Perché l'assenza della gol line technology non è un problema
I gironi di Champions League stanno entrando nella propria fase finale.
Quella decisiva, durante la quale è necessario raccogliere definitivamente quanto di buono fatto durante il percorso o, nel caso della Juventus, provare a risolvere una situazione negativa per molti versi inaspettata.
I Bianconeri sono infatti reduci dalla pesantissima sconfitta in casa del Maccabi Haifa e in ritardo di 5 punti rispetto alle capoliste, parimerito, PSG e Benfica. Dovendo, questa sera, ottenere a tutti i costi i tre punti al Da Luz di Lisbona per continuare a mantenere la speranza di passare il turno.
Un match estremamente insidioso, caratterizzato anche da una situazione molto particolare e difficilmente ripetibile: a causa di un guasto tecnico, la partita verrà disputata senza l’ausilio della goal-line tecnology.
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Ovvero il sistema utilizzato dalla UEFA per eliminare il problema dei goal fantasma, dotandosi del cosiddetto “occhio di falco” con un approccio tecnologico sperimentato anche in altre discipline.
Tuttavia, nonostante questa rappresenti ormai un ausilio fondamentale per ridurre il margine d’errore della terna arbitrale, alleggerendone al contempo le responsabilità, la sua mancanza sopravvenuta non impedirà affatto il corretto svolgimento dell’incontro.
La VAR, infatti, è programmata anche per individuare la posizione del pallone grazie ad una telecamera posta sulla linea di porta. Colmando così qualsiasi lacuna.
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