Sponsor, diritti tv e stadi: l’analisi di Juve, Inter e Milan

Il Football Money League ci consente di inquadrare la situazione del calcio italiano paragonata ai più importanti club europei.

Il calcio di vertice è stato colpito duramente dai due anni di pandemia, ma ha dimostrato buona resistenza e in alcuni settori è pure riuscito a crescere.

Almeno secondo i dati della Deloitte Football Money League, che raccoglie i 20 club che generano più entrate a livello mondiale, un’analisi moderna e indipendente che finora si è rivelata affidabile.

Per la prima volta in testa a questa classifica ci è finito il Manchester City, la quarta società in assoluto a farcela, con 644,9 milioni di euro incassati, ma in generale è la Premier League a fare da padrona, con 10 squadre su 20 che provengono dal campionato inglese, il più ricco e spettacolare del mondo.

E i nostri club, quelli italiani? Inter e Juventus si sono difese, i bianconeri hanno anche guadagnato una posizione, ma dopo il secondo posto in campionato e il ritorno in Champions League si è rivisto pure il Milan (in penultima posizione).

Visto che si tratta del 25ennale dell’analisi di Deloitte, c’è anche modo di fare un raffronto di com’è cambiato il pallone. Nel 1998 il Manchester United era davanti a tutti con 88 milioni di sterline incassati, nemmeno la metà delle entrate dello Zenit di San Pietroburgo che oggi è ultimo.

Nel 2002, invece, la Juve era al secondo posto, il più alto mai raggiunto da un’italiana, con 177 milioni di euro di revenue.

Prima di analizzare nel dettaglio la situazione finanziaria di Juventus, Inter e Milan è importante fare un paio di considerazioni. Gli introiti del pubblico negli stadi sono arrivati ai minimi storici nella stagione 2020/21 a causa del Covid, che l’ha interessata completamente.

Al contrario, noterete cifre record per quanto riguarda i diritti televisivi e questo è dovuto ai rinvii nelle distribuzioni relative all’annata 2019/20 che era stata stoppata e posticipata a causa del virus.

Il caso Juventus

La Juve è la prima squadra italiana che troviamo nella “lega” di Deloitte, al nono posto rispetto al decimo dello scorso report con 433.5 milioni di entrate (erano 398.9 milioni, circa trenta in meno rispetto al 2019).

Comunque lontano dal Chelsea che la precede (493.1 milioni) e dal City primo in classifica con 644.9 milioni.  

Del totale, com’è normale che sia data la chiusura o la capienza ridotta degli stadi, solo il 2% (7.8 milioni) deriva dagli incassi del matchday, comunque meglio di Milan, Inter e molte altre visto che è ottava in questo dato, in cui non può che influire il fatto di avere uno stadio di proprietà.

Il 55% delle entrate proviene dagli accordi per i diritti tv, 237 milioni di euro. Il restante 43% (188.7 milioni) è da ricongiungere all’area commerciale e sponsor. Se quest’ultimi sono rimasti stabili, le entrare dello stadio sono scese dai 66 milioni del 2019 ai 42 del 2020 e poi gli otto attuali.

L’unica voce in crescita è quella derivante dalle televisioni.

Sui social network i bianconeri hanno beneficiato dell’effetto Ronaldo soprattutto su Instagram, dove sono quinti per numero di follower (quasi 53 milioni) e Facebook (sesti con 44.4 milioni).

Bene anche su TikTok, visto che sono la sesta squadra con più seguaci, nonostante in senso assoluto i numeri siano ancora un po’ bassi: 7.4 milioni di follower. L’altro dato che Deloitte ci tiene a sottolineare è la rappresentanza femminile nel club, che tocca il 40%.

La rincorsa dell’Inter

Il fatto che l’Inter sia rimasta stabile al 14esimo posto con 330.9 milioni di euro di ricavi non deve ingannare, perché grazie anche alla vittoria dello scudetto a una partecipazione regolare alla Champions (nonostante le difficoltà di avanzare nella coppa) ha colmato il divario con Borussia Dortmund (337,6 milioni di euro) e Atletico Madrid (332,8 milioni di euro) rispettivamente in 12esima e 13esima posizione.

È in crescita ormai da quattro stagioni e rispetto al 2020 le entrate sono salite del 14% (erano 291.5 milioni).

In casa nerazzurra, sul piano degli introiti, i diritti tv fanno veramente il bello e il cattivo tempo, rappresentando il 65% di ciò che entra nelle casse, 216 milioni sui 330.9 totali. Cresciuti rispetto ai 136 del 2020 o i 159 del 2019. 

I ricavi commerciali sono in leggero rialzo dopo i 99 milioni del 2020, il punto più basso degli ultimi cinque anni. Si parla di 112.7 milioni di euro e una fetta che occupa il 34%. Crollati, ma non può sorprendere, gli incassi dello stadio, dai 57 del precedente bilancio agli attuali 2 milioni di euro (1%).

Sui social network l’Inter si fa valere soprattutto su Facebook, essendo undicesima in classifica con 28.8 milioni di follower. Le donne all’interno della società sono rappresentate solo al 10%, mentre per quanto riguarda le diversità etniche parliamo per l’appunto di un club “internazionale”, con un buon 60%.

Si rivede il Diavolo

Il Milan è ricomparso nella Money League dalla stagione 2017/18, al 19esimo posto con 216,3 milioni di euro dopo il ritorno nelle competizioni Uefa per club e il secondo posto in Serie A.

Secondo gli analisti, comunque, grazie ai continui successi in campo uniti a una gestione astuta delle risorse i rossoneri potrebbero riaffermarsi come un tempo ed essere presenti con regolarità nella classifica dei club più ricchi, e non come accaduto di recente soltanto a intermittenza e con posizioni marginali.

La netta ripresa tecnica ha influito anche sui guadagni, portando al reddito annuale una crescita del 40%, dai 154 milioni di euro del 2020 ai 216.3 milioni del 2021, il più alto degli ultimi 5 anni.

Bassissime anche per il Milan le entrate del matchday, ultimi in questa graduatoria, mentre sarebbe al 16esimo posto per quanto riguarda gli introiti commerciali, 69.1 milioni di euro.

Circa 11 in più del 2020, ma superiori anche al 2019, mentre nel 2017 erano 77 milioni. Il 68% degli incassi, comunque, è rappresentato dai ricavi dei broadcast, 147.2 milioni di euro.

In questo caso la crescita rispetto al 2020 (72 milioni) è vertiginosa e dovuta all’Europa.

A livello di social media si registra un ottimo decimo posto su Twitter, con 8.1 milioni di follower. In assoluto la piattaforma dove il club milanese raccoglie più seguaci è Facebook, con 25.2 milioni, piazzandosi al 12esimo posto sui 20 club analizzati. Più indietro Instagram (14esimo posto), con 11.6 milioni di follower.

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