Un viaggio tra i musei del calcio più iconici del mondo: dai templi delle grandi squadre come il Real Madrid alle cattedrali della storia sportiva globale. Scopri dove il pallone diventa cultura
In uno dei miei ultimi articoli avevo posto l’attenzione sugli stadi: sulla loro architettura e sul ruolo che ricoprono come veri e propri templi di fede, dove passione e gioco si fondono. Recentemente, durante una chiacchierata con alcuni amici su quale museo visitare in occasione del nostro prossimo viaggio, uno di loro mi ha detto: «Visto che sei sempre tu a portarci nei musei… perché non andiamo a visitare quello del Real Madrid?»
Immaginate la mia espressione. Un museo del calcio? Di una squadra?
Interessante. Non ci avevo mai pensato… Potrebbe essere un ottimo spunto per un prossimo articolo!
Così ho iniziato a fare ricerche e, lo confesso, ho scoperto un vero e proprio universo di musei calcistici a me del tutto sconosciuto. Oggi, quindi, vi porterò in giro per il mondo alla scoperta dei luoghi in cui il pallone viene raccontato, celebrato, osannato: veri tributi alla passione e alla cultura calcistica.
Per un appassionato di calcio, entrare in questi musei è come per me varcare le porte del Rijksmuseum dopo quasi dieci anni di chiusura per ristrutturazione: un’esperienza quasi extracorporea.
(Se non ci siete mai stati e amate l’arte, vi consiglio davvero di andare ad Amsterdam a visitarlo.)
Ma torniamo a noi.
Ognuno di questi incredibili luoghi offre una visione unica della ricca storia di questo sport straordinario, capace di muovere masse. Questi Musei non celebrano solo le squadre: sono vere e proprie cattedrali dedicate al gioco più popolare al mondo.
Sono molti, sparsi in tutto il pianeta, ma tutti hanno una cosa in comune: la capacità di sospendere il tempo. I campioni del passato continuano a vivere attraverso le loro imprese, ispirando generazioni di tifosi, vecchi e nuovi.
Sono luoghi di pellegrinaggio, spesso capaci di generare un indotto turistico notevole. Sempre più spesso, infatti, questi musei rappresentano la “scusa” perfetta per visitare una città nuova.
Curiosamente, il museo del calcio più antico non si trova in Inghilterra, patria del football, bensì a Madrid: si tratta del museo del Real Madrid, aperto nel 1952 all’interno dello stadio Santiago Bernabéu.
Tuttavia, il National Football Museum, originariamente fondato a Preston (Inghilterra) nel 2001 e oggi a Manchester, è considerato uno dei primi grandi musei interamente dedicati alla storia globale del calcio.
Pur non essendo il più antico in senso assoluto, è tra i più influenti e pionieristici a livello internazionale.
Forse il museo calcistico più iconico si trova a Zurigo: il FIFA Museum, spazio espositivo ufficiale della Federazione Internazionale di Calcio. Qui gli amanti del football possono ammirare l’"Arcobaleno", una spettacolare vetrina lunga 35 metri che espone le maglie di tutte le 211 nazionali affiliate alla FIFA, disposte per creare un affascinante effetto cromatico. Da qui inizia un viaggio attraverso le regole, i grandi eventi, i campioni leggendari e le partite che hanno fatto la storia.
Se invece volete restare in Italia, vi consiglio un vero Grand Tour calcistico, proprio come facevano i pittori del Settecento e dell’Ottocento.
Inizierei con il Museo del Calcio di Coverciano (Firenze)
Aperto nel 2000 all’interno di una casa colonica chiamata Podere Gignoro, espone cimeli della Nazionale italiana dal 1922 ad oggi: palloni, coppe, maglie, medaglie, scarpe e molto altro, oltre a un centro multimediale con foto e filmati.
Proseguendo con il J Museum (Torino)
Il museo della Juventus racconta la storia del club attraverso un percorso che parte dalle origini e arriva fino ai giorni nostri, con uno sguardo anche alle contaminazioni culturali con cinema e musica.
Per poi passare al San Siro Museum (Milano) – Inaugurato nel 1996, celebra il patrimonio sportivo di A.C. Milan e F.C. Internazionale Milano, storici rivali che condividono lo stesso stadio. Situato all’interno del Meazza, il museo offre un viaggio nella storia delle due squadre e del calcio milanese, arricchito da mostre interattive e una collezione sempre più ampia di cimeli.
Non si può non visitare il museo del Genoa, del club più antico d’Italia, fondato nel 1893 e che si trova nei locali un tempo occupati dal giornale “Il Lavoro“. Il museo ripercorre la storia del Genoa CFC con un’esposizione multimediale che include cimeli, trofei e una vasta documentazione fotografica e video.
In questa mia ricerca spasmodica ed appassionante, lo ammetto, ho scoperto che a Roma esiste il Museo del Calcio Internazionale. Si trova in Via Merulana 10, il museo offre un’esposizione di oltre 10.000 cimeli, inclusi maglie, palloni, scarpini, trofei e altri oggetti legati al calcio internazionale, coprendo un arco temporale che va dal 1890 ai giorni nostri. Tra i pezzi di spicco ci sono maglie indossate da leggende come Pelé e Maradona, nonché il primo pallone usato in una partita dell’era contemporanea.
Come vi accennavo, questi musei sono oggi un’importante fonte di introiti sia per i club che per le città che li ospitano. Solo per darvi un’idea, i dati ovviamente variano ogni anno, ma basandoci su ultimi numeri recenti (2024), dei più visitati sono i seguenti:
Tutti questi musei offrono esperienze emozionanti, capaci di raccontare non solo partite e trofei, ma anche le culture e i valori che il calcio incarna.
E allora... pronti, partenza, via: andiamo al museo!