Pep Guardiola, Dottore Honoris Causa: l’Università di Manchester celebra un’icona del calcio e della città

L’Università di Manchester celebra Pep Guardiola con una laurea honoris causa, premiando non solo i suoi trionfi con il Manchester City, ma anche il suo impatto sulla città e il suo impegno umanitario: dalle sei Premier League al messaggio di pace per Gaza, scopri come il tecnico catalano ha conquistato un altro trofeo, questa volta accademico

(Photo by Alex Davidson/Getty Images)

Una nuova gemma si aggiunge alla straordinaria carriera di Josep “Pep” Guardiola: l’Università di Manchester ha conferito al tecnico del Manchester City una laurea honoris causa, un riconoscimento prestigioso che celebra non solo i suoi successi sportivi, ma anche il suo profondo impatto sulla città e sulla comunità locale. La cerimonia, svoltasi nella storica Whitworth Hall, ha visto il 54enne catalano ricevere il titolo dal Cancelliere dell’Università, Nazir Afzal, in un’atmosfera carica di emozione e orgoglio.

Un riconoscimento oltre il campo

L’Università di Manchester ha motivato la decisione sottolineando il ruolo di Guardiola come “innovatore e vincente” che ha ispirato milioni di persone attraverso il suo lavoro. Il Professor Duncan Ivison, Presidente e Rettore dell’ateneo, ha dichiarato: “Pep è un innovatore e un vincitore che ha ispirato milioni con il suo successo da allenatore. Ha svolto un ruolo cruciale nel successo globale del Manchester City e siamo onorati che abbia accettato questo titolo.”

Dal suo arrivo a Manchester nel 2016, Guardiola ha trasformato il Manchester City in una potenza del calcio mondiale, conquistando sei titoli di Premier League, una Champions League nel 2023 e numerosi trofei nazionali e internazionali. Tuttavia, il riconoscimento accademico va oltre i trofei: l’Università ha voluto premiare anche il suo impegno sociale, attraverso iniziative come la Fondazione Guardiola Sala, che sostiene progetti umanitari e sportivi, e il suo contributo alla crescita culturale e sociale della città.

Guardiola, visibilmente commosso, ha commentato: “Manchester significa molto per me. Ho trascorso qui nove anni ed è diventata la mia casa. Le persone, la cultura, il mio incredibile club, i miei colleghi: tutto questo ha reso questo periodo speciale.” Il tecnico ha anche approfittato dell’occasione per lanciare un messaggio di pace, esprimendo il suo dolore per il conflitto a Gaza: “È così doloroso quello che vediamo a Gaza. Mi fa male in tutto il corpo. Non si tratta di ideologia, ma di amore.” Un intervento che sottolinea la sua sensibilità verso le questioni globali, un tratto meno noto ma altrettanto significativo del suo carattere.

Una carriera leggendaria

Pep Guardiola è universalmente riconosciuto come uno dei più grandi allenatori della storia del calcio. La sua carriera, iniziata nel 2008 con il Barcellona, lo ha visto vincere 38 trofei in totale, tra cui tre Champions League (due con il Barcellona e una con il Manchester City), quattro Supercoppe UEFA (record condiviso con Carlo Ancelotti) e tre Coppe del Mondo per club. Al Manchester City ha stabilito primati storici, come le quattro Premier League consecutive dal 2020 al 2024, un traguardo mai raggiunto prima nella storia del calcio inglese.

Prima di diventare allenatore, Guardiola è stato un centrocampista di spicco, pilastro del “Dream Team” di Johan Cruyff al Barcellona e vincitore di sei campionati spagnoli e una Champions League da giocatore. La sua filosofia di gioco, basata sul possesso palla, la creatività e il controllo tattico, ha rivoluzionato il calcio moderno, influenzando generazioni di allenatori e giocatori.

L’impatto a Manchester

L’assegnazione della laurea honoris causa non è solo un tributo ai successi sportivi, ma anche un riconoscimento del legame speciale tra Guardiola e Manchester. In nove anni, il tecnico ha non solo portato il Manchester City a dominare il calcio inglese, ma ha anche contribuito a rafforzare l’identità della città come centro di eccellenza sportiva. La sua capacità di adattare il proprio sistema tattico, come dimostrato dall’evoluzione del gioco posizionale con l’arrivo di Erling Haaland, ha consolidato la sua reputazione di innovatore. Inoltre, il suo impegno fuori dal campo è altrettanto significativo. La Fondazione Guardiola Sala, gestita in parte dalla figlia María, supporta cause umanitarie e sportive, mentre Pep ha spesso usato la sua piattaforma per promuovere valori di inclusione e solidarietà. 

La laurea honoris causa rappresenta un momento di celebrazione non solo per Pep Guardiola, ma per tutto il mondo del calcio. È il riconoscimento di un uomo che ha saputo coniugare genio tattico, passione e umanità, lasciando un’impronta indelebile ovunque abbia lavorato. Manchester, oggi, non è solo la città dei suoi trofei, ma anche il luogo che lo ha accolto come un figlio e lo ha onorato come un’icona. Mentre i tifosi del Manchester City sognano nuovi trionfi, il “Dottor Guardiola” continua a scrivere la sua leggenda, dentro e fuori dal campo.

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