Real Madrid, rivoluzione Pérez: via libera a 1 miliardo di sterline da privati per non cedere il passo alla Premier
In un momento cruciale per il calcio europeo, il presidente del Real Madrid Florentino Pérez sta architettando una mossa audace per blindare il futuro dei Blancos e colmare il divario con i colossi della Premier League. L'idea è ambiziosa: attrarre capitali privati per un investimento stimato intorno a un miliardo di sterline, aprendo le porte a nuovi soci esterni senza stravolgere l'essenza democratica del club.
L'annuncio potrebbe arrivare già domenica, durante l'assemblea annuale che radunerà i circa 100.000 soci del Real Madrid. Qui, Pérez illustrerà proposte concrete per ridisegnare la governance societaria, puntando a una formula che preservi lo status di club a proprietà diffusa, condiviso solo con i rivali eterni del Barcellona. Tra le opzioni sul tavolo, quella più accreditata prevede la nascita di una nuova entità societaria che acquisirebbe il 10% delle azioni del club, valutate complessivamente 10 miliardi di euro (circa 8,8 miliardi di sterline). Si tratterebbe di un ingresso di capitali freschi tra i 500 milioni e il miliardo di euro, a seconda della quota esatta – tra il 5% e il 10% – che verrà ceduta, come riportato da fonti vicine alla dirigenza.
Questa sarebbe la prima vera apertura agli investitori privati nella gloriosa storia di 123 anni del Real Madrid, un baluardo della tradizione societaria che ha sempre resistito alle sirene del modello azionario puro. "Il nostro club deve dotarsi di una struttura che lo salvaguardi come istituzione e protegga noi tutti in qualità di proprietari", ha dichiarato Pérez con fermezza. “A questo scopo, confermo che all'Assemblea presenteremo una proposta di riorganizzazione che assicuri il nostro domani, ci difenda dalle sfide incombenti e, soprattutto, ribadisca che i soci restano i legittimi detentori del club e del suo patrimonio economico.”
Il Real Madrid, d'altronde, non parte da zero: sta replicando con successo il modello che ha rivoluzionato i suoi introiti grazie allo stadio Santiago Bernabéu. Già oggi, i Blancos detengono il primato mondiale dei ricavi, con oltre 1 miliardo di euro incassati nella stagione 2023-24 – un traguardo unico nel panorama calcistico globale, come certificato dalla Deloitte Football Money League, classifica in cui il club madrileno ha trionfato in 14 delle ultime 20 edizioni. Eppure, anche un gigante come questo sente il fiato sul collo dei club inglesi, che dominano il mercato con una spesa record di 3 miliardi di sterline nell'ultima finestra di trasferimenti – una cifra che eclissa i budget combinati delle prime divisioni di Spagna, Germania, Francia e Italia. Il motore di questa supremazia? I diritti televisivi della Premier League, che sfiorano i 4 miliardi di sterline annui, lasciando i concorrenti continentali a inseguire.
Non è la prima volta che Pérez ricorre a partnership strategiche per potenziare le casse del club. Nel 2022, il Real ha ceduto il 20% di una società ad hoc per la gestione dei ricavi del Bernabéu a investitori istituzionali, incassando 360 milioni di euro (317 milioni di sterline). Risale invece al 2017 la vendita di una fetta dei futuri introiti da sponsorizzazioni a un gruppo americano, Providence Equity Partners. Ora, con il supporto di consulenti di prim'ordine come lo studio legale Clifford Chance e Key Capital Partners, Pérez sembra orientato a strutturare una nuova veicolo societario dedicato proprio a questo ingresso minoritario, puntando a una valutazione precisa che potrebbe assegnare a ciascun socio un'equità personale da circa 100.000 euro.
Un approccio non isolato: anche il Barcellona ha fatto leva su meccanismi analoghi per navigare la tempesta finanziaria scaturita da anni di gestione discutibile, cedendo quote di asset chiave per iniettare liquidità e mantenere la competitività. In un'era di Superlega e riforme UEFA, il Real Madrid di Pérez non vuole essere spettatore: questa iniezione di capitali potrebbe essere il propellente per continuare a dettare legge in Europa, tenendo il passo con l'inesorabile ascesa inglese. Domenica, i soci diranno la loro su un capitolo che potrebbe ridefinire il futuro del calcio.