Il muro dell'ingaggio: Sancho chiede, la Juventus non cede. Trattativa ad un punto morto?
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Questo matrimonio non s’ha da fare, o almeno così sembra. Le voci di mercato su un possibile approdo di Jadon Sancho alla Juventus sono tornate ad essere moda, esattamente come accaduto nella scorsa estate prima dell’approdo del calciatore al Chelsea, nelle ultime settimane. Una parentesi di una sola stagione a Londra, dove ha conquistato anche la UEFA Conference League, con biglietto di ritorno per Manchester a giugno. Al momento, l’esterno sembra essere in uscita dai Red Devils, con diverse soluzioni all'orizzonte.
Le difficoltà dell’affare derivano tutte dall’ingaggio. Difatti, la trattativa tra i due club non sembra essere proibitiva: il Manchester United chiede una cifra tra i 25 e 30 milioni, che la Juventus è pronta a coprire. I bianconeri potrebbero optare anche per alcune contropartite, considerando anche l’ingente numero di calciatori in uscita, da Douglas Luiz a Weah, da mettere sul piatto per provare ad abbassare le pretese del club inglese.
Nonostante lo scenario positivo in termini di trattativa tra proprietario del cartellino e possibile acquirente, una ventata di sensazioni negative sembrano provenire dalla questione stipendio. Infatti, Sancho non voler rinunciare ad un pesante ingaggio di 8 milioni annui, comunque meno dei 15 percepiti attualmente dal Manchester United, cifra considerata troppo pesante per le casse del club torinese.
Una trattativa, dunque, dipendente molto dalle volontà del calciatore e del suo entourage. Qualora Sancho dovesse abbassare la richiesta, la Juventus potrebbe dirsi pronta a chiudere una trattativa, travagliata e lunga, ad un anno di distanza dal primo tentativo.