I friulani si stanno gustando con ogni probabilità il periodo più impattante della carriera dell'ex talento della Roma
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Nicolò Zaniolo disegna calcio a meraviglia. Inutile girarci attorno, il numero 10 sta trascinando una intera squadra al suo fianco. L'Udinese vince e convince. Gran parte del merito va al talento smisurato di un ragazzo che al pallone di elevata caratura avrebbe ancora molto da offrire. Una promessa non mantenuta? I numerosi infortuni, e forse qualche scelta di vita sbagliata, non hanno permesso al gioiellino originario di Massa di spiccare un volo planetario.
Udine e l'Udinese sono diventate allora un porto sicuro per il buon Nicolò. In estate si è materializzato l'affare tra i bianconeri dei Pozzo ed il Galatasaray. Un prestito annuale da 2,5 milioni di euro. Zaniolo in Friuli si sta trovando splendidamente nel cuore di un contesto lontano dalle pressioni spasmodiche delle grandi piazze. Roma lo aveva idolatrato ma, al tempo stesso, probabilmente messo su di un piedistallo troppo alto per l'età dell'epoca. La piccola ma familiare casa bianconera ha messo il ragazzo nelle condizioni ideali per esprimersi.
D'altronde i numeri di questo inizio di stagione confermano il magic moment di Nicolò. Per lui 4 reti siglate in 11 partite di Serie A e anche un gettone con gol in Coppa Italia per un totale di 774 minuti trascorsi sul terreno di gioco. Al momento il suo cartellino tocca quota 12 milioni. Alle dipendenze dei Pozzo Zaniolo percepisce un ingaggio netto di 1,8 milioni.
La storia di Zaniolo può essere accostata a quella di Roberto Baggio. Nell'annata 1997-1998 il Divin Codino decise di trasferirsi alla corte del Bologna per rinascere dalle ceneri della negativa avventura all'Inter. Roby al Dall'Ara nacque calcisticamente una seconda volta, riuscendo pure a conquistare la convocazione di Cesare Maldini per il Mondiale francese. Ecco, la prossima estate c'è l'appuntamento globale e Nicolò sogna di tornare in azzurro.