L'attaccante figlio d'arte non ha trovato lo spazio che meritava, e che meriterebbe, nel contesto bergamasco. Per lui si prospetta un'esperienza lontano da Zingonia
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Daniel Maldini non è riuscito ad entrare nelle grazie tecniche prima di Ivan Juric ed ora di Raffaele Palladino. Nelle ampie rotazioni dei due allenatori che si sono avvicendati al timone dell'Atalanta, infatti, il profilo della punta scuola Milan di rado ha ottenuto minutaggio in campo. Dati lapalissiani che stimolano la dirigenza nerazzurra a inevitabili riflessioni sull'imminente futuro del ragazzo. La sessione invernale del calciomercato potrebbe quindi costituire un momento utile per trovare una collocazione diversa e consona alle aspirazioni del giocatore stesso.
A lanciare la notizia di un possibile trasferimento di Daniel Maldini è oggi il quotidiano Tuttosport, con rilancio da parte di Calciomercato.com. Il centravanti classe 2001, utilizzabile pure da seconda punta o trequartista, è uno dei nomi presenti sul taccuino del Torino del Presidente Cairo e del direttore sportivo Vagnati. La formula ideala è quella del prestito con diritto di riscatto, almeno fino alla prossima estate.
Sulle tracce del giovane attaccante c'è pure la Fiorentina del neo tecnico Vanoli. Occhio però anche all'interesse mostrato in tempi non sospetti dalla Lazio con l'uomo mercato Fabiani sempre vigile nell'individuare giocatori futuribili da affidare alle sapienti mani tattiche di Maurizio Sarri.
Maldini altrove vuole comprensibilmente ritrovare quella linfa motivazionale un po' smarrita negli ultimi mesi a Zingonia. Per lui, in questa prima parte di stagione 2025-2026, la miseria di 9 gettoni tra campionato e coppe per un totale di 301 minuti. Attualmente il suo cartellino vale 10 milioni di euro. La Dea nel febbraio di quest'anno ha speso 13 milioni per acquistarlo dal Monza.