A metà ottobre il portoghese si è ricordato di essere un giocatore degno di tale appellativo. Trascinatore incontenibile al centro dell'attacco rossonero
Photo by official AC Milan
Fiorentina ko a San Siro. Il Milan piega i toscani e agguanta la vetta con un protagonista assoluto: Rafa Leao. Finalmente il lusitano ha sfoderato una di quelle prestazioni superlative di cui è di certo capace, ma che di rado offre sul terreno di gioco. Doppietta e tanta gioia condivisa con compagni di squadra, staff e tifosi sugli spalti.
Gosens aveva illuso i viola in apertura con il momentaneo vantaggio. Poco dopo però si scatena Leao che inizia a dirigere l'orchestra al Meazza. Al 18' il timbro del pareggio con una conclusione da standing ovation. Il perfetto equilibrio si spezza solo al 47' della ripresa con un discusso rigore concesso al Milan per presunto fallo su Gimenez. Il portoghese non perdona dagli undici metri.
Nell'immediato post-partita mister Pioli, sponda Fiorentina, ha esternato tutte le perplessità sul penalty dato al Diavolo. Sulla medesima lunghezza d'onda anche il dirigente viola Pradé. Tornando a Leao, il lusitano doveva inviare un chiaro segnale di vita calcistica ad Allegri e lo ha fatto nel modo migliore possibile. Tra l'altro l'allenatore rossonero in questo weekend ha dovuto affrontare tre pesanti assenze: Rabiot, Pulisic e Nkunku. Il Milan vola sulle ali dell'entusiasmo pure in emergenza. La parola scudetto comincia ad essere pronunciabile.
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