L'Australia sarà ai Mondiali ma protesta contro il Qatar
La nazionale australiana a Qatar 2022 farà la sua sesta apparizione nella storia della competizione.
Ma i Socceroos fanno parte di quella schiera di federazioni e associazioni che hanno avuto qualcosa da ridire sulle politiche attuate nel paese organizzatore della FIFA World Cup 2022.
La Football Federation Australia (FFA) ha pubblicato su tutti i suoi canali social un video di protesta contro le politiche di gestione dei lavoratori del paese del Golfo Persico e soprattutto contro la legge che vede l’omosessualità come un reato punibile.
Il video
Come riporta Rivista 11, nel video 16 calciatori della nazionale australiana condannano il paese organizzatore designato dalla FIFA per il Mondiale 2022.
Le critiche riguardano le violazioni per i diritti umani rese nota da numerosi media di tutto il mondo, a cominciare da quelle relative alle condizioni dei lavoratori migranti che per una legge in vigore in Qatar, fino a pochi mesi fa, non sono riusciti a fare ritorno nel loro paese natale senza il consenso del loro datore di lavoro.
Lavoratori che hanno fatto parte dei progetti edili relativi agli impianti che ospiteranno il Mondiale.
I Socceroos faranno parte del girone D con Francia, Danimarca e Tunisia.
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Tra i sedici calciatori presenti nel video c’è il capitano dell’Australia Matt Ryan, l’ex portiere del Borussia Dortmund Mitch Langerak e Alex Wilkinson, presidente della PFA (Professional Footballer Association), il sindacato dei calciatori.
Nel video i protagonisti sono ripresi frontalmente e in bianco e nero, parlano guardando verso la telecamera e denunciano i problemi del Qatar, chiedendo un “Rimedio efficace e veloce per i problemi dei migranti” e “La depenalizzazione del reato di omosessualità”.
Anche l’Assocalciatori australiana ha sostenuto l’iniziativa. Questa critica, mossa dalla Federazione australiana e dai rappresentanti di squadra e PFA, è stata la prima ad essere pubblicata ufficialmente da una Nazionale che parteciperà alla fase finale dei Mondiali.
La lettera dell’Assocalciatori
Attraverso una comunicazione ufficiale il sindacato dei calciatori australiani ha spiegato i motivi di questa critica, con l’intento di voler migliorare ancor di più la situazione generale del paese arabo che ospiterà la competizione.
Nella lettera aperta la PFA spiega: “…A livello globale, i giocatori hanno usato la loro voce e le loro piattaforma per parlare (della situazione di Qatar 2022), dal finlandese Tim Sparv alle squadre nazionali tedesca, norvegese e olandese, ai nostri Socceroos.
Hanno chiesto rispetto e dignità per tutti. Questo è ciò che può e dovrebbe essere l'eredità duratura del Qatar 2022".
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"Un'eredità che può essere raggiunta solo attraverso la continua riforma delle leggi sul lavoro del Qatar, una migliore attuazione e garantendo che i progressi compiuti fino ad oggi non vengano annullati, ma piuttosto diventi un esempio per la regione.
Per coloro a cui sono stati negati o lesi i propri diritti devono avere accesso a un ricorso effettivo, perché è solo così che il calcio può riconciliarsi con il passato e garantire la licenza sociale del gioco per operare…”.
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