Pellissier e la Clivense raccolgono 500 mila euro dal crowdfunding

Continua l’attività di Sergio Pellissier da presidente della Clivense: vicino il primo obiettivo intermedio della campagna di crowdfunding.

Dopo la rinuncia e la scomparsa del Chievo Verona dal calcio italiano, la parte clivense della Verona calcistica si è mossa subito per tornare sul campo e nel calcio che conta.

Nasce così il Football Club Clivense fondata da Enzo Zanin e dall’ex bandiera e capitano del Chievo, Sergio Pellissier.

Proprio da un’idea dell’ex attaccante nasce il progetto di Equity Crowdfunding “Prendi Quota – Credi anche tu nella Clivense” che punta a rendere il calcio più sostenibili sotto tutti i punti di vista, soprattutto economici. “La società e la squadra si configurano come uno smart football hub, ossia un aggregato di valori positivi ed etica dello sport, in cui il tifoso si riconosce pienamente”, questo l’obiettivo dichiarato del club nella descrizione del progetto.

Gli obiettivi e lo Smart Football Hub

Come riportato da Calcio e Finanza, la campagna lanciata alla fine del mese di aprile, ha superato subito l’obiettivo minimo fissato a 150 mila euro e molto vicina a raggiungere il primo obiettivo intermedio di 500 mila euro.

Questo traguardo sarebbe fondamentale per i vertici societari, sia per affrontare il futuro con serenità grazie alla disponibilità economica, sia per cercare di velocizzare le tappe e tentare l’accesso in Serie D acquistando un titolo, con il club che è stato promosso quest’anno nella Seconda Categoria veneta.

Nel progetto Clivense, pur mantenendo un approccio step by step facendo attenzione alla gestione delle risorse economiche, ogni nuovo obiettivo raggiunto nella campagna consentirà di aggiungere altri asset fondamentali per unire sport, comunità e territorio.

Le risorse permetteranno anche di entrare nel vivo dell’ambizioso step “Smart Football Hub” che vede tra i suoi principi fondamentali il fan & stakeholder engagement, ossia la creazione di un “legame completo” con i tifosi da vivere tutto l’anno, condividendo le esperienze oltre la gara domenicale.

Altra peculiarità degli obiettivi della Clivense è il legame con il territorio.

La valorizzazione del territorio, attraverso il “brand Verona” è un elemento portante del progetto in quanto il territorio significa comunità, persone e imprese con cui costruire un percorso di crescita duraturo nel tempo che dia stabilità a tutte le parti coinvolte.

Gli altri asset: giovani e P.A.C.E.

Altro asset fondamentale è rappresentato dallo sviluppo integrato del club, prima squadra, settore giovanile e scuola calcio.

Lo sviluppo delle giovanili, che riguarderà 10 squadre (2 primi calci, 4 pre-agonistica, 4 agonistica) sarà dunque importante per il progetto prendendo spunto dai grandi club europei, Ajax e Benfica su tutti.

Inoltre, con molta difficoltà ovviamente, sarà importantissimo il raggiungimento del secondo obiettivo intermedio che vorrà dire, realizzazione del training center di proprietà i cui costi sono stimati intorno a 1,5milioni di euro.

I valori del progetto Clivense invece sono riassumibili nell’acronimo P.A.C.E., che racchiude l’ambizione e la speranza di creare realmente un modello di calcio sano, partecipato e condiviso a Verona.

  • Passione, da trasmettere a tutti gli stakeholder;
  • Ambizione, la volontà di dare sempre tutto e sapersi rialzare dopo le cadute;
  • Coesione, essere un punto di riferimento sviluppando il concetto di “famiglia allargata”;
  • Energia, far vivere ai tifosi un’esperienza intensa attraverso una partecipazione a 360°.


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