Ci sono storie che vanno oltre il calcio e diventano parte dell’identità di una città
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Una di queste è quella di Italo Biondi, tra i volontari più longevi del Como 1907, che da oltre trent’anni porta lo spirito del Natale tra i tifosi, i bambini e lo stadio.
“La prima volta che l’ho fatto sono passati una ventina d’anni… anzi, forse anche di più”, racconta Biondi. Nonostante una precedente esperienza da “pseudo attore”, l’emozione del debutto non mancò. Indossare i panni di Babbo Natale non era solo una maschera, ma un modo per regalare sorrisi e creare un legame autentico con la comunità.
Col passare degli anni, quella che era nata come un’idea spontanea si è trasformata in una vera tradizione natalizia. Italo ricorda uno degli episodi più significativi: il giro completo del campo durante l’intervallo, con due aste recanti la scritta “Buon Natale a tutti!”, per augurare buone feste a tifosi e non tifosi.
Un gesto semplice, ma carico di significato, che ha saputo unire sport e umanità, calcio e comunità.
Anche oggi, lo spirito è lo stesso. Durante l’allenamento a porte aperte a tema natalizio della scorsa settimana, Italo Biondi ha rievocato quei momenti speciali, confermando quanto il suo impegno sia diventato parte integrante della storia del club.
“Auguro a tutti buone feste e continuiamo sempre così. Forza Como!”, conclude con entusiasmo.
La storia di Italo Biondi dimostra come il calcio non sia solo risultato e competizione, ma anche volontariato, passione e senso di appartenenza. Valori che, anno dopo anno, continuano a rendere il Como 1907 una grande famiglia, dentro e fuori dal campo.