Momento a dir poco complicato per l'iconico brand transalpino che ha appena avviato il procedimento presso il Tribunale della Capitale Parigi
I dati dell'ultimo bilancio pubblicato, d'altronde, non fanno dormire sonni tranquilli. Il documento registra un tetto di perdite pari a 18,2 milioni di euro, in aumento rispetto al medesimo asse temporale dello scorso esercizio.
Dal 2005, come sottolinea NSS Sports, il 70% delle quote dell'azienda è stato rilevato da Airesis. In una nota stampa la società spiega la situazione attuale: "Le Coq Sportif si affida a questa procedura per rispondere alle sfide che il marchio deve affrontare, proteggendo i suoi 330 dipendenti e centinaia di posti di lavoro indiretti. L'obiettivo è chiaro: costruire sul successo dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi 2024, che hanno già dimostrato la capacità di Le Coq Sportif di agire come marchio globale, preservando e valorizzando il know-how industriale francese che costituisce l'identità del marchio". La notizia viene rilanciata da altri portali come ad esempio 90MIN.
I problemi però restano. In occasione delle Olimpiadi Le Coq Sportif non è riuscita a restituire nei tempi richiesti il prestito da 150.000 euro. A questa cifra occorre un prestito ulteriore di 12,5 milioni fornito dagli organi statali con l'intermediazione dell'agenzia BPI France Assurance Export.
Attualmente il marchio fornisce la sponsorizzazione tecnica alle compagini francesi del Troyes e del Nizza, mentre in passato ha vestito grandi realtà di club e nazionali come l'Argentina di Maradona, l'Italia di Bearzot nel 1982 e la Fiorentina qualche anno fa.
Un caso spinoso è anche quello relativo ad una tranche di pagamento a quanto pare mai ricevuta da parte della Federazione francese del rugby. Parliamo di 5,3 milioni di euro non incassati dall'azienda con inevitabile rescissione del contratto di sponsorizzazione.
(foto da official X OGC Nice)