Tutte le strade sembrano portare all'esonero. Il popolo granata scalpita e chiede chiarezza nelle prossime decisioni. Cairo riflette e sfoglia la margherita
Photo by Alex Grimm/Getty Images
L'avventura di Marco Baroni alla guida del Torino sembra ormai al contagocce. Ai vertici granata, e soprattutto alla calda piazza piemontese, non piace stare sull'altalena dei risultati. Il direttore sportivo Vagnati e il patron Urbano Cairo stanno costantemente dialogando per giungere in tempi brevi ad una netta decisione.
Confermare Baroni auspicando un rilancio immediato? Oppure salutare l'ex Lazio e chiamare al capezzale del Filadelfia un nuovo traghettatore della nave granata? "Questo è il dilemma", direbbe Amleto. "Essere o non essere", ecco il problema reale del Torino versione 2025-2026. La situazione è a dir poco complessa. Da tempo ormai la tifoseria granata rivendica un maggiore impegno finanziario in sede di rafforzamento del team da parte dello stesso Cairo.
Nei giorni scorsi abbiamo riferito dei nomi attenzionati in caso di esonero di Baroni. Palladino resta il preferito. Dietro troviamo Fabio Pecchia. Nelle ultime ore, però, si è palesato all'orizzonte il profilo di Daniele De Rossi. L'ex capitan futuro della Roma, successivamente anche allenatore dei giallorossi, si è appena liberato in via definitiva dal contratto che lo legava ancora proprio al club dei Friedkin. Ricordiamo, a proposito di De Rossi, che oggi il mister ricopre pure il ruolo di Presidente dell'Ostiamare (società dilettantistica).
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