La parabola discendente dell'avventura di Dušan Vlahović alla Juventus volge verso un amaro epilogo. La società e l'entourage del serbo valutano più soluzioni, tutte rivolte ad un futuro lontano da Torino
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L’arrivo in pompa magna nel gennaio 2022 è solo un ricordo sbiadito nella mente di Dušan Vlahović e dei tifosi bianconeri. Il decorso, o meglio, la parabola discendente, ha allontanato il serbo dalla Juventus, raffreddando un rapporto divenuto sempre più complicato quanto conflittuale. Un’avventura, dunque, giunta inevitabilmente al capolinea, complice la decisione societaria di puntare su altri profili e il mancato rinnovo del calciatore a cifre inferiori rispetto a quelle percepite oggi. Dunque, data la complicatezza della circostanza, le parti starebbero cercando delle soluzioni in uscita, una delle quali potrebbe portare ad una amarissima risoluzione contrattuale.
Un film già visto dalle parti di Torino, simile a quanto accaduto con Federico Chiesa, poi passato in extremis al Liverpool, durante la sessione di mercato estiva scorsa. Il club torinese punta a gestire la soluzione Vlahović in modo completamente differente - visto anche l’ingente stipendio da lui percepito, arrivato a cifre superiori a 10 milioni - onde evitare ulteriori situazioni spiacevoli, come ad esempio l’obbligo di relegare il calciatore fuori dalla rosa per la prossima stagione sportiva.
La prima soluzione porterebbe portare il procuratore del serbo, Darko Ristic, e il direttore generale del club bianconero, Damien Comolli, a optare per un rinnovo-ponte – adottato dal Napoli per Osimhen nella scorsa estate – con stipendio spalmato in due annualità, al fine di aprire la porta del prestito ai diversi club interessanti. L’altra strada, la più dura, ma che tende a rimarcare le criticità derivanti da un muro contro muro inevitabile, è quella della risoluzione consensuale.
Dunque, di conseguenza, tutte le vie percorribili portano ad un Dušan Vlahović lontano da Torino nel più breve tempo possibile.
Dal suo approdo in bianconero per 83,50 milioni di euro dalla Fiorentina nel gennaio 2022, come già visto precedentemente, ha collezionato un totale di 145 presenze con 58 gol e 14 assist in tre stagioni e mezzo. La migliore di queste, indubbiamente, è la 2023/2024 sotto la guida di Massimiliano Allegri, terminata con ben 18 reti complessive, comprendenti le due realizzate nella finale di Coppa Italia del 15 maggio 2024, valse il trofeo, suo unico in bianconero, nella sfida contro l’Atalanta.
Diversamente, negli ultimi periodi di questa stagione, soprattutto dall’approdo di Randal Kolo Muani a gennaio, è partito per molte volte dalla panchina. L’ultima presenza, probabilmente il canto del cigno della sua esperienza juventina, è quella nella terza gara della fase a gironi del Mondiale per Club contro il Manchester City, con gol della bandiera del 2-5 nella disastrosa serata statunitense. Nell’ottavo contro il Real Madrid è rimasto fuori per tutta la gara.