Tutti gli sponsor della Champions League

La competizione più prestigiosa d’Europa è capace di attrarre grandi brand internazionali da settori diversi.

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La Champions League, la competizione più seguita d’Europa e probabilmente del Mondo, sta per concludersi, domani, va verso l'atto conclusivo tra Real Madrid e Liverpool.

Un evento completamente catalizzante per fascino e storia e che vede affrontarsi due giganti del calcio del Vecchio Continente. Una sorta di spettacolo nello spettacolo, capace di rendere la finale di Champions, se possibile, ancora più attesa.

La classe di Benzema contro la velocità di Salah. La carriera altisonante di Carlo Ancelotti contro la straripante personalità di Jurgen Klopp. Un vero e proprio scontro tra giganti che funge da perfetto epilogo per un torneo così dannatamente importante.



COME REAL E LIVERPOOL STANNO AFFRONTANDO L'ATTESA DELLA FINALE DI CHAMPIONS



Tutti questi aspetti rendono la coppa molto ambita dalle grandi aziende internazionali, vedendo questo calcio elitario come l’opportunità perfetta per mettersi in luce e aumentare la propria visibilità.

Ad oggi, le aziende capaci di stringere accordi commerciali con la UEFA e che godranno in prima linea del match di domani sono:

  • Heineken
  • Play Station
  • Mastercard
  • FedEx
  • Just Eat
  • Expedia
  • Pepsico (Lay’s, Pepsi, Gatorade)

Tra questi non figurano più Gazprom, Nissan e la Banca Santander.

Se per quanto riguarda la casa automobilistica nipponica e la banca iberica si può tranquillamente parlare della normale conclusione delle partnership commerciali,dopo gli accordi in essere degli ultimi anni, ben più tortuoso è il discorso legato alla multinazionale russa, essendo questa bandita dalle competizioni ufficiali europee come conseguenza della guerra in Ucraina.

Fatto di cronaca che, oltretutto, ha decretato lo spostamento della finale da San Pietroburgo e la Gazprom Arena, a Parigi e il suo Stade de France.

L’azienda attiva nel settore energetico-minerario rappresenta infatti una delle problematiche più serie che la UEFA ha dovuto affrontare nei mesi scorsi.

Dopo essere diventata proprietaria dello Zenit San Pietroburgo, la Gazprom, gruppo che detiene le maggiori riserve di gas naturale del mondo, era stata capace di approdare in modo molto deciso nel mondo del pallone, unendosi anche a Schalke 04 e Stella Rossa.

Un divorzio, quindi, tutt’altro che semplice e indolore, considerando la portata dell’azienda, ma che non ha lasciato la Champions League scoperta.

Nell’elenco dei partner, infatti, come visto, figurano grandi realtà come la Heineken, storico sponsor della competizione, celebre anche per le proprie pubblicità, aventi proprio la coppa dalle grandi orecchie come tema centrale.

Nonchè il gruppo Pepsico, azienda multinazionale statunitense, proprietaria dei marchi, tra gli altri, Lay’s, Pepsi e Gatorade.

Per l’attività, partner della Champions League dal 2015, l'attivazione più visibile durante la finale sarà la cerimonia di apertura sponsorizzata proprio da Pepsi, che quest'anno sarà condotta da Camila Cabello.

Ma oltre a questo, Mark Kirkham, senior vice president e chief marketing officer di Pepsico, ha voluto sottolineare, in un’intervista a SportPromedia, l’importanza di dare risonanza a tutti i marchi del gruppo, coinvolgendo ciascuno in modo differente.

Includendo l'uso di risorse di sponsorizzazione tradizionali, come i pannelli a LED per Pepsi, per mostrare messaggi sul riciclaggio, ma anche sforzi più sostanziali come il campo Lay's RePlay, una superficie parzialmente fatta di pacchetti di patatine riutilizzati, presentata a Torino prima della finale di Champions League femminile della scorsa settimana.

Inoltre, una delle principali attivazioni dell'azienda per il march sarà la finale dell'iniziativa Gatorade 5v5, un torneo globale per ragazze e ragazzi, di età compresa tra i 14 e i 16 anni.

Quindi, proprio tutti avranno gli occhi puntati sulla sfida tra Blancos e Reds. Dagli appassionati, ai colossi del mercato.



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