Tutti i brand che hanno preso posizione contro il Mondiale in Qatar

Ecco alcuni brand che hanno preso posizione pubblicamente contro la FIFA World Cup 2022. Spot, slogan e prodotti con un messaggio chiaro, boicottare il Mondiale in Qatar. Vediamo quali sono i brand dissidenti.

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È ormai arrivato il momento del calcio d’inizio della FIFA World Cup più discussa della storia.

A 12 anni dall’assegnazione è arrivato il momento di disputare il primo Mondiale invernale della storia e il primo che si disputerà in un paese arabo.

Numerose nel corso degli anni sono state le critiche mosse alla FIFA per l’assegnazione della Coppa del Mondo al Qatar, soprattutto per le restrizioni imposte dal paese organizzatore basate su usi e costumi della religione islamica.



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La Coppa del Mondo nonostante le critiche resta di fatto uno dei più grandi eventi sportivi al mondo, anche per questa edizione i numeri sono importanti. Oltre 1,5 milioni di tifosi sono attesi in Qatar per un Mondiale che è costato, secondo alcune stime che prendono in considerazione le infrastrutture legate direttamente o indirettamente alla competizione, circa 210 miliardi di euro.

Per molti brand una strategia di marketing intelligente è stata quella di seguire il filone delle critiche e dei boicottaggi che su più fronti hanno attaccato l’edizione 2022, ed anche quest'anno, alcuni marchi hanno usato la loro creatività e il loro network per creare delle campagne iconiche.

Oltre a BrewDog, birrificio scozzese che ha preso una posizione aggressiva contro il torneo con una campagna pubblicitaria controversa e l'impegno a donare parte dei profitti a enti di beneficenza per i diritti umani impegnati in progetti per il Qatar (di cui vi abbiamo parlato qui), ed Hummel che da sponsor tecnico della Danimarca, presente al Mondiale, ha scelto di realizzare un prodotto “meno visibile” per non dare ulteriore risalto alla manifestazione.

Ecco le altre campagne che hanno espresso il loro rifiuto al Mondiale.

Duolingo

Anche il social network di apprendimento linguistico Duolingo, ha annunciato la sponsorizzazione de "l'altro Qatar".

Il brand ha sponsorizzato una squadra di calcio amatoriale con sede a Rio de Janeiro, in Brasile, il Qatar FC avrà Duolingo come main sponsor di maglia.

Quella di Duolingo non è proprio una vera campagna anti-Qatar ma più che altro una strategia intelligente di ambush marketing. Oltre a fornire nuove divise per il club, l’azienda pagherà l'affitto del campo da gioco per un anno, oltre a donare alla squadra varie attrezzature sportive.

"Con la sponsorizzazione del Qatar FC, composto da persone che, come la maggior parte dei brasiliani, sono appassionate di calcio, rafforziamo il nostro scopo comune, che è quello di offrire opportunità e alternative alle persone attraverso lo sport e l'istruzione", ha affermato Analigia Martins, direttrice marketing di Duolingo in Brasile.

“Siamo molto felici di stabilire questa partnership con Duolingo, poiché saremo in grado di continuare a svolgere il nostro lavoro con il Qatar FC qui a Itagua, supportando la nostra comunità. Inoltre, incoraggiamo il team a imparare una nuova lingua, che sappiamo può trasformare la vita", ha commentato Alex Flix dos Santos direttore del Qatar FC.

Naranja X

La società di fintech Naranja X dall’Argentin ha ideato un modo per ottenere "abbracci sicuri" in Qatar, in protesta contro le sue leggi anti LGBT+, che vedono l’omosessualità come un reato.

Con il servizio “Safe Hug” l’azienda fornirà assistenza legale, avvocati compresi, in caso di cause legali e la copertura di eventuali multe che potrebbero derivare per coloro che saranno sopraffatti dalla passione per il calcio quando saranno in Qatar per il Mondiale.

"Questo Mondiale ha una grande particolarità, si gioca in un luogo dove le eccessive manifestazioni di affetto in pubblico possono essere penalizzate. Cosa che solitamente fanno gli argentini quando festeggiano e accompagnano la Nazionale, quest'anno potrebbero generare problemi legali per i viaggi dei tifosi in Cup", ha spiegato l'azienda.

SportsBet

Il bookmaker australiano Sportsbet ha costruito una campagna sull'apatia generale del torneo, nonostante la presenza dei Socceroos, che sono una delle nazionali che si sono espresse pubblicamente contro le politiche del Qatar.

Il bookmaker ha ideato una campagna scherzosa che riguarda l’indecisione nella risposta ad una specifica domanda (esempio quando si risponde “si,no”).

Virgin Atlantic

"La squadra dell'Inghilterra volerà ai Mondiali del Qatar su un aereo 'Rain Bow' con un'icona LGBTQ+", ha annunciato il quotidiano Independent.

Il tutto rientra in un forte segnale di solidarietà nei confronti della comunità LGBT+ da parte dell’opinione pubblica contro la decisone della compagnia aerea Virgin Atlatic di “bloccare” la sua politica sulle uniformi neutrali dell’equipaggio per il volo che ha portato la nazionale inglese in Qatar.

In una dichiarazione che spiega il motivo alla base di questa decisione, un portavoce di Virgin Atlantic ha dichiarato: "Siamo orgogliosi che la nostra politica di identità di genere consenta alle nostre persone di esprimersi attraverso una scelta uniforme [ma] a seguito di una valutazione del rischio, è stato raccomandato che la politica fosse non applicato sul volo charter di oggi per garantire la sicurezza della nostra gente”.

La compagnia aerea ha affermato che la sua decisione è arrivata dopo "aver considerato le leggi e gli atteggiamenti nei confronti della comunità LGBTQ + e le espressioni di identità".

Lucozade

Lucozade, bevanda energetica di Beam Suntory, è uno sponsor dell'Inghilterra.

Come riporta il The Sun, ha ritirato tutti i suoi marchi dalla Coppa del Mondo "In segno di affronto nei confronti del Qatar".

L’azienda inoltre si assicurerà che le sue bottiglie non siano visibili durante le partite, gli allenamenti o le conferenze stampa della nazionale.

“Lucozade è un orgoglioso sponsor a lungo termine della squadra inglese, ma non siamo un partner ufficiale della Coppa del Mondo FIFA. Continuiamo a supportare tutte le squadre inglesi, che celebrano la diversità, l'equità e l'inclusione”.

"Mentre la squadra inglese ha accesso alle nostre bevande per scopi di idratazione, non avremo una presenza del marchio durante le conferenze stampa, le sessioni di allenamento o sui campi".

Questa posizione arriva dopo la decisione della FIFA di vietare la vendita di bevande alcoliche negli stadi della Coppa del Mondo.



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