 pochi giorni dopo la finale: il docu-film ha fatto registrare 4.133.000 spettatori con il 21.2% di share. ‘Sogno Azzurro’ ha totalizzato 100mila ore di visione e nel mese di giugno è stato il documentario più visto su RaiPlay.

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