La UEFA stima danni da 7 miliardi per il calcio causa Covid

I dati dell'indagine sottolineano il grido d'allarme lanciato più volte negli ultimi mesi dai principali protagonisti del mondo del pallone.

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La UEFA ha pubblicato la tredicesima edizione del rapporto The European Club Footballing Landscape, il rapporto annuale di benchmarking delle licenze per club nel calcio europeo.

Il report fornisce ancora una volta una revisione accurata e dettagliata del panorama finanziario del calcio europeo e delle competizioni made in UEFA. Inoltre, è presente anche un aggiornamento sull'effetto del secondo anno di pandemia e gli effetti legati al COVID-19.

Il report indica una perdita generale di 7 miliardi di euro per il calcio europeo. La UEFA ritiene che, con la nuova variante del virus, i numeri potrebbero essere ancora più alti, poiché l’affluenza negli stadi potrebbe essere di nuovo bloccata generando un ulteriore impatto negativo sulle entrate da botteghino e sugli sponsor.

Per quanto riguarda l’andamento dei club, si stima che le perdite ammontano a 3 miliardi di euro alla fine stagione 2020/2021. Prima della pandemia, l’importo era quasi trenta volte inferiore (144 milioni di euro). In questo scenario apocalittico si evidenzia che le vendite per i diritti TV sono aumentate, rappresentando il 36% dei ricavi generali. Le entrate commerciali, generate da attività di partnership della UEFA, sono aumentate dal 2% al 20% di incidenza sul totale degli ingressi.

Tra i campionati, la Serie A (-18%), la Ligue 1 (-19%) e la Superlig turca (-21%) hanno subito il maggior numero di perdite nei due anni (tra il 2019 e il 2021), mentre LaLiga e Bundesliga hanno perso “solo” il 13% delle entrate.

Un miliardo per i giovani e visibilità per il calcio femminile

Bene la redistribuzione dei fondi dedicati ai giovani. Infatti, è stato distribuito circa 1 miliardo di euro a più di 1.500 club e accademy in tutta Europa a scopo di investimento per l’impiego e lo sviluppo dei giovani calciatori. In prospettiva, secondo le stime dell’ente, si arriverà a oltre 2,7 miliardi di euro l'anno.

Il rapporto mostra anche che i trasferimenti per giocatori di età pari o inferiore a 23 anni hanno rappresentato il 55% della spesa totale dei trasferimenti nei 20 maggiori campionati d'Europa, rispetto a una media decennale del 47%. Ciò suggerisce che i club credono sempre più che si possa trovare valore nei giovani, visto anche il loro potenziale di rivendita futura.

Nel rapporto la UEFA ha voluto inserire un capitolo dedicato e dettagliato sulla crescita e lo stato del calcio femminile europeo

Si è analizzata la crescente commercializzazione dei diritti TV delle gare di calcio femminile, considerato un ottimo strumento di visibilità per gli sponsor interessati ad investire nel calcio in rosa. In più, venti tra le principali divisioni europee hanno chiuso accordi per la trasmissione nazionale e multimediale di gare di calcio femminile.

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