La UEFA corre ai ripari sulla scappatoia che arriva dal baseball

La UEFA agirà per modificare la norma del Fair-Play Finanziario che spalma le spese di trasferimento oltre i 5 anni. Il Chelsea ha utilizzato questa tecnica contabile che arriva dal baseball negli ultimi acquisti.

Immagine articolo

Il Chelsea dallo scorso maggio ad oggi ha già speso 460 milioni di euro per i soli trasferimenti dei calciatori.

Cifra che chiaramente non potrebbe rientrare nella normativa UEFA del Fair-Play Finanziario se non per un vuoto normativo che il mondo del baseball americano già conosce, come Todd Bohely presidente dei Blues che arriva proprio dalla Major League Baseball.

Nel baseball i contratti sono mediamente più lunghi del calcio e come riporta il Post, i motivi principali sono due uno contrattuale, l’altro legato alla durata media delle carriere nel baseball. In MLB viene applicato un contratto collettivo di sei anni, con i primi tre al minimo salariale e un adeguamento negli ultimi tre, quando si è in prossimità della scadenza, ogni giocatore diventa un free agent, libero da ogni vincolo.



LEGGI ANCHE:

ECCO IL NUOVO REGOLAMENTO FINANZIARIO DELLA UEFA



Nel 2021 il Chelsea ha registrato un fatturato di 493 milioni di euro con il monte ingaggi (l’insieme degli stipendi di tutti i dipendenti) che incideva per il 77 per cento. Con l’arrivo della proprietà americano i Blues hanno cambiato strategia di ingaggio nella stipula dei contratti con i calciatori, acquisti giovani e durata del contratto superiore ai sei anni, così da riuscire a spalmarne il costo in più esercizi.

Fra i parametri principali del FPF c’è un limite a tutti i costi sostenuti annualmente per calciatori (stipendi, trasferimenti e commissioni degli agenti), che dovrà essere inferiore al 90 per cento del fatturato del club. Questo tetto scenderà poi gradualmente all’80 e al 70 per cento entro la stagione 2025/2026. Ma grazie alla redistribuzione del costo in più esercizi è possibile aggirare questa normativa, o meglio non si può essere sanzionati.

Il piano UEFA

La UEFA sta correndo ai ripari proprio dopo i recenti acquisti del club di Premier

L’organizzazione guidata da Ceferin infatti vorrebbe fissare un massimo di cinque anni per il periodo di tempo in cui la quota di trasferimento di un giocatore può essere ripartita. La nuova politica dovrebbe essere introdotta prima della finestra di mercato estiva.



LEGGI ANCHE:

PERCHÉ IL CHELSEA PUÓ SPENDERE COSÌ TANTO SUL MERCATO



Le critiche mosse da molti club del massimo campionato inglese sono arrivate dopo la firma di Mudryk, otto anni e mezzo di contratto, il più lungo nella storia della Premier.

Anche tenendo conto dello sfruttamento della scappatoia con la sua politica di spesa il Chelsea potrebbe ancora violare le attuali regole FPF prima che vengano modificate. Il club infatti è in una watchlist della UEFA che sta monitorando ogni movimento.



ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER di socialmediasoccer.com

Da non perdere