La Uefa ha chiesto al City Football Group di ridurre la sua partecipazione nel Manchester City o nel Girona

Questo perché il regolamento non consente a due club, che fanno capo a uno stesso proprietario di giocare la Champions League

Immagine articolo

L'Uefa ha chiesto al City Football Group, controllato da Mansour bin Zayed, di ridurre la sua partecipazione nel Manchester City FC o nel Girona FC, entrambi i club sotto l'ombrello della holding, in modo che possano giocare la prossima edizione della Champions League, secondo quanto riportato dai media.

La scadenza

L'organismo presieduto da Aleksander Čeferin ha fissato al 3 giugno la scadenza per la presentazione da parte del conglomerato di un piano che rispetti la legge sulla proprietà multipla, in base alle regole dell'Uefa.

Stando a quanto scritto in precedenza, tutto lascia pensare che dovrà ridurre al 30% la sua attuale partecipazione del 47% nel Girona FC.

Ipotesi blind trust

Considerando la rapidità con cui l'Uefa ha imposto tale richiesta, essa consentirà al City Football Group di trasferire tutte le azioni di un club, in questo caso il Girona FC, a un blind trust supervisionato da una commissione nominata dall'Uefa, il cui amministratore può essere scelto dal gruppo di investimento stesso.

Parallelamente per poter giocare la prossima edizione della Champions League, il Girona FC ha dovuto modificare il proprio consiglio di amministrazione a causa della proprietà multipla. Non è stato rivelato se questa condizione sarà mantenuta con la nuova domanda proposta dall'Uefa.

In questo caso, il club allenato da Miguel Ángel Sánchez Muñoz ha dovuto cambiare i membri del suo consiglio di amministrazione.

Attualmente è composto da Marcelo Claure, Roger Solé, Ingo Bank, John MacBeath e Simon Cliff.

Questi ultimi tre sono anche membri della dirigenza del Manchester City FC.

Approvato il Montilivi

Il 10 maggio l'Uefa ha dato il via libera al club catalano per giocare le partite casalinghe europee allo stadio Montilivi, come ha spiegato la società in un comunicato.

La società spagnola aveva intenzione di utilizzare le tribune supplementari, mantenendo la capacità dello stadio a 14.600 posti.

Tuttavia, le norme Uefa, che non consentono questo tipo di installazione nei campi di gara, fanno sì che la capacità massima per le partite europee rimanga quella abituale di 9.500 posti a Montilivi.

Si stima che la qualificazione europea del Girona FC comporterà un'iniezione minima di quasi venti milioni di euro nelle casse del club. In particolare, solo per essersi qualificato alla prossima edizione della Champions League, il club presieduto da Delfí Geli guadagnerà 18,6 milioni di euro.



Da non perdere