Una storia assolutamente da raccontare, quella del difensore oggi in maglia nerazzurra. Il calcio, il successo, la fama, le difficoltà, la malattia e infine la resilienza
Photo by Buda Mendes/Getty Images
"Io, Guerriero" è il titolo dell'autobiografia di Francesco Acerbi. Una vicenda unica, al tempo stesso fantastica e complicata. Un difensore duro e arcigno sul terreno di gioco, un uomo vero fuori dal campo. Un uomo che ha saputo superare ostacoli apparentemente insormontabili. La morte del padre, l'abuso di alcol, il tumore ai testicoli con recidiva. Lui non si è mai scomposto e ha rimesso i conti in ordine con la sua vita.
Da calciatore Francesco ha fatto la gavetta, quella vera. Parte dalla Serie C con il Pavia e in breve scala il gotha del calcio italiano ed estero. Dalla Reggina al Chievo Verona passando per Milan e Sassuolo, dalla B alla A. Poi la Lazio e la consacrazione ad alti livelli. Ultima fermata, forse quella più intensa, con la maglia dell'Inter. Un leader della retroguardia sempre a disposizione dei compagni di squadra. Senza dimenticare la splendida avventura di Euro 2021 con la Nazionale italiana del CT Roberto Mancini. Decisivo l'incontro con mister Eusebio Di Francesco all'epoca dei neroverdi emiliani.
Acerbi ha raccontato la sua vicenda esistenziale anche in televisione nel corso del format Mediaset "Verissimo" condotto da Silvia Toffanin. "Io, Guerriero" è un libro, edito da Rizzoli, da acquistare e leggere con attenzione.
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