Buon sangue non mente mai. Il figlio di Dejan sta sfoderando prove superlative al timone del centrocampo del team belga
Photo by Alex Bierens de Haan/Getty Images
Il Bruges si gode le gesta sopraffine di Aleksandar Stankovic. Nato a Milano il 3 agosto 2005, ma ovviamente di nazionalità serba essendo il figlio di Dejan, il ragazzo si sta facendo alla grande le ossa nel massimo torneo belga. Regista contemporaneo, sa abbinare al meglio quantità e qualità in mediana. Lotta, contrasta energicamente, corre per due, e riesce con lucidità pure ad impostare la manovra.
Aleksandar sostanzialmente è il faro del gioco del Bruges versione 2025-2026. Stankovic junior ha eredito dal babbo la tecnica di base invidiabile e la cattiveria agonistica tipica del calcio balcanico. L'attuale direttore d'orchestra del Bruges è cresciuto nel vivaio dell'Inter, frequentando anche con una certa assiduità il lido della prima squadra del Biscione. Senza dimenticare il breve ma rilevante prestito al Lucerna in Svizzera.
La stagione attuale in terra belga è cominciata in ampio anticipo rispetto alle abitudini del contesto pallonaro nel Belpaese. Aleksandar, infatti, ha già inanellato 16 presenze con un gol all'attivo tra Jupiler Pro League e Champions League per un totale di 1173 minuti disputati in campo. Prove spesso da otto in pagella per lui. L'Inter osserva con estremo piacere e riflette sul futuro. Ricordiamo che Stankovic si è trasferito al Bruges in estate per 9,5 milioni, ma il Biscione nell'accordo ha conservato il diritto di riacquisto per i prossimi due anni alle seguenti cifre: 23 e 25 milioni.
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