LaLiga denuncia PSG e Manchester City per violazione del fair play finanziario

La Federazione Calcistica Spagnola ha denunciato ufficialmente alla UEFA la presunta condotta illegale tenuta dal club inglese e dai parigini.

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L’estate 2022 rischia di diventare il palcoscenico di un vero e proprio terremoto del calcio europeo.

Tutto parte dalla Spagna con la Federazione Calcistica Spagnola che ha intrapreso ufficialmente un’azione legale contro il Manchester City e il PSG, presentando denuncia alla UEFA lamentando “le continue violazioni delle attuali norme sul fair play finanziario” da parte dei due club.

Tutto sarà poi seguito anche da un ulteriore intervento de LaLiga presso l’Unione Europea.

Secondo una dichiarazione dell'ente presieduto da Javier Tebas, l'associazione dei datori di lavoro ritiene che il finanziamento irregolare di questi club avvenga attraverso due rami:

  • in primo luogo, con iniezioni dirette di denaro
  • in secondo luogo, attraverso contratti di sponsorizzazione e di altro tipo "che non corrispondono alle condizioni di mercato o hanno senso economico".


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Azione diretta da parte degli spagnoli che, per quanto impattante, non rappresenta una novità, seguendo infatti due tentativi in tal senso portati avanti nel 2017 e nel 2018, ottenendo peraltro un verdetto favorevole e che ha comportato, a suo tempo, sanzioni per entrambe le società, poi però impugnate in appello preso il Tribunale arbitrale dello sport (CAS).

Ora, in Svizzera, si stanno studiando diverse opzioni di rappresentanza a causa di possibili conflitti di interesse da parte del proprietario del Paris Saint-Germain Nasser Al-Khelaïfi, derivanti dai suoi diversi ruoli apicali con i parigini, appunto, ma anche con l'Uefa, BeIN Sports e l'European Club Association (ECA).

Con l'esecutivo che è presidente di questi ultimi due.

Il City Football Group, proprietario del Manchester City, invece, è di proprietà di tre diversi investitori:

  • Abu Dhabi United Group, società guidata da Mansour bin Zayed Al Nahyan, proprietario dei Citizens, che possiede il 77% della multinazionale;
  • China Media Capital, con il 13% delle azioni;
  • Silver Lake, che possiede il restante 10%.

Un rapporto quindi tutt'altro che roseo tra le tre realtà del calcio europeo, con il mancato trasferimento di Mbappé a Madrid sullo sfondo.



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