Stéfano Di Carlo, 36 anni, eletto presidente River Plate con 61,77% voti: il più giovane in 92 anni, imprenditore digitale, punta a rilanciare il club di Buenos Aires
				
		
(Photo by Hernan Cortez/Getty Images)
Stéfano Di Carlo, imprenditore di 36 anni, è stato eletto presidente del Club Atlético River Plate, una delle società calcistiche più prestigiose dell'Argentina. La vittoria è arrivata con un consenso schiacciante alle urne, dove ha raccolto il 61,77% dei voti dei soci, superando di gran lunga gli altri candidati: Carlos Trillo (16,22%), Luis Belli (9,68%), Daniel Kiper (8,29%) e Pablo Lunati (4%). Con questa elezione, Di Carlo diventa il presidente più giovane del River negli ultimi 92 anni, un record che sottolinea la sua ascesa rapida nel panorama dirigenziale del club. Succede a Jorge Brito, che ha guidato la società negli anni recenti. Di Carlo vanta una solida eredità familiare e istituzionale: è nipote di Osvaldo "Titi" Di Carlo, ex presidente del River, e ha stretti legami con Rodolfo D'Onofrio, altro storico leader del club. Tra il 2018 e il 2021, ha già ricoperto il ruolo di vicepresidente, accumulando esperienza diretta nella gestione.
A 36 anni, Stéfano Di Carlo è un imprenditore digitale laureato in Amministrazione aziendale (UBA) e Gestione pubblica (UNTREF). Presiede il Gruppo IDIX, holding da lui fondato con fatturato annuo oltre 25 miliardi di pesos e circa 300 dipendenti. Il gruppo integra quattro società: Think Solutions SRL per consulenza tech e trasformazione digitale, Ronda 360 per comunicazione corporate e branding, Fan Factory per eventi e fan engagement, ATTI per ticketing digitale – come il sistema del Movistar Arena. Tra i successi spicca una piattaforma di tracciabilità logistica per cargo con dati in tempo reale.
Al River Plate, dove è stato vicepresidente 2018-2021, ha creato River ID, la piattaforma ufficiale che ha portato i soci da 70.000 a oltre 350.000, triplicando i ricavi da marketing. Eletto presidente il 2 novembre 2025 con il 61,77% dei voti (record di 25.500 votanti), punta a: tetto al Monumental per 100.000 posti, espansione del Centro giovanile e digitalizzazione per i 350.000 soci. Nipote di Osvaldo "Titi" Di Carlo (presidente 1989-1993) e bisnipote di Ángel Di Carlo (era Liberti), padre di Emilia e Lucio, Di Carlo unisce eredità familiare e visione tecnologica per rilanciare i Millonarios, ancora in corsa per il Clausura.
En un día especial para toda la familia riverplatense, se llevó a cabo el acto de asunción del Presidente @stefanocdicarlo y su Comisión Directiva para el período 2025-2029.
— River Plate (@RiverPlate) November 4, 2025
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In conferenza stampa,Di Carlo ha enfatizzato il valore della democrazia interna al club: "Comprendiamo anche il peso e l'importanza della vita democratica del River. Da oltre 100 anni, i soci del River eleggono i propri colleghi come dirigenti del club. In questo senso, comprendiamo non solo il peso della storia, ma anche il profondo senso di responsabilità che implica la gestione di ciò che appartiene a tutti i soci e tifosi del River". Il neo-presidente arriva in un momento delicato per il River Plate, che sotto la guida del secondo mandato di Marcelo Gallardo non è riuscito a conquistare alcun trofeo. La squadra è stata eliminata sia dalla Copa Libertadores che dalla Copa Argentina, ma resta in corsa per il titolo del Torneo Clausura nella Liga Profesional de Fútbol, attualmente in corso.
Di Carlo ha posto il calcio al centro della sua agenda: "Il calcio è la questione più centrale, rilevante e importante per noi e per tutta la famiglia del River Plate, quindi condurremo le valutazioni necessarie per continuare a migliorare". Tra le priorità immediate, il rafforzamento della rosa e una strategia per riportare il club ai fasti recenti, che includono 4 Copa Libertadores vinte dal 2015 al 2019 sotto Gallardo e D'Onofrio. Il nuovo presidente, noto per le sue attività imprenditoriali nel settore immobiliare e finanziario, potrebbe sfruttare queste competenze per ottimizzare le risorse economiche del club, che vanta uno stadio Monumental da oltre 84.000 posti e un bacino di oltre 150.000 soci attivi, come indicato nei report annuali della società. L'elezione segna un capitolo di rinnovamento per i Millonarios, con Di Carlo chiamato a bilanciare tradizione e innovazione per riconquistare i tifosi e i titoli.
  
  
  
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