Vaduz: la società del Liechtenstein che gioca in Svizzera e in Conference League

Il club del presidente Patrick Burgmeier rappresenta un caso davvero curioso, milita nella seconda divisione di un campionato estero e partecipa al terzo torneo UEFA.

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Il nuovo format del calcio europeo in vigore dall’anno scorso si contraddistingue per aver aggiunto una nuova competizione UEFA per club: la Conference League.

Il torneo, che nel proprio battesimo ha permesso alla Roma e all’Italia di riconcedersi una gioia in campo europeo, regala agli appassionati la possibilità di venire a contatto con realtà calcistiche pressoché sconosciute, imparando a conoscerne giocatori, caratteristiche e colori sociali.

Un lato del calcio europeo in cui raramente ci si imbatte e che arricchisce la cultura sportiva.

Tra queste vi è sicuramente il Fussball Club Vaduz, società nativa del Liechtenstein, ma militante nella seconda divisione svizzera.

Già così una bella cartolina di presentazione piuttosto confusa. Ed impreziosita poi dal fatto che, nonostante sia iscritta alla serie cadetta elvetica, partecipi a questa edizione proprio della neonata competizione europea.

La domanda che sorge spontanea è quindi come sia possibile tutto ciò, considerando la rigida scrematura iniziale per partecipare ai tornei UEFA, tarata su ranking dei campionati nazionali e posizione in classifica dei club al termine degli stessi.

La spiegazione a questo dilemma parte dalla natura stessa della società. Vaduz è un paesetto del Liechtenstein, Stato che conta 38.000 anime, situato tra Austria e Svizzera. Una nazione quindi decisamente troppo piccola per organizzare un proprio campionato nazionale, portando quindi la società bianco-rossa a spostarsi in contesti elvetici.

Tuttavia, la Liechtensteiner-Cup, al contrario del campionato, viene disputata e vinta puntualmente proprio dal Vaduz. L’albo d’oro recita infatti:

  • Vaduz: 48 edizioni vinte;
  • Balzers: 11 edizioni vinte;
  • Triesen: 8 edizioni vinte;
  • Eschen/Mauren: 5 edizioni vinte;
  • Schaan: 3 edizioni vinte.

Un dominio quindi schiacciante della società guidata dal presidente Patrick Burgemeier e allenata da Alessandro Mangiaratti.



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E questa vittoria pressoché annuale e il fatto che il Liechtenstein sia membro a pieno titolo della UEFA, permette alla società di accedere ai turni di qualificazione della Conference League.

Solitamente, considerando l’entità di questa piazza ed un livello calcistico sempre molto inferiore rispetto a Nazioni più grandi e accreditate, la squadra viene eliminata al primo turno, dicendo addio ad ogni velleità.

Ma quest’anno, invece, la musica è decisamente cambiata grazie a vittorie storiche contro l’austriaca Rapid Vienna e la turca Konyaspor, permettendo a Benjamin Büchel e compagni di vivere un sogno.



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